Nature city challenge 2020

Quest'anno la Nature city challenge si svolge dalle finestre e dai balconi di casa

Cittadini-scienziati alla finestra, torna la Nature city challenge

Quest’anno la campagna di osservazione collaborativa della biodiversità promossa da Cluster Italia, Wwf Italia e Cesab si svolge dalle finestre di casa. Fra sabato 24 e lunedì 28 si possono inviare immagini e suoni per costruire la mappa globale

Mappare la biodiversità nei centri urbani in forma collaborativa. È l’obiettivo di “City Nature Challenge”, la sfida amichevole che coinvolge migliaia di cittadini nel mondo e che propone d’investigare e documentare le specie scattando e raccogliendo foto di flora e fauna. A organizzare la campagna di osservazione nel nostro paese sono Cluster Italia, Wwf Italia, Wwf Young e il centro di ricerche Cesab con una formula particolare per questo 2020 funestato dal Coronavirus.

Fra sabato 24 e lunedì 27 aprile infatti i cittadini sono invitati a raccogliere immagini di natura dalle proprie finestre e balconi inviandole tramite le app “Natusfera” o “iNaturalist” da installare sul proprio smartphone. Nei giorni successivi, fino al 3 maggio, avverrà l’identificazione delle specie realizzando tutti insieme una mappa della biodiversità globale.

 

Raccontano Alessandra Flore, ricercatrice del Cesab (Centro di ricerca universitario in scienze ambientali e biotecnologie) e il biologo ambientale Antonio Riontino, entrambi fra i coordinatori del Cluster Italia-Cnc 2019:

«In questo modo proseguiamo con l’iniziativa di citizen science che coinvolgeva piccoli e grandi nella ricerca della biodiversità nelle aree urbane e nelle riserve naturali. Quest’anno la “City Nature Challenge” diventa una forma di collaborazione fra tutte le città partecipanti per mappare la biodiversità urbana e conoscere la natura»

Durante l’edizione del 2019 nelle sette città italiane in cui si è realizzata la campagna i “cittadini-scienziati” hanno raccolto 2389 osservazioni di flora e fauna. In particolare la città di Taranto, con ente promotore il Wwf, ha raggiunto il risultato più alto con 988 osservazioni. «La City Nature Challenge permette a tutti di contribuire alla conoscenza della biodiversità – riprendono i coordinatori – Basti pensare che l’anno scorso a Ostuni ha partecipato anche un gruppo di ipovedenti».

 

La locandina di Nature city challenge 2020
La locandina di Nature city challenge 2020

 

Le città che partecipano alla  City Nature Challenge sono Ostuni, Taranto, Catania, Lecce, Trento, Trinitapoli, Bolzano, Merano, Cisternino, Massa Lubrense, Napoli, Trieste. Numerosi gli enti impegnati nella campagna: Città della Scienza, Cooperativa Serapia, Wwf Taranto, Wwf Salento, Wwf Trieste, Ente fauna marina mediterranea, Muse-Museo delle Scienze, Cea (Centro educazione ambientale) Casa di Ramsar-gestione Airone onlus, Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, Associazione Antropia-Cea (Centro educazione ambientale) Cisternino, Area Marina protetta Punta Campanella.

 

 

L’iniziativa ha il patrocinio di Touring Club Italiano, Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), Aigae (Associazione italiana guide ambientali escursionistiche), Marevivo Onlus, Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo, San Marino Green Festival. Partner tecnici sono la California Academy of Sciences, Natural History Museum, Natusfera, iNaturalist, Polyxena aps, Cngei (Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani), AFNI (Associazione fotografi naturalisti taliani), Forplay srl. Media partner: Sapereambiente, Envi.info, Fondazione con il Sud, Udite Udite!, Scienza in Rete, Rai Radio 3, Dire e Diregiovani.it. Partecipano come sponsor Maxilia.it e Greensmile

Per saperne di più

www.wwf.it/ecotips
www.facebook.com/clusteritalia.citynaturechallenge/

Saperenetwork è...

Redazione
Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned 😉

Sapereambiente

Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!


Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella di posta per confermare l'iscrizione

 Privacy policy


Parliamone ;-)