Il Nuovo Centro Congressi del quartiere Eur a Roma, detto La Nuvola, è stato progettato dall'architetto Massimiliano Fuksas. Dal 2017 ospita la Fiera della Piccola e Media Editoria

Il Nuovo Centro Congressi del quartiere Eur a Roma, detto La Nuvola, progettato dall'architetto Massimiliano Fuksas. Dal 2017 ospita la Fiera della Piccola e Media Editoria

Più libri, più liberi. E più green. Torna la Fiera della piccola e media editoria

Dal 4 all’8 dicembre a Roma lo storico appuntamento con l’editoria indipendente nell’avveniristica Nuvola progettata dall’archistar Massimiliano Fuksas. Oltre 400 gli espositori, tanti gli incontri e le presentazioni. Focus sulla libertà e un’attenzione particolare verso le tematiche ambientali, molto presenti in questa edizione

Dopo la pausa forzata di un anno, Più libri più liberi – la Fiera nazionale della piccola e media editoria – torna in presenza a Roma, dal 4 all’8 dicembre. Un appuntamento storico, che si inserisce nel solco della rinascita post-pandemica celebrando i vent’anni della kermesse, ormai stabilmente ospitata alla Nuvola dell’Eur. Promosso e organizzato dall’Associazione Italiana editori (Aie), l’evento capitolino conta 484 espositori e un’ampia gamma di incontri e presentazioni tenute assieme – con le dovute modulazioni – dal focus della libertà, perno di questa edizione. 

 

La Presidente della Fiera della Piccola e Media Editoria, Annamaria Malato
La Presidente della Fiera della Piccola e Media Editoria, Annamaria Malato (Foto: Ansa Forum Facebook)

 

Abbiamo rintracciato nel programma gli eventi centrati sulle tematiche ambientali, a conferma della saldatura tra sostenibilità e orizzonte culturale. «Dopo gli ultimi due, terribili anni che abbiamo passato, sarebbe stato impensabile non dedicare un’attenzione particolare alla questione ecologica», spiega Annamaria Malato, presidente della Fiera.

E aggiunge: «Siamo tutti parte di un sistema che ogni giorno evidenzia la portata di quanto sta accadendo. Il rischio ambientale investe l’uomo nelle sue relazioni con il pianeta, il suo essere nel mondo. La sensibilità green ha sempre caratterizzato Più Libri Più Liberi, e anche quest’anno si è cercato di affrontare il tema da varie angolazioni. C’è il nodo dell’industrializzazione, quello della decostruzione del pensiero ecologico “classico”, libri e incontri per bambini. Il rapporto con le scuole è centrale e grazie all’ottimo lavoro che sta svolgendo Vittorio Bo con Biblioteche di Roma siamo riusciti a costruire un percorso di consapevolezza sul tema rivolto alle giovani generazioni». 

 

Storie di cambiamenti climatici, mudra e alberi salvatori

Si inizia sabato 4 dicembre con Straordinarie storie… di cambiamento climatico (ore 10.30, Sala Antares), un viaggio tra le cause e gli effetti del climate change sotto la guida di Francesca Buoniconti, giornalista, e del climatologo Antonello Pasini, autori rispettivamente di Senza Confini, Senti chi parla e L’equazione dei disastri, pubblicati da Codice Edizione che è anche curatore dell’evento. 

 

 

Sempre il 4, alle 11.45, la Sala Antares ospiterà Selene Calloni Williams – scrittrice e documentarista – in dialogo con Giovanni Canonico per la presentazione di Mudra e meditazioni per viaggiare tra i mondi (Edizioni Mediterranee), un libro utile a comprendere il rapporto fra uomo e natura alla luce dei racconti sciamanici dei nativi americani. Alle 17.30, presso la Sala Luna, Simonepietro Canese, Ugo Carlotto e Gianni Ferri Bontempi presenteranno Clima in crisi. Una nuova socialità per la lotta al global warming, (L’Asino d’oro), volume in cui si tenta di re-inventare la nostra presenza su questo pianeta. Dialogheranno con loro Simona Cortellesi, Marta Lops e Ugo Tonietti.  Appuntamento infine alle ore 18:00 nell’Arena Robinson per Il mondo salvato dagli alberi, incontro con Stefano Mancuso e Antonio Pascale che, partendo dai rispettivi libri, affronteranno il tema della riforestazione. Con loro il giornalista Marco Bracconi. 

