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Lassù a Campsirago, dove l’ambiente fa teatro. Un festival per ricominciare

Torna nell’incantevole borgo brianzolo e dintorni uno fra gli storici appuntamenti con la ricerca artistica in natura. Una sfida anche sotto il profilo organizzativo, nel pieno rispetto delle norme per la sicurezza sanitaria, che porterà sedici eventi fra teatro, danza ed espressione visiva fra boschi, radure e centri abitati. Fino al 5 luglio

Si intitola “Esperidi on the Moon” l’edizione 2020 del festival organizzato da Campsirago Residenza: fra le più importanti esperienze di ricerca sul teatro ambientale che si realizza da sedici anni in un incantevole borgo d’altura, Campsirago appunto, e nei comuni circostanti di Colle Brianza, Olginate, Ello e Olgiate Molgora, in provincia di Lecco. Fino a sabato 5 luglio si susseguiranno sedici eventi “site-specific” fra teatro, danza ed espressione visiva a diretto contatto con la natura e gli spazi antropici ma nel pieno rispetto delle norme sul distanziamento sociale. Spiega Michele Losi, direttore artistico del festival e di Campsirago Residenza:

 

Michele Losi, Campsirago residenza
Michele Losi è il direttore artistico di Campsirago Residenza e del Festival delle Esperidi

«Mai come quest’anno realizzare il festival è una scelta politica, oltre che poetica. Mai come quest’anno gli artisti si trovano in una situazione completamente nuova, all’interno della quale presentare i propri lavori. Mai come quest’anno il festival si svolge in un momento storico difficile. Ma il festival ha scelto con forza di esserci e ospitare le anteprime e gli studi di tutti questi spettacoli, in una forma inedita e sperimentale legata alla situazione attuale e al contesto in cui gli artisti si trovano oggi a lavorare».

 

Il Festival, in particolare quest’anno, vuole essere anche momento di scoperta o riscoperta dei meravigliosi luoghi naturali di una delle regioni, la Lombardia, più colpite d’Italia dalla Covid. Il festival diventa così un’occasione per ribaltare prospettiva e rivalutare la bellezza di questo territorio, il Monte di Brianza, accompagnando il pubblico sui suoi sentieri e nei suoi borghi. Il pubblico parteciperà a performance itineranti nel bosco di gelsi e castagni tra le frazioni di Mondonico e Campsirago, assisterà a spettacoli nella incontaminata radura intorno all’antico Mulino Tincati e nella piccola piazza davanti Chiesa della frazione di Ravellino.

 

 

Le prime due giornate di festival si svolgeranno sul lungo lago di Olginate e nel bellissimo parco di Villa d’Adda Sirtori: eretta attorno a una torre appartenuta alla famiglia dei feudatari d’Adda, la dimora fu radicalmente rinnovata a partire dal Seicento, con successive modifiche nel XIX secolo. Gli spettacoli andranno in scena nel piccolo oratorio secentesco, perfettamente conservato, nel grande parco che circonda la villa (che fa parte del Parco Adda Nord) e sulla passeggiata dell’adiacente lago. Come ogni edizione, gli spettacoli andranno in scena anche sui due suggestivi palchi all’aperto di Campsirago Residenza, il cui scenografico sfondo è il cielo notturno della vallata illuminato dalle stelle e dalle luci lontane della città.

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A inaugurare il festival è stato, sabato 27 giugno, il Teatro della Contraddizione con l’ultimo suo, colossale, lavoro, “Weiss Weiss, L’essere del non essere. Sulla sparizione di Robert Walser”, scritto e diretto da Marco Maria Linzi con un cast di undici interpreti.  A seguire, nonostante le problematiche organizzative, diverse prime e anteprime nazionali e tre spettacoli in forma di studio. Come la compagnia “Gli Omini” che presenta in prima nazionale (1 e 2 luglio, ore 22.00) “Coppa del Santo”: una nuova, inedita, versione de “L’asta del Santo” del 2011, scritto da Giulia Zacchini con Luca Zacchini e Francesco Rotelli. Saranno gli spettatori a decidere quale Santo vincerà il sacro torneo, per eleggere e invocare un unico patrono della serata. Sabato 4 luglio va in scena, inoltre, lo spettacolo forse più rappresentativo dell’immaginario “spaziale” di questa edizione: “Vieni su Marte” della compagnia pugliese Vico Quarto Mazzini, un lavoro, come ha scritto Laura Bevione su “Hystrio”, che ha «la capacità di tramutare in surreale poesia intuizioni non scontate sulla fragilità umana». E ancora, a partire dall’1 luglio, in anteprima nazionale “Radio Olimpia, Bomba libera tutt!” del Collettivo Mmm, vincitore del Bando Open 2020: un’azione performativa, un plot radio e un’installazione interattiva che coinvolge il pubblico in un gioco a squadre la cui finale si terrà l’ultimo giorno di festival.

 

 

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Sempre fra le anteprime assolute alle Esperidi arriva il progetto “Conrad – In to THEatre Wild©,” una nuova ricerca della compagnia Inti e Campsirago Residenza, concepita e avviata tra Lombardia e Puglia nei mesi di quarantena da un collettivo di artisti (Luigi D’Elia e Michele Losi alla direzione artistica e narrazione, Michela Cerini e Alvise Crovato alle immagini, Diego Dioguardi al suono, Arianna Losi alle musiche). In to THEatre Wild© sarà narrato ufficialmente per la prima volta (in presenza e in streaming) al pubblico e alla stampa, nella sua genesi, nelle sue prime tappe, nella progettualità in itinere e futura.

