Il pangolino visto da Fabrizio Carbone

Il pangolino visto dal pittore e appassionato naturalista Fabrizio Carbone

Omaggio al pangolino

Contro questo esemplare della famiglia dei manidi si accanisce la peggiore crudeltà immaginabile: viene ucciso, triturato e venduto nei mercati, prevalentemente asiatici, della fauna selvatica. In più è stato indicato come “untore” della Sars-Cov-2. A lui il pittore Fabrizio Carbone dedica questo meraviglioso inedito

Il pangolino visto da Fabrizio Carbone
Il pangolino visto dal pittore e appassionato naturalista Fabrizio Carbone

 

Rendo omaggio al pangolino, questo piccolo grande mammifero squamoso, sdentato e con grande lingua, abitante di aree vastissime del pianeta, dalla Cina alle Filippine, a tutto i Sud-est asiatico fino alle foreste dell’Africa subsahariana.

Piccolo di appena 3 chili e mezzo, grande fino a 33 chili di peso e quasi un metro di grandezza, se ne conoscono molte specie ma tutte in grave pericolo di estinzione perché oggetto di caccia a dir poco sfrenata. Viene ucciso, illegalmente, per le sue carni definite prelibate e per le sue squame di cheratina (la stessa sostanza dei nostri capelli) che piacciono tanto agli orientali: polverizzate infatti fanno parte di quell’immenso bazar della medicina tradizionale, soprattutto cinese, che non serve a nulla.

Così rendo omaggio a questo tenerissimo esemplare della famiglia dei manidi, contro cui si è accanita la peggiore crudeltà immaginabile: una volta ucciso il pangolino viene esposto, diciamo ammucchiato, dopo essere stato maciullato, triturato e scorticato in quei luoghi disgustosi e putrescenti che sono i mercati della fauna selvatica in Asia (soprattutto Cina) e nei mercati del bush meat africano.

Il pangolino è stato citato in giudizio dai media del Primo Mondo Ricco come untore, colpevole, insieme al pipistrello (genericamente) di aver trasmesso il Sars-cov-2 da animale a uomo. Per questo i pangolini sono stati demonizzati ma non si è avuto il coraggio di parlarne come incolpevoli e di descrivere il loro comportamento e la loro interessante storia biologica. Direi più che interessante visto che erano già presenti sul pianeta 48 milioni e 700mila anni prima dell’apparizione dell’Homo sapiens, a cui recentemente è stato aggiunto un secondo sapiens, tanto per non sbagliare.

 

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Fabrizio Carbone
Fabrizio Carbone
Giornalista professionista dal 1970, ha lavorato alla redazione romana de "Il Resto del Carlino" dal 1968 al 1972 (nel 1972 da New York), dal 1973 alla redazione romana de "La Stampa" fino al 1978 e alla redazione romana di "Panorama" dal novembre 1978 fino al 2002. All'inizio della sua attività si è interessato soprattutto di attualità, cronaca nera e giudiziaria. Dopo aver seguito inchieste giudiziarie, scandali politici e trame eversive (fino al rapimento e all'uccisione di Aldo Moro) ha riversato il suo interesse, negli ultimi vent'anni di attività, per lo più sulle tematiche legate alla cultura, all'ambiente e alla protezione della natura. Per la casa editrice Iperborea ha scritto le introduzioni dei primi cinque libri di Arto Paasilinna pubblicati in Italia. A partire dalla metà degli anni ottanta ha prodotto e diretto, insieme a Riccardo Truffarelli (gruppo 6 aprile, Perugia) numerosi documentari in Amazzonia, Costa Rica, Norvegia, Finlandia, Inghilterra, Italia per i programmi culturali della Rai3, tra cui Geo, Geo&Geo, il Viaggiatore. Ha diretto 6 speciali, tra il 2004 e il 2007, per la trasmissione Stella del Sud (Rai 1) in Etiopia, Tanzania, Amazzonia, Groenlandia, Norvegia, Mauritania. Dipinge da oltre 50 anni. La ricerca pittorica, olio su tela e acquerello su carta, spazia tra l'astrattismo naturalistico e il verismo che si rifà alla wildlife art anglosassone: dipingere dal vero animali e ambienti. Ha esposto ed espone in mostre collettive e personali in Italia e all'estero. È socio onorario dell'Aipan (associazione italiana per l'arte naturalistica) ed è tra i fondatori del progetto Ars et Natura, insieme ad un gruppo di artisti fra cui Concetta Flore, Federico Gemma, Graziano Ottaviani e Marco Preziosi, Stefano maugeri e Ale Troisi. Coinvolto da sempre nella protezione e nella conservazione della natura è stato tra i soci fondatori del Wwf Italia, consigliere nazionale della stessa associazione, nel 2002, ma anche, nei primi anni ottanta, di Legambiente e Lipu. È direttore responsabile di Greenpeace News. È stato insignito dal Presidente della Repubblica finlandese, signora Tarja Halonen, dell'ordine di Cavaliere della Rosa Bianca di Finlandia. Vive tra Roma e Kuusamo, Finlandia del Nordest.

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