 

Guarda il video della Fiera della Piccola e Media Editoria 2021

 

Tra ghiacci e filosofia, animali e paradossi ecologisti

Domenica 5 alle ore 15.00 l’insegnante e divulgatore scientifico Matteo Oreggioni parlerà in Sala Sirio del suo Filosofia tra i ghiacci. Viaggio nella fine di un mondo. L’opera, edita da Meltemi, riflette sui ghiacci come fenomeno metafisico e naturale, instaurando un’efficace equivalenza tra loro fusione e il vivere odierno. L’autore ne discuterà con il geografo Matteo Meschiari e con Gianfranco Marrone, semiologo.

Alle 16.45  la presentazione (Sala Sirio) de L’ultimo Neanderthal racconta. Storie prima della storia, del paleontologo Giorgio Manzi, edito da Il Mulino. Un’occasione per raccontare la scienza delle origini, ripercorrerne i passi e l’evoluzione con occhio puntato alle sfide del presente. Interverrà il giornalista Giovanni Spataro. 

 

 

Appuntamento quindi in Sala Elettra alle 17:30 con Jean Cristophe Bailly (scrittore, filosofo, drammaturgo francese) e il docente e critico letterario Andrea Cortellessa per la presentazione de Il versante animale, che inaugura la nuova collana Tracce delle edizioni Contrasto. Nata dall’incontro casuale con un cervo, l’opera condensa la riflessione di Bailly intorno al mondo animale e al suo farsi metafora dell’alterità e dell’altrove, fondamentale per la tutela della biodiversità. E sempre domenica alle 17:30, in Sala Luna il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ed Ermete Realacci dialogheranno con Roberto Della Seta, ex Presidente di Legambiente, intorno al suo Ecologista a chi? pubblicato da Salerno Editrice. Un’occasione per interrogarsi sui paradossi della riflessione green, sugli strappi evidenziati dalla condizione pandemica e sulla necessità di indagare il «rapporto controverso tra pensiero ecologico e modernità».

 

Jean-Christophe Bailly, filosofo e scrittore francese
Alla Nuvola sarà presente anche il filosofo Jean-Christophe Bailly. Presenterà il suo libro “Il versante animale”, volume che inaugura la collana Tracce delle edizioni Contrasto

 

Alla ricerca delle api, tra giardini storici e creature fantastiche

Lunedì 6 dicembre alle ore 11.00 è previsto – su prenotazione – un incontro per bambini in Sala Elettra dal titolo Laboratorio di lettura e pagine da seminare per salvare le api. L’occasione è data dal testo di Simonetta Lambertini, L’orto di città (Edizioni Anicia), in cui le storie di una simpatica gallina, di un vecchio gatto nero, delle rondini, del cielo, della luna, costituiscono una tessitura dal forte impatto ambientale. Dialogherà con l’autrice il pedagogista ed educatore Marco Raffaelli. 

 

 

 

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Sempre lunedì 6, alle 12.30 in Sala Giove si svolgerà un incontro dal titolo Giardini storici, verità e finzione. Si partirà dal volume Letture critiche dei modelli storici nel paesaggio dei secoli XX e XXI (Antiga Edizioni), a cura di Monique Mosser, José Tito Rojo, Simonetta Zanon, in cui confluiscono i contenuti delle Giornate internazionali di studio sul paesaggio del 2019.  L’evento è curato dalla Fondazione Benetton Studi e Ricerche.

Alle 15:30 la presentazione (Sala Nettuno) del libro Non c’era una volta… Il mondo animale tra fantasia e realtà: miti, leggende, luoghi comuni e fake news (Edizioni del Faro) del naturalista Aldo Martina. Un’opera double face, in raffinato equilibrio tra concetti scientifici e impulso narrativo. A dialogare con l’autore sarà il docente di ecologia applicata Corrado Battisti.

