Secondo Telefono Amico, il disagio psicologico è in crescita soprattutto tra i giovani (Foto: Ron Lach, pexels)

Disagio psicologico, allarme da Telefono Amico: una richiesta di aiuto al minuto nel 2022

Richieste più che raddoppiate negli ultimi tre anni. Nei giovani in aumento i comportamenti a rischio, autolesionismo, tentati suicidi. Colpite maggiormente le ragazze. L’organizzazione lancia per i giorni pasquali l’orario non stop

Cresce il malessere esistenziale tra le persone e soprattutto tra i giovani. Lo confermano i dati presentati da Telefono Amico Italia in occasione della Giornata mondiale della salute del 7 aprile. Sono state oltre 110mila le richieste di sostegno nel solo 2022 e più che raddoppiate le segnalazioni di malessere emotivo nell’arco degli ultimi tre anni. Una richiesta di aiuto al minuto. Si rivolgono ai volontari dell’associazione molti uomini tra i 45 e i 55 anni, spesso disoccupati che vivono da soli, in maggior misura nel Nord Ovest. I più giovani preferiscono invece il contatto Whatsapp. Secondo Monica Preta, presidente e volontaria di Telefono Amico Italia

«Stiamo vivendo un momento di forte fragilità emotiva, ma anche di maggiore propensione alla richiesta di sostegno: tendenza che è importante incoraggiare, perché parlare con qualcuno, anche in forma anonima, ed essere ascoltati, può aiutare a contrastare lo sviluppo di disagi più marcati e complessi da affrontare».

Monica Preta
Monica Preta, presidente e volontaria di Telefono Amico Italia

 

Chi contatta Telefono Amico Italia, sia via telefono che via chat, manifesta disagi legati all’area del sé: in particolare, chi telefona accusa soprattutto solitudine e bisogno di compagnia, chi scrive in chat manifesta principalmente disagio psicologico ed esistenziale.

I numeri delle richieste d’aiuto

Nel 2022 c’è stato un forte aumento di richieste d’aiuto via mail: dalle più di 1.200 mail del 2021 alle oltre 2.000 del 2022, circa il 68% in più e si è registrato un aumento del 107% di utenti del servizio. Le donne che hanno chiesto un supporto psicologico sono il 63% e di solito vivono in famiglia. Per quanto riguarda le fasce di età, al primo posto con il 20% si collocano i giovani dai 19 ai 25 anni, al secondo posto dai 26 ai 35 anni con il 13% e al terzo posto dai 15 ai 18 con il 9 %. I problemi sono l’area del sé, la relazione, il senso di emarginazione. Per Maurizio Pompili, professore ordinario di Psichiatria dell’Università di Roma La Sapienza, direttore della UOC di Psichiatria al Sant’Andrea di Roma

«Un disagio psicologico può fare male quanto uno fisico. Bisogna sempre ricordarsi che siamo un tutt’uno di mente e corpo, è necessario non trascurare mai i segnali di malessere psicologico, che, a cascata, si ripercuotono su tutta l’esistenza dell’individuo».

E i segnali d’allarme sono molteplici. Nei bambini il malessere psico-emotivo si rivela con manifestazioni somatiche, mentre negli adolescenti con cambiamenti del tono dell’umore, chiusura relazionale, ma anche con disinvestimento scolastico, pensieri e verbalizzazioni negativi, autosvalutazione, disistima. Si possono associare un’alterazione del ritmo sonno-veglia e delle abitudini alimentari.

 

 

«Viviamo un periodo di grandi squilibri, dopo la pandemia, la guerra e le incertezze dovute ai cambiamenti socioculturali – ha aggiunto il professor Pompili – I giovani e le ragazze in particolare sembrano pagare un prezzo maggiore, adottando comportamenti ad alto rischio. In questo periodo l’autolesionismo sta dilagando: non equivale al rischio di suicidio, non c’è volontà di morire, ma può sfociare in situazioni più gravi, mettendo a repentaglio la vita dell’individuo. Così anche per l’abuso di alcol. Bisogna infondere molta speranza e sostegno ad una popolazione giovane che diverrà il mondo adulto di domani».

Sostegno alla portata di tutti

Quest’anno la Giornata mondiale della salute è dedicata all’accessibilità delle cure, e Telefono Amico Italia vuole essere un presidio psicologico per tutti coloro che ne hanno bisogno. Gli oltre 500 volontari sono consapevoli che bisogna aiutare chi non è in grado di affrontare il senso di solitudine (loneliness), ovvero l’incapacità di connettersi al mondo esterno, l’incomunicabilità.

E il semplice ascolto può aiutare a prevenire lo sviluppo di disagi più importanti.

«Per i ragazzi esistono i servizi che si occupano di salute mentale in età evolutiva e che fanno parte della rete del sistema sanitario nazionale, del privato accreditato o del privato – ha spiegato Michela Gatta, Professore Associato di Neuropsichiatria Infantile presso il Dip.Salute Donna e Bambino dell’Università degli Studi di Padova – si tratta di servizi ambulatoriali, semiresidenziali o residenziali come ad esempio ospedali, case di cura o comunità per minori. Nella maggior parte dei casi i minorenni vi accedono con il consenso genitoriale e sotto la responsabilità dell’adulto di riferimento. Accanto ai servizi, non dimentichiamo tuttavia che spazi di aggregazione, socializzazione, ma anche attività espressive ed interattive, non sanitarie o specialistiche, sono molto importanti per favorire e sostenere il benessere e lo sviluppo emotivo e sociale dei giovani».

Non-stop di Pasqua e SOS Giovani

I volontari di Telefono Amico Italia anche quest’anno, continuano la tradizionale Non stop pasquale, inaugurata nel primo anno Covid: nel week end di Pasqua saranno attivi h24 per stare accanto a chi vive un momento di fragilità anche in questi giorni così delicati. I periodi più critici per la salute mentale coincidono, infatti, spesso, con quelli delle feste. La linea telefonica di Telefono Amico Italia sarà attiva dalle 10 del mattino di sabato 8 aprile fino alle 24 del lunedì di Pasquetta: una vera e propria maratona di ascolto che garantirà il giusto sostegno, in un periodo difficile, per le persone in difficoltà.

 

 

Per stare accanto ai ragazzi, Telefono Amico Italia ha aperto sul proprio sito una sezione dedicata a loro “Sos giovani”, con focus su bullismo e cyberbullismo e altre criticità legate ai più giovani, come ad esempio i disturbi alimentari e l’autolesionismo. Una sorta di vademecum per identificare il proprio disturbo facilmente, capire come ci si sente, a chi rivolgersi, leggere alcuni suggerimenti e qualche spunto.

Volontari cercansi

Telefono Amico Italia è sempre alla ricerca di volontari che rispondano alle numerose richieste d’aiuto: chi volesse avere più informazioni o intraprendere il percorso per diventare volontario può collegarsi al sito oppure inviare un’email a [email protected].

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Michele D'Amico
Michele D'Amico
Sono nato nel 1982 in Molise. Cresciuto con un forte interesse per l’ambiente.Seguo con attenzione i movimenti sociali e la comunicazione politica. Credo che l’indifferenza faccia male almeno quanto la CO2. Giornalista. Ho collaborato con La Nuova Ecologia e blog ambientalisti. Attualmente sono anche un insegnante precario di Filosofia e Scienze umane. Leggo libri di ogni genere e soprattutto tante statistiche. Quando ero piccolo mi innamoravo davvero di tutto e continuo a farlo.

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