A piedi per Roma, cercando la sostenibilità. I walkabout di Soft science

Sei esplorazioni nomadi, in altrettanti luoghi della Capitale, sulle tracce dei 17 goal di sostenibilità. Un’esperienza da vivere insieme a Carlo Infante e a Urban Experience con tanto di radiocuffie, piedi per terra e testa nel cloud

Diciassette luoghi di Roma da esplorare, attraversare, raccontare e vivere attraverso la formula del walkabout, l’esplorazione partecipata radio nomade ideata da Carlo Infante, dove si cammina, si ascolta e si conversa via radio, con degli ospiti, utilizzando anche lo streaming attraverso sistema web radio per avvicinarsi ai diciassette obiettivi dell’Agenda 2030 promossa dall’Onu, per lo Sviluppo Sostenibile. Ogni tema un incontro, una passeggiata culturale esplorativa, un cammino e una trasmissione radiofonica su povertà, cibo, salute, educazione, donne, acqua pubblica, energia green, lavoro, innovazione digitale, diseguaglianza, smart community, economia circolare, emergenza climatica, mare, biodiversità, legalità e partnership.

Muniti di cuffie radio i pellegrini urbani guidati da ospiti in carne ed ossa, e dall’ideatore-conduttore dei walkabout, Carlo Infante, riscoprono e interpretano territori ricchi di storia e di storie per trattare del futuro sostenibile. Per questa edizione il tracciato è quello dei 17 obiettivi dell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile.

 

Guarda un walkabout organizzato da Urban experience

 

Il progetto, curato da Urban Experience, è promosso da Roma Culture per Eureka! con il patrocinio di Asvis  (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e la collaborazione dell’Università di Roma La Sapienza (Corso di formazione interdisciplinare in Scienze della sostenibilità e Dipartimento di Pianificazione, Design e Tecnologia dell’Architettura) e dell’Università degli Studi Roma Tre (Dipartimento di Economia e quello di Scienze della Formazione). La formula delle esplorazioni urbane, tutte gratuite, è quella dei walkabout che sono conversazioni erranti: passeggiate caratterizzate dall’ausilio di sistemi radio che permettono di ascoltare i partecipanti, coinvolti nella “radio che cammina”. Azioni che oltre ad esplorare luoghi, esplorano temi, liberando nel confronto radiofonico peripatetico un’energia congeniale, ludico-partecipativa.

 

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  • Si comincia con Legalità e Donne, il 4 aprile, partendo da Villa Lazzaroni dal giardino di Rita Atria, che prende il nome dalla giovane collaboratrice di giustizia vittima di mafia, per arrivare alla memoria di un femminicidio, (quello di Lucrezia Romana) che provocò la rivolta da cui nacque la Res Publica Romana.
  • Martedì 5, si parla di Energia pulita ed emergenza climatica e si parte dal Dipartimento di Ingegneria energetica della Sapienza, per un walkabout sulle tassonomie dello sviluppo sostenibile in collaborazione con il Corso di Scienze della Sostenibilità dell’Università di Roma.
  • Il 6 aprile ecco i goal di Educazione e acqua pubblica parlando di povertà ed esplorando il Parco degli Acquedotti. Dalla Chiesa di San Policarpo per entrare nella memoria della scuola di Don Sardelli, tra le baracche dell’Acqua Felice dove abitavano i più poveri e dove era allestito quel doposcuola che fu determinante nel riscatto sociale di una comunità, in un quadrante in cui campeggiano ben sette acquedotti pubblici.
  • Si prosegue il 7 aprile con l’appuntamento a Cava Fabretti su via di Tor Carbone, con un walkabout nel Quinto Paesaggio dell’outback arcadico dell’Appia Antica seguendo i goal di Economia circolare, mare, biodiversità con il Dipartimento di Pianificazione, Design e Tecnologia dell’Architettura-Sapienza Università di Roma.
  • L’8 aprile è di scena Corviale con il suo calcio sociale e una esplorazione partecipata sulla Fraternità, l’uguaglianza e il fare squadra.
  • Chiude la terza edizione di SoftScience, l’appuntamento con il Cibo, l’Innovazione digitale e la community, sabato 9 aprile con partenza dal Bar Necci del Pigneto con un walkabout su “il sapere dei sapori nel performing media storytelling” utilizzando l’app Loquis per ascoltare i geo-podcast camminando per il quartiere seguendo anche l’impronta pasoliniana.

Ascolta il programma che presenta il progetto

 

L’attuazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile richiede un forte coinvolgimento di tutti e ciò si deve esplicitare con azioni ed esperienze urbane, non solo convegni. “Alcune esplorazioni – come spiega Carlo Infante ideatore delle performance e del progetto di Urban Experience- individueranno luoghi particolari nella città, esplicitando il principio fondante della SoftScience: la “scienza soffice” che riguarda la capacità di declinare il pensiero-azione scientifico nella sollecitazione consapevole e coinvolgente della società che s’interroga sui nuovi modelli di sviluppo possibile. La realtà sociale di quest’ultimo secolo, in cui lo sviluppo scientifico e tecnologico (in particolar modo con il digitale) è diventato l’elemento cardine della trasformazione produttiva, è quindi protagonista. La Società è sempre più un laboratorio in cui la Scienza, interagendo con cittadini-utenti consapevoli, deve riequilibrare tutti i processi nell’ottica dello Sviluppo Sostenibile.”

Per saperne di più

Si invita inoltre a portare auricolari con mini jack.

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Anastasia Verrelli
Nata e cresciuta nella meravigliosa Ciociaria, sin da piccola sviluppa un amore smodato verso l'ambiente e il territorio. Durante gli anni di studi si avvicina sempre più al mondo del giornalismo, in particolare al giornalismo ambientale e culturale. Durante l'esperienza universitaria nel Dipartimento di Lettere dell'Università di Cassino contribuisce a far nascere la rivista Cassinogreen, oggi associazione con lo scopo principale di far avvicinare i giovani universitari e non solo al mondo green, di cui oggi è vicepresidente. Ha organizzato diversi webinar e seminari ospitando importanti esperti del settore. Nel 2020 inizia a collaborare come addetto stampa per l'ente territoriale del Gal Versante Laziale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Laureanda magistrale in lettere moderne e studentessa di un master in Digital Communication, spera di migliorare le sue capacità comunicative per trasmettere ai suoi lettori lo stesso interesse per la sostenibilità.

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