 

Marco Gisotti, giornalista e collaboratore di Sapereambiente
Marco Gisotti, giornalista, rubrichista di Sapereambiente. Lunedì 6 presenterà con Ermete Realacci “Ritorno al pianeta. L’avventura ecologica dai Neanderthal alla pandemia” di Pierluigi Adami

 

Sempre lunedì alle ore 16.30, la Sala Vega ospiterà l’ex coordinatore scientifico degli Ecologisti Democratici, Pierluigi Adami, in dialogo con Ermete Realacci e Marco Gisotti attorno al suo Ritorno al pianeta. L’avventura ecologica dai Neanderthal alla pandemia (Bordeaux Edizioni).

Un viaggio nei mali dell’ecosistema terra «ma soprattutto una dichiarazione di fiducia nel futuro e nelle buone pratiche per una “rinascita” della nostra casa comune, fatte da scelte coraggiose a livello globale e da revisioni degli stili di vita individuali».

Distopie geopolitiche e cioccolata

Martedì 7 dicembre alle 12.30 sarà presentato in Sala Marte il Premio Demetra, il primo concorso italiano dedicato alla letteratura ambientale indipendente. L’evento, a cura di Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, sarà impreziosito dagli interventi dell’editrice Ilaria Catastini e di Carlo Montalbetti, direttore generale del Consorzio.

 

La giornalista Fausta Speranza
La giornalista Fausta Speranza. L’8 dicembre presenterà “Il senso della sete”, Infinito Edizioni

 

Infine l’8 dicembre, ultimo giorno della Fiera, si potrà assistere alle 10.30 in Sala Venere alla presentazione de Il senso della sete. L’acqua tra geopolitica, diritti, arte e spiritualità della giornalista Fausta Speranza. L’opera, edita da Infinito, include una lettera dell’autrice a Papa Francesco e si articola attorno al legame tra acqua e diritto alla salute, costruendo una rete di motivi che investono la sfera culturale, spirituale, politica. A dialogare con Speranza saranno l’onorevole Stefano Ceccanti, costituzionalista e parlamentare, e Chiara Cardoletti, rappresentante Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino.

Alle 16.45 in Sala Venere Matteo Nardi e Letizia Palmisano presenteranno il loro volume 10 idee per salvare il pianeta. Prima che sparisca il cioccolato (Città Nuova). Un vademecum di buone pratiche per salvare il futuro del pianeta – e il nostro – a partire dai gesti quotidiani.

Sempre nella giornata di chiusura, alle 13.45 in Sala Marte, si terrà un incontro dal titolo Il vostro futuro è come ve lo creerete. Perciò createvelo buono, nel corso del quale Damiano Greco presenterà il suo testo Anthropochains. Distopie geopolitiche nella fantascienza (Rosenberg&Sellier). Un’opera edificata sulla fusione di passato e presente, in cui la fantascienza diviene porta d’accesso a un mondo in deflagrazione, segnato da tendenze drammaticamente antropocentriche.

 

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Ginevra Amadio
Ginevra Amadio
Ginevra Amadio si è laureata con lode in Scienze Umanistiche presso l’Università Lumsa di Roma con tesi in letteratura italiana contemporanea dal titolo Raccontare il terrorismo: “Il mannello di Natascia” di Vasco Pratolini. Interessata al rapporto tra letteratura, movimenti sociali e
violenza politica degli anni Settanta, ha proseguito i suoi studi laureandosi con lode in Filologia Moderna presso l’Università di Roma La Sapienza con tesi magistrale dal titolo Da piazza Fontana al caso Moro: gli intellettuali e gli “anni di piombo”. È giornalista pubblicista e collabora con webzine e riviste culturali occupandosi prevalentemente di letteratura otto- novecentesca, cinema e rapporto tra le arti. Sue recensioni sono apparse in Oblio (Osservatorio bibliografico della letteratura otto-novecentesca) e sulla rivista del Premio Giovanni Comisso. Per Treccani.it – Lingua Italiana ha pubblicato un contributo dal titolo Quarant’anni fa, anni di piombo, sulle derive linguistico-ideologiche che segnano l’immaginario dei Settanta.

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