Nel Festival Internazionale di Architettura SEED cultura del progetto e scienze umanistiche si confrontano sulle sfide ambientali e della contemporaneità (Foto: R.Hjortshoj - Lille Langebro, DAC Copenaghen)

Festival Seed, l’architettura tra natura e spiritualità

Cambiare la visione dell’essere umano in relazione allo spazio che abita può risolvere problemi globali come fame, migrazioni di massa, desertificazione, inquinamento. A Perugia e Assisi dal 24 al 30 aprile la prima edizione di un evento tra scienza, filosofia e arte

Architetti, ingegneri, urbanisti, insieme ad artisti, scienziati, filosofi, psicologi, economisti, uniti per la rigenerazione umana, oltre che urbana. Il Festival Seed è in programma dal 24 al 30 aprile a Perugia e Assisi accenderà i riflettori sull’ecologia umana, intesa come prospettiva di ricostruzione di un rapporto equilibrato tra uomo, spiritualità e il resto della natura. L’Umbria, cuore verde d’Italia, ospita sette giorni di riflessioni dedicate al futuro del design e dell’architettura, e soprattutto dell’ambiente. Le parole chiave sono: lungimiranza, generosità, innovazione e cura. Il festival è organizzato dalla Fondazione Guglielmo Giordano e promosso dall’Istituto Nazionale di Architettura e dalla Fondazione Umbra per l’Architettura, con il sostegno della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, della Fondazione Perugia, del Comune di Perugia e del Comune di Assisi.

 

Andrea Margaritelli
Andrea Margaritelli, presidente dell’Istituto Nazionale di Architettura

 

«Questo festival intende abbracciare l’intero territorio dell’Umbria, non solo Perugia e Assisi. Due città unite da valori simbolici molto forti che evocano arte, cultura, rispetto dell’ambiente e spiritualità. Il festival declina queste profonde radici storiche nella contemporaneità e getta un grande ponte verso il futuro. Il tema centrale di Seed 2023 sarà quello della rigenerazione umana, visione che mira a riconciliare l’uomo con il cielo e la terra: con la sua dimensione spirituale e con le altre forze della natura», ha dichiarato Andrea Margaritelli, presidente dell’Istituto Nazionale di Architettura.

Seed è tra i progetti vincitori della seconda edizione del Festival Architettura, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e si propone di ridare senso al termine sostenibilità, attraverso la forza e la centralità del progetto.

Tra i tanti contributi previsti quelli di fisici (Fabio Truc), virologi (llaria Capua), passando per i grandi nomi della progettazione: Renzo Piano Building Workshop, Benedetta Tagliabue, Kjetil Trædal Thorsen – Snøhetta, Michele De Lucchi, Open Architecture, Carlo Ratti, Paola Viganò, Mario Cucinella, Joseph Grima, Bjarke Ingels Group, Patricia Viel, e Mvrdv. Protagoniste della rassegna SpazioSacro di Assisi anche le voci di Mario Botta, Alfonso Femia, Massimiliano Fuksas, Doriana Mandrelli, Gianluca Peluffo, Franco Purini, Guendalina Salimei.

I temi

Cinque gli ambiti tematici dell’appuntamento di Perugia (24-28 aprile): architettura, urbanistica, design, territorio e vita del pianeta. Obiettivo: piantare un seme da cui far nascere una visione del mondo tesa a far convergere le diverse energie intellettuali e sociali intorno al comune obiettivo della cooperazione per affrontare le grandi sfide ambientali e più in generale della modernità. Per la due giorni ad Assisi (29-30 aprile) il focus è il senso del sacro in architettura. Al centro della discussione pubblica la narrazione della spiritualità e dei suoi luoghi agli albori del terzo millennio.

Abitare la spiritualità

Oltre 30 incontri in presenza curati dalla Fondazione Umbra per l’Architettura che avranno luogo nel nuovissimo centro congressi del Sacro Convento di Assisi. Si parlerà di opere di architettura sacra costruita nel corso degli ultimi 25 anni nel bacino del Mediterraneo, con la voce degli stessi progettisti. I temi saranno declinati secondo tre direttrici: le nuove architetture, il recupero di quelle esistenti ed il focus sul tema del riuso nel sacro. In contemporanea sarà inaugurata una mostra di 28 opere, tra chiese moschee e sinagoghe, allestita a Palazzo del Monte Frumentario, con la curatela di Mario Pisani. A Perugia, come anticipazione di SpazioSacro, lo studio EMBT, con Benedetta Tagliabue, presenterà il progetto della chiesa di San Giacomo a Ferrara, da poco ultimata e frutto di un concorso internazionale bandito dalla CEI.

 

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Neuroscienze ed economia circolare

Il ponte tra il fisico e la mente, dimensione corporea e mentale, è l’argomento del talk “Evoluzione e coscienza: il pensiero e l’azione” che può contare sulle voci e le testimonianze del neuroscienziato Angelo Gemignani, del fisico Michele Caselle e della giornalista Franca Severini. Sull’onda della recente pandemia, la fragilità del nostro sistema sarà al centro dello spettacolo “Le parole della salute circolare”, dove la virologa e divulgatrice Ilaria Capua e l’attrice Antonella Attili riscopriranno la centralità del concetto di salute come un sistema circolare e integrato, unica via possibile per costruire un mondo sostenibile ed equo. Il tema dell’“Economia della cura” verrà affrontato con Massimo Mercati, amministratore delegato di Aboca, il filosofo Umberto Curi, la psicologa dell’abitare Donatella Caprioglio e Annalisa Metta paesaggista e architetta, autrice di “Il paesaggio è un mostro”.

