Il fratino di Fabrizio Carbone

Il fratino di Fabrizio Carbone

Storia di un fratino

Una covata di fratini attaccata dalle volpi. Poi l’intervento di un naturalista che riesce a salvaguardare almeno uno dei dodici nidi creati da questi preziosi e delicati trampolieri. Accade a Torre del Cerrano, l’unica area marina protetta d’Abruzzo. E Fabrizio Carbone ce lo racconta così

Torre del Cerrano: l’unica area marina protetta d’Abruzzo a pochi passi da Pineto, nel Pescarese. Sei chilometri di spiaggia aperta al pubblico in estate, ma nei mesi terribili della Covid assolutamente deserta. Così la natura si era impossessata totalmente di questo litorale:

un piccolo ecosistema di sabbia, detriti di poseidonia, gusci di conchiglie, ossi di seppia, arbusti, legni erosi dal mare.

L’habitat che da sempre è il luogo incantato e perfetto per la nidificazione di piccoli uccelli di ripa, trampolieri di pochi centimetri di altezza e pochi grammi di peso. Parlo della specie Charadrius alexandrinus, in italiano chiamata fratino, proprio quell’esserino incolpevole che scatenò ira e conflitti per colpa o merito di quel Jovanotti che aveva pensato di fare megaconcerti lungo le spiagge di mezza Italia, anche in quelle dove il piccolo migratore da millenni depone le uova mimetiche, di solito tre, e le cova per 20-22 giorni.

Ricordate quei fatti? Bene, non ne scriverò neppure una riga.

Voglio raccontare invece  che nella spiaggia abruzzese erano arrivate quest’anno, improvvido per noi umani, dodici coppie di fratino: un vero miracolo. Tutte a fare il nido e tutte, deposte le uova a covarle. Ma ben undici di questi nidi sono stati devastati dalle volpi, forse una o due, che avevano mangiato le uova e forse, speriamo di no, anche gli adulti. Per impedire l’ultimo attacco all’ultimo nido intatto è intervenuto Fernando di Fabrizio, naturalista doc, direttore dell’Oasi del Wwf di Penne, direttore di De Rerum Natura, l’unica rivista mensile italiana che parla di parchi, animali, conservazione e sostenibilità. Fernando e i suoi collaboratori hanno costruito al volo una gabbia di protezione anti volpe e pro fratino: termosaldata, indistruttibile, spaziata per far passare il migratore, monitorata 24 ore su 24 da una telecamera collegata all’I-phone.

 

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Grazie alle centinaia e centinaia di filmati Fernando ha così scoperto che non solo le uova nel nido erano sei ma che, a turno, due femmine si alternavano con fatica per coprire con il loro corpo tutta le uova. Un comportamento che non si era mai visto, forse unico.

Fernando mi ha portato a vedere con la massima discrezione i piccoli trampolieri in cova e così ho disegnato, da naturalista credente, perché la storia fosse ancora più viva.

Saperenetwork è...

Fabrizio Carbone
Fabrizio Carbone
Giornalista professionista dal 1970, ha lavorato alla redazione romana de "Il Resto del Carlino" dal 1968 al 1972 (nel 1972 da New York), dal 1973 alla redazione romana de "La Stampa" fino al 1978 e alla redazione romana di "Panorama" dal novembre 1978 fino al 2002. All'inizio della sua attività si è interessato soprattutto di attualità, cronaca nera e giudiziaria. Dopo aver seguito inchieste giudiziarie, scandali politici e trame eversive (fino al rapimento e all'uccisione di Aldo Moro) ha riversato il suo interesse, negli ultimi vent'anni di attività, per lo più sulle tematiche legate alla cultura, all'ambiente e alla protezione della natura. Per la casa editrice Iperborea ha scritto le introduzioni dei primi cinque libri di Arto Paasilinna pubblicati in Italia. A partire dalla metà degli anni ottanta ha prodotto e diretto, insieme a Riccardo Truffarelli (gruppo 6 aprile, Perugia) numerosi documentari in Amazzonia, Costa Rica, Norvegia, Finlandia, Inghilterra, Italia per i programmi culturali della Rai3, tra cui Geo, Geo&Geo, il Viaggiatore. Ha diretto 6 speciali, tra il 2004 e il 2007, per la trasmissione Stella del Sud (Rai 1) in Etiopia, Tanzania, Amazzonia, Groenlandia, Norvegia, Mauritania. Dipinge da oltre 50 anni. La ricerca pittorica, olio su tela e acquerello su carta, spazia tra l'astrattismo naturalistico e il verismo che si rifà alla wildlife art anglosassone: dipingere dal vero animali e ambienti. Ha esposto ed espone in mostre collettive e personali in Italia e all'estero. È socio onorario dell'Aipan (associazione italiana per l'arte naturalistica) ed è tra i fondatori del progetto Ars et Natura, insieme ad un gruppo di artisti fra cui Concetta Flore, Federico Gemma, Graziano Ottaviani e Marco Preziosi, Stefano maugeri e Ale Troisi. Coinvolto da sempre nella protezione e nella conservazione della natura è stato tra i soci fondatori del Wwf Italia, consigliere nazionale della stessa associazione, nel 2002, ma anche, nei primi anni ottanta, di Legambiente e Lipu. È direttore responsabile di Greenpeace News. È stato insignito dal Presidente della Repubblica finlandese, signora Tarja Halonen, dell'ordine di Cavaliere della Rosa Bianca di Finlandia. Vive tra Roma e Kuusamo, Finlandia del Nordest.

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