Un momento dell'evento Startups Without Borders Summit

Startups Without Borders Summit sarà a Roma l'11 dicembre, e in contemporanea a Il Cairo

Startups Without Borders Summit. Il futuro del tech e le start up migranti

Per la prima volta in Italia il mondo tech incontra le start up migranti, diaspora e rifugiati a confronto con un evento internazionale che intercetta le nuove idee e le innovazioni da tutto il globo. A Roma l’11 dicembre e in contemporanea a Il Cairo. L’evento è fruibile in presenza e online

Innovazione, transizione digitale, gender gap, diversità, blockchain, crypto e molto altro: per la prima volta in Italia, il mondo tech incontra le start up di migranti, diaspora e rifugiati l’11 dicembre a Roma presso LVenture di Via Marsala (per poi proseguire il 12 dicembre, in Egitto a Il Cairo) con la terza edizione di Startups Without Borders Summit, evento internazionale che va a intercettare le nuove idee e le innovazioni da tutto il globo, per mettere in connessione i nuovi orizzonti proposti con il mondo economico, con oltre 100 speaker dai 5 continenti, 72 partner e i principali player del mondo tech.

Inserito dalla rivista Selected tra i 60 eventi da non perdere nel 2021, l’11 e il 12 dicembre Startups Without Borders Summit torna in forma ibrida, online e in presenza, confermandosi luogo d’eccellenza di incontro e confronto tra start up e investitori, per dare vita a nuovi orizzonti di progettualità, dopo aver creato, lo scorso anno, quasi 11.000 networking.

 

 

Un’innovazione differente

Tutto con un obiettivo: proporre un momento e un luogo d’incontro e confronto reale e concreto in cui l’innovazione intercetta supporters e investitori. Non un’innovazione qualsiasi, però, bensì quella proveniente dalla ricca progettualità proposta da diaspora, rifugiati e migranti che, come in tutto il mondo occidentale, hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’economia. Basti pensare alla Silicon Valley, dove il 51% delle start up è stato fondato da migranti, o alla realtà di Mygrants, che ha ottenuto 1 milione di euro di investimenti in Italia. Perché il talento non ha un passaporto, come recita e urla a gran voce Startups Without Borders.

 

La startupper Dina Elmofti
L’obiettivo di “Start Ups without Borders” è di proporre un momento e un luogo d’incontro e confronto reale e concreto per l’innovazione proveniente dalla ricca progettualità proposta da diaspora. Nella foto, Dina El Mofty, Mena Regional Ambassador

Riconnettere i puntini

L’11 e il 12 dicembre il Summit – che nel 2021 ha il titolo di Reconnect the dots (Riconnetti i puntini) – si tiene a Roma e Il Cairo. A Roma l’appuntamento è presso LVenture Hub, mentre a Il Cairo il summit si tiene presso V-Lab, l’acceleratore di startup dell’American University in Cairo. Si parla di ambiente, innovazione, digitale, gender gap, sottolineando come le spinte maggiori al progresso e alla trasformazione arrivino proprio da contesti without borders, senza confini.

Organizzato in collaborazione con Meta, Undp Egypt, Edventures, Zoho e Auc V-Lab, il Summit è un’opportunità per imprenditori e startup proprio di fare networking, formarsi e ascoltare speaker, tra cui i leader di aziende tech globali quali Microsoft, Meta, Dell Technologies, SAP, Nokia e Ibm.

Gli investitori

La lineup dell’evento vanta inoltre relatori di alto profilo tra cui Roberto Croci, Managing Director per Microsoft for Startups Mea, Stephen Ibaraki, Founder di Ai for good, Amal Dokhan, Partner di 500 Global Mena, Sheraz Ahmed, Head of Business di Crypto Valley e Riad Hartani, autore di Tech Nomads of the Universe. Oltre ai panel e ai workshop, il Summit ospita varie attività, tra cui una Masterclass per imprenditori dell’economia creativa in diaspora, in collaborazione con Meta, e l’EdTech Demo Day, in collaborazione con EdVentures.

Le startup potranno inoltre candidarsi alla Investor Room, dove gli imprenditori potranno avere un appuntamento virtuale con gli investitori dei principali Angel Networks in Europa, Nord America e Medio Oriente. Ogni imprenditore sarà matchato ad un investitore in base all’industria, alla geografia e allo stage.

 

          Guarda il video di Startups Without Borders 

 

La competizione e la vincita alla Silicon Valley

Il Summit, infine, ospiterà anche la Startup World Cup Europe-Mena Connect, una competizione globale che si svolge in oltre 60 paesi, in cui i migliori imprenditori si batteranno per avere la possibilità di vincere 1 milione di dollari alle finali, a Silicon Valley.

«Steve Jobs una volta ci insegnò a confidare che i puntini della nostra vita in qualche modo si uniranno. Quest’anno, mentre ci allontaniamo da una pandemia che ha segnato la fine del mondo come lo conoscevamo, vogliamo invitare gli imprenditori e innovatori a ri-collegare i puntini e pensare in modo diverso. Parleremo di come le criptovalute abbattono le barriere, dell’ascesa degli NFT, di come gli adolescenti stiano trasformando l’educazione con l’AI e di come il metaverso fornisca nuove opportunità per artisti in diaspora. Per questo abbiamo deciso di ospitare il Summit a Roma e a Il Cairo, due città che rappresentano la culla della civiltà e, per noi, la speranza di una nuova generazione di startup in cui regna la diversità», dichiara Valentina Primo, Fondatrice e Ceo di Startups Without Borders.

Saperenetwork è...

Anastasia Verrelli
Nata e cresciuta nella meravigliosa Ciociaria, sin da piccola sviluppa un amore smodato verso l'ambiente e il territorio. Durante gli anni di studi si avvicina sempre più al mondo del giornalismo, in particolare al giornalismo ambientale e culturale. Durante l'esperienza universitaria nel Dipartimento di Lettere dell'Università di Cassino contribuisce a far nascere la rivista Cassinogreen, oggi associazione con lo scopo principale di far avvicinare i giovani universitari e non solo al mondo green, di cui oggi è vicepresidente. Ha organizzato diversi webinar e seminari ospitando importanti esperti del settore. Nel 2020 inizia a collaborare come addetto stampa per l'ente territoriale del Gal Versante Laziale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Laureanda magistrale in lettere moderne e studentessa di un master in Digital Communication, spera di migliorare le sue capacità comunicative per trasmettere ai suoi lettori lo stesso interesse per la sostenibilità.

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