Or s’avanza uno strano animale…

È divenuto “virale”, aggettivo abusato persino in piena pandemia, il video del gallo cedrone su una pista da scii vicino Trento. Ma cosa c’è davvero di tanto eclatante? Oltre allo stupore superficiale, ci interessa davvero approfondire scoprendo di più su questo animale che vive in natura?

Siamo ossessivamente tempestati dalle immagini di un gallo cedrone impettito e audace che si avvicina a uno sciatore di fondo, avventuratosi suo malgrado in una imprecisata pista da fondo che potrebbe essere dovunque nel mondo ci sia neve e si scii, appunto, di fondo.

 

Gallo Cedrone
Gallo cedrone (Disegno di Fabrizio Carbone)

L’ordinaria pretesa di straordinarietà

Nel nostro Paese dove ormai gli aggettivi incredibile e straordinario ci sommergono (per carità non mi fate dire quell’altro aggettivo che in tempi di coronavirus è offensivo per chi non sta bene) la vista di un tetraonide (questa la famiglia, scientificamente parlando), baldanzoso e impenitente, ha spopolato. Questo è dovuto in gran parte al fatto che gli animali che vivono in natura sono talmente poco conosciuti che si grida allo strano ma vero e tutti in coro non fanno che lanciare un ohhhhh! che supera la barriera del suono.

Animali fantastici e dove ritrovarli

Un attimo per parlare del gallo cedrone, solo un attimo. È grande e grosso e in Italia vive sulle Alpi, non dovunque perché in alcune zone è stato cancellato da chi andava a cacciarlo “al canto”, cioè in primavera, cioè nel bel mezzo della fase riproduttiva dove moltissimi uccelli, piccoli e grandi, fanno il loro display amoroso. Il cedrone lo fa in modo eclatante, con la sua coda a ruota, e una serie di suoni, schiocchi e gorgoglii gutturali molto particolari. Così, ascoltando questa specie di “canto” i cacciatori italiani negli anni passati (quando si cacciava quasi tutto l’anno) ne hanno fatto strage. Ora no, per fortuna, c’è un ritorno del cedrone e la specie non è cacciabile (eccezion fatta per i bracconieri).

Gallo cedrone
Gallo cedrone (Disegno di Fabrizio Carbone)

La naturale spiegazione dei fatti

Che succede allora? Può capitare che il maschio di questo galliforme abbia una carica ormonale molto alta e che il suo testosterone lo faccia impazzire d’amore. Infatti viene chiamato “pazzo” dagli ornitologi quel cedrone che prosegue le sue parate per mesi e che, territoriale com’è, si avvicini minaccioso a chiunque possa essere un pretendente al suo harem di femmine. Che sia un cervo, un cane o un umano.

Basterebbe approfondire un po’

Tutto qui. Basterebbe chiedere notizie a un etologo, a un appassionato che va in natura per vedere la vita che vi scorre, a chi la disegna dal vivo, come il sottoscritto. E non rimanga fermo alla prima impressione, senza mai approfondire.

Saperenetwork è...

Fabrizio Carbone
Fabrizio Carbone
Giornalista professionista dal 1970, ha lavorato alla redazione romana de "Il Resto del Carlino" dal 1968 al 1972 (nel 1972 da New York), dal 1973 alla redazione romana de "La Stampa" fino al 1978 e alla redazione romana di "Panorama" dal novembre 1978 fino al 2002. All'inizio della sua attività si è interessato soprattutto di attualità, cronaca nera e giudiziaria. Dopo aver seguito inchieste giudiziarie, scandali politici e trame eversive (fino al rapimento e all'uccisione di Aldo Moro) ha riversato il suo interesse, negli ultimi vent'anni di attività, per lo più sulle tematiche legate alla cultura, all'ambiente e alla protezione della natura. Per la casa editrice Iperborea ha scritto le introduzioni dei primi cinque libri di Arto Paasilinna pubblicati in Italia. A partire dalla metà degli anni ottanta ha prodotto e diretto, insieme a Riccardo Truffarelli (gruppo 6 aprile, Perugia) numerosi documentari in Amazzonia, Costa Rica, Norvegia, Finlandia, Inghilterra, Italia per i programmi culturali della Rai3, tra cui Geo, Geo&Geo, il Viaggiatore. Ha diretto 6 speciali, tra il 2004 e il 2007, per la trasmissione Stella del Sud (Rai 1) in Etiopia, Tanzania, Amazzonia, Groenlandia, Norvegia, Mauritania. Dipinge da oltre 50 anni. La ricerca pittorica, olio su tela e acquerello su carta, spazia tra l'astrattismo naturalistico e il verismo che si rifà alla wildlife art anglosassone: dipingere dal vero animali e ambienti. Ha esposto ed espone in mostre collettive e personali in Italia e all'estero. È socio onorario dell'Aipan (associazione italiana per l'arte naturalistica) ed è tra i fondatori del progetto Ars et Natura, insieme ad un gruppo di artisti fra cui Concetta Flore, Federico Gemma, Graziano Ottaviani e Marco Preziosi, Stefano maugeri e Ale Troisi. Coinvolto da sempre nella protezione e nella conservazione della natura è stato tra i soci fondatori del Wwf Italia, consigliere nazionale della stessa associazione, nel 2002, ma anche, nei primi anni ottanta, di Legambiente e Lipu. È direttore responsabile di Greenpeace News. È stato insignito dal Presidente della Repubblica finlandese, signora Tarja Halonen, dell'ordine di Cavaliere della Rosa Bianca di Finlandia. Vive tra Roma e Kuusamo, Finlandia del Nordest.

Sapereambiente

Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!


Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella di posta per confermare l'iscrizione

 Privacy policy


Parliamone ;-)