I racconti delle nebbie

Apparteniamo alla specie umana e l’empatia dovrebbe essere una nostra caratteristica fondamentale. Diceva a questo proposito lo scrittore irlandese  William Buttler Yeats: «Se ciò che io dico risuona in te, è semplicemente perché siamo entrambi rami di uno stesso albero». Eppure immedesimarsi nell’altro non è un processo scontato.  Nelle interazioni infatti ci  può capitare di scorgere una distanza fra noi e l’altro, perché c’è una parte della personalità inaccessibile. Uno spazio  nascosto che  lo scrittore  Nicholas Ciuferri e il musicista  Paolo Benvegnù  con il progetto in continua evoluzione I racconti delle nebbie hanno voluto indagare e riportare alla luce attraverso venti storie.

Nel libro pubblicato da People Records, i personaggi dialogano con la loro parte più profonda mentre vivono situazioni paradossali, alimentate da cortocircuiti fra pensieri e azioni. Vere e proprie contraddizioni che spesso si traducono in malessere. Nicholas Ciuferri infatti si cala nei corpi di gigolò, prostitute, folli, omosessuali per parlarci di nevrosi, solitudine e impermanenza. E ci mette davanti agli occhi la loro  “nebbia”,  vale a dire il loro dissidio interiore. Che in parte  fa sentire  i protagonisti delle storie esseri gettati nel mondo e in parte li protegge proprio dal mondo. Si legge in un passo del libro:

«Oggi faccio una cosa che mi piace molto, cammino per le strade della mia città, guardo in giro e mi sento uno straniero. È una sensazione che non mi ha mai lasciato nei trenta anni in cui ho vissuto qui, nemmeno per un momento. Eppure è un periodo tranquillo questo, per quanto lo può essere una fase in cui non si danneggia nessuno. La mia vita ha molti pezzetti sparsi su un sentiero, come se fossero segnali. Il problema è che non portano a niente».

E per farci avvicinare ai suoi personaggi, l’autore sceglie il contesto quotidiano, fatto di amori fugaci, disgrazie, scherzi del destino, cuori frantumati. Scrive Ciuferri nel capitolo Se solo…:

«Se solo tu potessi sentire i miei sguardi, se potessero toccarti la schiena ogni volta che li adagio sulla tua pelle liscia. Cosa vuol dire amarsi? Occupi i miei pensieri, occupi le mie mani, le mie domande sono su di te. La mia energia è su di te. Se solo potessi sentire il mio sguardo sulla tua pelle nuda, amore mio. Ma non puoi, e ti muovi libera nonostante i miei occhi, nonostante il mio amore».

Inoltre, grazie a un accurato lavoro sulla spannung, il  lettore-ascoltatore viene trascinato nel vortice emozionale delle storie  magistralmente accompagnato dai suoni del raffinato cantautore Paolo Benvegnù. Un’alchimia perfetta di musica e parole. L’illustratore Alessio Avallone ha poi contribuito ad arricchire e a completare  il libro con le immagini. I racconti delle nebbie è pertanto un esperimento artistico globale e innovativo, che  viene riproposto dal vivo con un interessante reading, in cui collaborano il violinista Nicola CappellettiRiccardo Tesio, chitarrista dei Marlene Kuntz.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

I RACCONTI DELLE NEBBIE 2.0 ? Questo progetto nato dalla sinergia di @paolo_benvegnu e @nicholasciuferri si arricchisce di due nuovi elementi: @riccardo.tesio (Marlene Kuntz) alla chitarra e @nikcplt al violino e all’elettronica. Abbiamo pensato ad un doppio appuntamento previsto per il 20 e 21 dicembre nella Sala Vanni di Firenze che porterà in scena lo spettacolo di letture e canto “Racconti delle nebbie, Ultimo atto”. Lo spettacolo è prodotto da @blackcandyrecords & @thefactoryprd in collaborazione con Spazio Alfieri e People Records. Nel corso delle due serate sarà inoltre presentata la ristampa del libro + cd “I Racconti delle Nebbie”, edita e distribuita da People Records. Presto vi daremo maggiori info ? . . . . . . #iraccontidellenebbie #paolobenvegnu #nicholasciuferri #nicolacappelletti #riccardotesio #marlenekuntz #blackcandyrecords #firenze #musica #arte #spettacolo

Un post condiviso da I racconti delle nebbie (@iraccontidellenebbie) in data:

Saperenetwork è...

Michele D'Amico
Michele D'Amico
Sono nato nel 1982 in Molise. Cresciuto con un forte interesse per l’ambiente.Seguo con attenzione i movimenti sociali e la comunicazione politica. Credo che l’indifferenza faccia male almeno quanto la CO2. Giornalista. Ho collaborato con La Nuova Ecologia e blog ambientalisti. Attualmente sono anche un insegnante precario di Filosofia e Scienze umane. Leggo libri di ogni genere e soprattutto tante statistiche. Quando ero piccolo mi innamoravo davvero di tutto e continuo a farlo.

Sapereambiente

Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!


Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella di posta per confermare l'iscrizione

 Privacy policy


Parliamone ;-)