La mortalità prematura si riduce del 4% per ogni incremento del tasso di vegetazione di 0,1 entro 500 metri dalla zona di residenza

Un’iniziativa che punta a ridisegnare spazi di natura nelle nostre città. Venerdì 20 gennaio a Roma, presso la sede di Confagricoltura, si svolgerà il convegno “Parchi della Salute. Per un Neorinascimento del Verde e della sua Cura”, organizzato da Assoverde e Confagricoltura, in collaborazione con il Crea, l’Istituto superiore di Sanità e gli Ordini professionali.

L’evento presenterà il focus 22/23 del Libro Bianco del Verde dedicato a verde urbano e salute: interverranno esponenti delle istituzioni, docenti e studiosi di università ed enti di ricerca, tecnici, esperti, imprenditori e professionisti che hanno contribuito al volume.

 

 

«C’è ancora poca consapevolezza su quanto investire nel verde migliori la vita delle persone e faccia risparmiare molte risorse pubbliche nella spesa sanitaria. Ora il nostro obiettivo diventa ancora più ambizioso: con i “Parchi della salute” vogliamo certificare gli spazi verdi distribuiti nella città, ciascuno con la sua tipologia di utenza, che permettano di mitigare e prevenire le molte patologie che induce l’ambiente urbano.E avanzare una proposta di rigenerazione agli enti locali che metta la natura al centro, con le competenze e la lungimiranza che questo comporta» dichiara Rosi Sgaravatti, presidente di Assoverde.

 

evento Libro Bianco del Verde

 

«Il focus 2023 del “Libro Bianco del Verde” rafforza il nostro impegno per diffondere la consapevolezza del valore che parchi, giardini, aree verdi, pubbliche e private, possiedono per la qualità urbana, il benessere psico-fisico delle persone, la tutela della biodiversità. Il Green deal europeo prevede di aumentare del 5% entro il 2050 gli spazi verdi urbani e di ottenere una copertura arborea minima del 10% in ogni città. Puntare sul verde è una scelta vincente perché permette di coniugare e rispondere contemporaneamente ai bisogni che le tre dimensioni della sostenibilità, ambientale, economica e sociale, richiedono.» dichiara Massimiliano Giansanti, Presidente nazionale di Confagricoltura.

 

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Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente l’Italia conta circa 70mila decessi l’anno, pari al 25% del totale, per le conseguenze associate all’inquinamento atmosferico. Il nuovo Libro Bianco del Verde ci rivela che un ettaro di “foresta urbana” può assorbire in media 17 kg l’anno di Pm 10, il particolato che provoca disturbi respiratori e può eliminare 35,7 Kg/anno di ozono troposferico, gas che indebolisce le funzioni polmonari. Sul fronte del rumore una buona copertura a verde può ridurre il riflesso del suono fino a 3 decibel. La mortalità prematura, evidenzia uno studio pubblicato lo scorso anno su Lancet, si riduce del 4% per ogni incremento del tasso di vegetazione di 0,1 entro 500 metri dall’area di residenza. I vantaggi sono anche di natura psicologica e sociale: il contesto naturale facilita la pratica sportiva, l’incontro con altri, la stimolazione dei sensi molto utile, ad esempio, negli anziani malati di Alzheimer.

Infine, l’adattamento ai cambiamenti climatici: un’ampia alberatura abbassa di 20 °C la temperatura dell’asfalto stradale e di 5 °C quella dell’aria in città, solo in Italia si stima che il verde urbano sia in grado di assorbire 12 milioni di tonnellate di CO2.

Sono al loro lavoro i tavoli di ricerca permanenti istituiti da Assoverde e Confagricoltura (come quello sulla salute coordinato dall’ex ministro della Salute Girolamo Sirchia presso l’Istituto Superiore di Sanità e quello sulla progettazione e cura del verde coordinato da Assoverde e Confagricoltura) di cui si anticiperanno i primi risultati durante l’evento di Roma.

Per saperne di più: https://www.assoverde.it/20-gennaio-2023-convegno-e-webinar-di-presentazione-del-focus-22-23-del-libro-bianco-del-verde/

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