Jane Fonda

Jane Fonda durante il Fire Drill Friday a Washington DC (Foto: John Lamparski / Getty Images)

Il segreto dell’eterna giovinezza? La passione. Jane Fonda, 83 anni il prossimo dicembre, nel 2019 ha iniziato un’altra battaglia civile dopo quelle che l’hanno portata in prima linea negli anni ‘70 a protestare contro la guerra in Vietnam. La popolare attrice americana nell’autunno del 2019 riceve una “folgorazione” dopo aver letto il libro di Naomi Klein, Il mondo in fiamme e in seguito alle azioni di Greta Thunberg, la giovane ambientalista svedese. Decide così di passare in prima persona all’azione per combattere i cambiamenti climatici. Salviamo il nostro futuro, libro uscito da pochi giorni e pubblicato in Italia da Aboca Edizioni, è la cronaca di quella presa di coscienza che l’ha condotta ad azioni di disobbedienza civile di fronte al Campidoglio di Washington D.C. Azioni che l’hanno vista subire quattro arresti insieme ad altri manifestanti e a celebri personaggi dello spettacolo: Joaquin Phoenix, Susan Sarandon, Amber Valletta e Martin Sheen, arresti che hanno causato una grande eco mediatica in tutto il pianeta.

 

 

 

«Mi batto per l’ambiente fin dagli anni settanta – scrive nel libro – nel 1978 ho installato una pala eolica nel mio ranch e dal 1981 l’elettricità e il riscaldamento nella mia casa di Santa Monica sono alimentati dall’energia solare. Ho tenuto discorsi a molte manifestazioni, ho partecipato alle marce di Greenpeace negli Stati Uniti e in Canada, ho comprato un’auto elettrica, ho smesso di usare plastica usa e getta, riciclo e ho ridotto il consumo di carne rossa. Ma continuavo a sentirmi a disagio. Angoscia esistenziale?».

Jane Fonda a questo punto si chiede Cosa posso fare? Così, a partire dall’11 ottobre 2019 organizza una serie di manifestazioni: i “Fire Drill Fridays” ( i venerdì dell’esercitazione antincendio) che dureranno quattro mesi. Da quella data Jane è alla guida di una sempre più numerosa schiera di persone che ogni venerdì protestano pacificamente davanti al Congresso degli Stati Uniti contro le politiche antiambientaliste americane, azioni di disobbedienza civile perché vietate dopo le manifestazioni di Occupy Wall Street che porteranno al fermo in carcere di centinaia di persone. L’attrice, nel libro, è palesemente critica con l’amministrazione Trump, non solo per le politiche pro combustibili fossili, ma anche per quanto concerne la gestione Covid negli States:

«In realtà noi avevamo una unita di crisi – scrive Jane – la Global Health Security and Biodefense Unit, creata dall’amministrazione Obama allo scopo di preparare il Paese in caso di pandemia, ma e stata smantellata da Trump nel 2018. Dobbiamo rientrare nell’Accordo di Parigi e, basandosi sui principi della scienza, impegnarsi a garantire che gli Stati Uniti, il Paese che emette complessivamente la quantità maggiore di gas serra, riduca drasticamente le emissioni inquinanti».

 

 

Ogni capitolo del libro è la cronistoria di questi Fire Drill Fridays che affrontano di volta in volta diverse tematiche ambientali: Oceani, Donne, Guerra, Giustizia, Acqua, Plastica, Cibo, Migranti, Lavoro, Salute, Foreste, Combustibili fossili, Finanza. Un libro che fotografa la situazione americana in tutti i suoi aspetti legati all’ambiente, con testimonianze dirette di attivisti, scienziati, ambientalisti e che, alla fine di ogni capitolo, termina con “Cosa posso fare?”, una serie di suggerimenti concreti di azione per il lettore. ll libro di Jane Fonda è un forte richiamo all’azione a partire da adesso perché non c’è più tempo per salvare il pianeta. E questo invito è rivolto soprattutto ai giovani:

«Da giovane pensavo che l’attivismo fosse come i cento metri, e mi davo da fare giorno e notte sperando che le cose cambiassero in fretta. Da grande ho imparato che è una maratona e ho rallentato il passo. A ottantadue anni ho capito che non è come i cento metri e nemmeno come una maratona: è una staffetta. La cosa più importante che possiamo fare oggi noi adulti è affiancare e sostenere le nuove generazioni di ambientalisti pronti a prendere le redini del movimento. Questo libro è dedicato a loro».

 

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Sabrina Mechella
Sabrina Mechella ha iniziato la professione giornalistica collaborando col quotidiano Il Messaggero. È stata addetta stampa per il Comune di Viterbo ed è poi passata alla cronaca giudiziaria per alcuni quotidiani online. Dal 2010 si occupa di ambiente, prima come redattore del bimestrale Eco-news, poi con Ideegreen.it e con La Stampa - Tuttogreen. È stata ideatrice e conduttrice del programma Amici animali, in onda nel 2019 su Tele Lazio Nord

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