Roberto Vignoli

Il fotografo Roberto Vignoli, a sinistra, insieme al poeta Claudio Damiani che parteciperà al vernissage (Foto: Instagram/Roberto Vignoli)

Solstizio. Le foto di Roberto Vignoli in una mostra

Fino al 26 febbraio alla Kou Gallery di Roma, l’opera del fotografo appassionato di viaggio e letteratura. Fondi e il Monte Soratte paesaggi protagonisti con la loro bellezza naturale. La mostra apre il 27 gennaio con un vernissage al quale partecipa il poeta Claudio Damiani

Roberto Vignoli inizia una serie di eventi espositivi per festeggiare i suoi 50 anni di attività nella fotografia. Si comincia a Roma, con una mostra alla Kou Gallery di Via della Barchetta, che inaugura il 27 gennaio con un vernissage.

Lo spunto di questo primo appuntamento, che dimostra il suo amore e passione per il viaggio e la letteratura (Vignoli è  un valente scrittore oltre che un instancabile viaggiatore del mondo), ci porta a una serie di immagini su due località del Lazio. La città di Fondi verso sud e il mitico Monte Soratte al nord di Roma. 

 

 

 

Partendo dal titolo di una raccolta di poesie di Libero de’ Libero, nato a Fondi, dal titolo Solstizio, il fotografo con le sue immagini ci porta nella piana di Fondi, dove incontra la poesia di Claudio DamianiLa via dell’acqua. Camminando nella piana di Fondi”, che parte dalla antica radice indoeuropea AK “piegare” e lega l’acqua al versare, allo scorrere, al piegare verso il basso. Piegare, come scriveva il filosofo Theilard De Chardin, è anche quel movimento che «segna il passaggio della materia alla vita».  Dice l’artista:

«Per fotografare un territorio fantastico come questo di Fondi, cantato così bene dai versi di tanti poeti, in questo caso bellissimi di Claudio Damiani, mi è difficile resistere alla tentazione di invitare nelle mie immagini, insieme alla terra e l’acqua, due signore lussuose come la luna e la notte. Viene da lontano la passione per le foto della natura con la luce lunare, ed è una passione che ha un pedigree importante».

Anche le immagini sul Monte Soratte, sempre in un sapiente bianco e nero e realizzate con la tecnica della pellicola scaduta, da un’idea del grande fotografo Man Ray, nascono per illustrare il libro di poesie di Claudio Damiani Ode al Monte Soratte. Sono i sentieri del Monte che questo poeta percorre quasi quotidianamente, i suoi luoghi di contemplazione, la flora che conosce minuziosamente, i panorami verso il Tevere e tutto attorno con il meraviglioso cielo coperto che incontrammo quel giorno e che fa sembrare il paesaggio un’immensa sala di posa.

 

 

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Gli scritti rigorosi di Claudio Damiani che accompagnano le immagini, come racconta la scrittrice Daniela Matronola, «(…) ci parlano di una poesia che coglie l’essenziale valore della vita, umana e non solo, di una poesia che si serve di ogni forma per dare corpo ai corpi vivi, senza mai distrarsi dal procedimento cardine del poetare». La fotografia diventa sempre più un modo di commentare il mondo. Non più come descrizione dei luoghi o passaggi ma mezzo di espressione creativa in cui viene evidenziata la struttura esistenziale della nostra vita, scavalcando quello che un tempo era il “fatto quotidiano” o il puro mezzo pubblicitario.

Veicolo di ricerca psicologica del quotidiano in cui spesso l’umanità è il centro dell’interesse e l’immagine il punto di riflessione.

Roberto Vignoli è nato a Roma nel 1958, dove vive e lavora. Ha lavorato con le agenzie fotografiche Image Bank, Action Press, Granata Press, Grazia Neri, MaxPPP, Luz Photo, per 12 anni è stato responsabile degli Esteri all’ufficio fotografico de L’Espresso, ha fatto più di cento mostre fotografiche in Italia, Francia Ungheria, Argentina, Cuba, Stati Uniti e Australia, insegna fotografia di architettura al Centro Sperimentale di Fotografia a Roma e collabora con il quotidiano La Ragione. Ha pubblicato anche vari romanzi e raccolte di  poesie.

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