L’impronta ambientale nell’architettura e il design che cura

Grandi nomi del design parteciperanno a Seed, quali Tore Banke, direttore della sostenibilità dello studio Bjarke Ingels Group e Mark Carroll partner di Renzo Piano Building Workshop. Un festival multidisciplinare che si propone di incidere sulla cultura della progettazione, di cui parlerà tra gli altri l’architetto Enrico Pinna (studio Pinna Viardo Architetti di Genova). Tra gli ospiti anche il critico Luca Molinari e l’architetto turco Alper Derinbogaz, uno dei protagonisti dell’architettura internazionale emergente, promotore di un approccio ibrido al fare, capace di tracciare relazioni tra topografia, geologia, genetica, ecologia e tecnologie costruttive.

Focus sulla relazione tra architettura e biologia cellulare nel confronto tra l’architetto Michele De Lucchi e il biologo e musicista-compositore Emiliano Toso che si esibirà al piano con accordatura 432 hz, la frequenza del LA Verdiano considerato più in sintonia con i modi di vibrare degli organismi naturali.

Come lo studio danese Henning Larsen Architects affronta la questione dell’impronta ambientale nelle sue architetture? A Seed il contributo live della responsabile del dipartimento della sostenibilità, Signe Kongebro. Ancora, per un “Dialogo sulle città” interviene Paola Viganò, architetto e urbanista, con Vera Sacchetti critica, curatrice e docente. In questa direzione anche la lectio “Senseable Cities” dove Carlo Ratti affronterà la trasformazione tecnologica dei poli urbani da un punto di vista critico, attraverso una trattazione dei progetti sviluppata nell’ambito del Senseable City Laboratory del Massachusetts Institute of Technology.

L’occasione per approfondire come i diversi ambienti urbani, e chi li abita, coesistono in modo differente a seconda della relazione tra materia e spazio sarà offerta da due eventi in particolare:

il talk “Tecnologia, città e ambiente: paradossi e buone pratiche tra oriente e occidente”, dove Liu Xiaodou, co fondatore di Urbanus e curatore della Biennale di Shenzen Bi-City, e Li HU di Open Architecture, parleranno di come la tecnologica abbia trasformato lAsia e la Cina nello specifico, più di ogni altro luogo al mondo, grazie ad una rivoluzione che ha accelerato e orientato i processi sociali all’interno di un modello politico e culturale centralista e dirigista. Su “Materia e forma” inoltre, il contributo di Kristina Knauf (Mvrdv) e Daniele Menichini di Inarch. Presente anche Lucia Krasovec Lukas, una delle 100 donne che stanno cambiando l’Italia.

Cultura, premi letterari, teatro, concerti

Seed ospiterà anche la presentazione della quarta edizione del Premio letterario “Clara Sereni”, manifestazione culturale che ha ottenuto il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica nel 2020 e vede coinvolte come Presidente Onoraria la Senatrice a vita Liliana Segre e la Presidente della Giuria Specialistica, giornalista e scrittrice Benedetta Tobagi. Dopo l’intervento di Luca Zevi, seguirà il reading musicale “A cercar insieme i fiori”, ispirato proprio alle opere di Clara Sereni, scritto e interpretato dall’attrice Carlina Torta.

 

 

 

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Il concerto serale della giornata di apertura di Seed 2023 vedrà protagonista il quartetto guidato dal musicologo e pianista Giovanni Betti, con arrangiamenti di Ludwig van Beethoven e Béla Bartók, due grandi artisti visionari che prima di altri, attraverso la musica, hanno gettato i semi di una cultura di cooperazione e pace tra i popoli, che ha anticipato di molti anni la costruzione della moderna identità europea. Non mancherà anche l’espressione teatrale, con al centro della scena il potere evocativo degli elementi naturali e in particolare della terra: una “drammaturgia” della materia messo in scena dagli artisti franco-cileni del Colectivo Terrón.

Transizione ecologica tra diritti delle piante e il concetto di universo

Firmare una pace con l’ambiente è ormai indispensabile per risolvere problemi globali come fame, migrazioni di massa, desertificazione e inquinamento. Su questo tema il talk della scrittrice e giornalista Alessandra Viola che racconterà dell’intelligenza del mondo vegetale. Invece, in “Vuoto a perdere, il concetto di spazio nell’universo” in scena il dialogo tra il giornalista de La Stampa Enrico Martinet e il fisico Fabio Truc:

sarà sorprendente realizzare come la materia oscura corrisponda al 95% dell’universo, l’ignoto, mentre ciò che conosciamo riguarda solo il 5%.

Discipline scientifiche, numeri e parole, in via di definizione il lessico che si prende cura del pianeta. Se ne parla con il fisico Pietro Giuseppe Fré, il matematico Claudio Bartocci e la giornalista Chiara Buratti. Mentre si ridisegna la filiera agroindustriale secondo un approccio “neorurale” nell’appuntamento “Paesaggi ed energia: il giardino agrivoltaico” con Piero Manzoni (Simbiosi), Alessandra Scognamiglio (Enea) e Fabiano Spano (Studio Alami). Riflessioni ma anche progetti che si fondono sulla convivenza armonica di luce e materiali, personalizzazione degli ambienti e contestualizzazione spaziale e paesaggistica, ambiente ed energia.

 

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Marco Buttu – ingegnere dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) responsabile del controllo del Sardinia Radio Telescope – racconterà dell’esperienza di vita in Antartide presso la stazione Concordia, a 3233 metri di altitudine con -80 gradi centigradi. L’appuntamento di Perugia si concluderà presso l’auditorium San Francesco al Prato, con la performance luminosa “Radici” dell’artista Marco Nereo Rotelli, accompagnato dalle poesie di Valerio Magrelli.

Per saperne di più

https://seed360.org/

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Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned 😉

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