Un’offerta ricchissima, insomma, in qualche modo sorprendente viste le difficoltà del periodo, quella in programma:

  • In anteprima nazionale “Maicol Gatto” di Matteo Galbusera, uno spettacolo “di teatro comico visuale con un’impronta musicale predominante”.
  • Una performance unica nel suo genere anche “Hamlet private” di ScarlattineTeatro, che accoglie un singolo spettatore per volta per un’esperienza intima e privata. Durante mesi di emergenza Covid, Campsirago Residenza ha proposto la performance dal vivo attraverso la piattaforma Zoom, riadattandola a distanza ma mantenendo la medesima forza di interazione fra partecipante e performer. Sarà possibile partecipare alla performance sia in presenza che nella nuova forma online.
  • Qui e Ora Residenza Teatrale presenta al festival il primo studio del nuovo lavoro con la regia di Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti: una ricerca sul valore dell’essere umano, sull’identità, sul nostro corpo in rapporto con gli altri corpi in questo nuovo mondo scosso e trasformato.
  • Natiscalzi DT porta alle Esperidi on the Moon il primo studio site-specific in forma itinerante di Annotazioni per un Faust, progetto e regia di Tommaso Monza: un’esplorazione attraverso la danza della figura simbolica del Faust nella nostra contemporaneità: Faust svela la rottura fra Uomo e Natura, Faust diventa frammenti di una società in cerca di un nuovo equilibrio, diventa visione di transizione, colui che distrugge tutto per redimersi e ricostruire sulle macerie un equilibrio nuovo.

 

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Venerdì 3 luglio Maicol Gatto di e con Matteo Galbusea ANTEPRIMA NAZIONALE Maicol Gatto è uno spettacolo di #teatro comico visuale con un’impronta musicale predominante. Maicol Gatto è un umanoide risvegliato non decifrabile ed imprevedibile, un personaggio eccentrico, senza infrastrutture, che si muove nella geometria del suo mondo fantastico, sintetico ed astratto.Nelle vene di Maicol Gatto non scorre sangue, ma elettricità, nel suo cervello, cortocircuiti. Uno spettacolo che rende omaggio alla musica elettronica pionieristica del dopoguerra, all’immaginario fantascientifico, al surrealismo, al teatro dell’assurdo. #esperidionthemoon #ilgiardinodelleesperidifestival #esperidi2020 #eventilecco #festival #festivalteatro #brianza #teatrocomico #elettronica

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  • La trama di “The Great Giant Leap”, performance della compagnia Fossick Project che unisce il teatro d’ombre alla musica live, invita a una riflessione sul tema della salvaguardia degli ecosistemi, della scomparsa dell’habitat dei deserti e del cambiamento climatico.
  • Sul profondo valore ecologico della terra che abitiamo è anche la performance di teatro e canto di piccola compagnia Palazzo Tavoli: Luachi, un viaggio intorno ai canti polivocali contadini calabresi.
  • Anche quest’anno una parte della programmazione è dedicata alle nuove generazioni con tre spettacoli di Campsirago Residenza, di cui un debutto (Favole al telefono) e un’anteprima nazionale: “Alberi maestri kids” di Pleiadi, percorso itinerante alla scoperta dell’incredibile vita degli alberi.
  • La compagnia Stredevarie va in scena con “E io non scenderò più”, spettacolo itinerante e tra gli alberi liberamente ispirato al Barone Rampante.
  • Come sempre le Esperidi ospitano anche la musica, quest’anno con il concerto di Camilla Barbarito, A Zonzo per la dolce vita, un’immersione nel mondo del grande compositore Nino Rota attraverso alcune versioni “chanson” del suo vasto repertorio per film.
  • Il Festival ospita anche tre talk: il primo, dal titolo “Pensare la terra”, vedrà la partecipazione di Fabrice Olivier Dubosc, Oliviero Ponte di Pino, Gerardo Guccini, Emilio Padoa Schioppa, Michele Losi e Marco Maria Linzi. Il 28 giugno si svolge l’incontro a cura di Oliviero Ponte di Pino in collaborazione con ateatro. Il 5 luglio il tavolo delle idee di progetto Cresco organizza l’incontro nazionale “Lo stato dell’arte”.
Il collettivo MMM presenta “Radio Olimpia, Bomba libera tutt!”

 

Il festival applicherà i protocolli di Regione Lombardia e Governo per la partecipazione in totale sicurezza del pubblico, degli artisti, dei tecnici, degli organizzatori e dello staff.

Esperidi on the Moon, la cui direzione artistica è curata da Michele Losi, è un progetto di Campsirago Residenza con il sostegno di MIBACT, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Comuni di Colle Brianza, Ello, Olgiate Molgora, Olginate. Ha il riconoscimento di Europe For Festivals e il patrocinio della Provincia di Lecco. Sponsor Baggi. Media partner dell’edizione 2020 sono Radio Popolare, La Provincia di Lecco, Krapp’s Last Post.

 

 

Per conoscere le date degli eventi e le condizioni per partecipare: www.ilgiardinodelleesperidifestival.it

 

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Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned 😉

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