Una ragazza con uno zaino durante un'escursione in un bosco

Estate 2020, rispettiamo i boschi con il decalogo Pefc

Il Pefc Italia, l’ente promotore della gestione e della cura del patrimonio forestale italiano, pubblica un decalogo per evitare incendi e rispettare gli habitat dei boschi. Fondamentale in questa estate 2020, che vedrà molti italiani scegliere mete isolate e “verdi”, per evitare il rischio Covid

 

Moltissimi italiani, la maggioranza forse, in questa torrida estate post quarantena resteranno in Italia, scegliendo mete più sicure e isolate per evitare il rischio Covid-19, come montagne e boschi. Se l’estate 2020 si preannuncia all’insegna dell’attenzione alla salute e a comportamenti cauti, è necessario prestare la stessa cura ai nostri comportamenti per ridurre il rischio incendi e per rispettare l’habitat naturale, affinché questi luoghi possano continuare a offrire anche in futuro non solo occasioni di svago e relax ma anche beni e servizi ambientali.

La cura dei boschi da parte di chi li vive

Ce lo ricorda il Pefc Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), l’ente promotore della corretta e sostenibile gestione del patrimonio forestale: «La cura dei boschi – spiega Maria Cristina d’Orlando, Presidente Pefc Italia – è da una parte compito di amministrazioni e gestori privati, dall’altra di chi li vive. In generale è fondamentale che le amministrazioni e i gestori forestali privati mettano in atto delle azioni preventive e di gestione attiva capaci di ridurre drasticamente il rischio di incendio nei boschi, nelle foreste e nelle aree verdi urbane». 

 

Degli alberi all'interno di un piccolo bosco
Il Pefc Italia, programma di valutazione degli schemi forestali, è da sempre impegnato nella tutela del patrimonio forestale italiano

Proteggiamo il patrimonio forestale italiano

In quanto garante della gestione sostenibile delle foreste, il Pefc è da sempre impegnato affinché il patrimonio forestale italiano venga protetto: il modo migliore per farlo è gestirlo correttamente. «Basti pensare che nelle aree gestite secondo gli standard Pefc – sottolinea Antonio Brunori, segretario generale del Pefc Italia – proprio perché è rispettata una serie di regole e di procedure di responsabilità verso il patrimonio forestale, la probabilità che si verifichino incendi è sette volte inferiore rispetto a foreste non gestite». Come spiega Brunori, questo avviene anche perché c’è più sorveglianza, e infatti gli incendi dolosi sono ⅓ in meno rispetto alle aree non certificate, e controllo della quantità di materiale incendiabile, con attività di diradamento, di pulizia del sottobosco e controllo della quantità di legno morto a terra, per esempio. 

Allo stesso tempo resta fondamentale il supporto dei cittadini e dei turisti. Per questo il Pefc Italia ha stilato un decalogo, con una serie di regole già rispettate nelle aree certificate, ma che sono valide per tutti spazi naturali al fine di preservarli e salvaguardarli.

 

Il Decalogo Pefc per la tutela dei boschi
Il Decalogo Pefc per la tutela dei boschi

 

1 – Campeggiare solo ove permesso

Campeggi e bivacchi notturni, se fatti in aree non predisposte, possono causare danni all’ecosistema e, in particolare, alla flora. Per questo è importante accamparsi solo dove permesso o in aree attrezzate. In Italia, inoltre, la normativa legata al campeggio libero varia da regione a regione: per evitare sanzioni è necessario informarsi prima di partire.

2 – Non accendere fuochi e fare attenzione nelle aree predisposte

Accendere un fuoco al di fuori degli spazi sicuri appositamente predisposti e segnalati è assolutamente vietato. In ogni caso, anche all’interno delle aree organizzate è necessario avere alcuni accorgimenti: bisogna fare attenzione al vento, che potrebbe sollevare le braci e disperderle, e assicurarsi di spegnere il fuoco con cura prima di allontanarsi.

Un gruppo di turisti in montagna
La cura dei boschi è anche dovere di chi li vive da turista o escursionista

3 – Fare attenzione a dove si parcheggia l’auto

Non solo quando ci si incammina lungo un sentiero, anche appena arrivati in un’area verde è necessario prestare attenzione a non causare danni. Se si arriva in auto, infatti, il calore della marmitta potrebbe innescare un incendio, soprattutto se a contatto con la vegetazione secca: per questo è fondamentale parcheggiare in aree predisposte o non a rischio.

4 – In caso di incendio chiamare le autorità preposte

In caso di incendio la prima cosa da fare è chiamare subito i Vigili del Fuoco (115) – o le autorità preposte a livello locale – e allontanarsi in fretta. Nel caso in cui non fosse possibile, buona regola è cercare di posizionarsi con le spalle al vento o cercare di raggiungere la zona già bruciata, dove il rischio di essere raggiunti dal fuoco è minore.

5 – Non disturbare gli animali

Dagli esemplari più piccoli a quelli più grandi, anche la fauna deve essere rispettata e salvaguardata. Se si incontra un animale è importante non disturbarlo, spaventarlo o avvicinarlo, e non dargli da mangiare. In caso di animali feriti e impossibilitati a muoversi si suggerisce di contattare i Carabinieri Forestali.

6 – Non lasciare tracce del tuo passaggio e non abbandonare i rifiuti

I rifiuti abbandonati nei boschi non solo costituiscono un rischio per la salute in caso di incendio, ma possono anche innescare o  alimentare i fuochi stessi, tra tutti i pericolosissimi mozziconi di sigaretta. Per sopperire alla mancanza di cestini all’interno delle zone naturali e forestali, è buona regola avere sempre con sé un sacchetto nel quale riporre i propri rifiuti per poi gettarli nelle apposite aree. 

 

Un falò
È fondamentale non accendere mai fuochi o falò, se non nelle aree predisposte

7 – Seguire sempre i sentieri

Non uscire dai sentieri non solo permette di evitare inutili rischi per la propria sicurezza, ma anche per quella dell’intero habitat. Camminare in mezzo alla vegetazione e in aree non predisposte può infatti causare danni all’ecosistema e un’eccessiva erosione del terreno che, a lungo andare, può avere conseguenze molto gravi.

8 – Fare la propria parte

Camminando in mezzo alla natura può capitare di imbattersi in bottiglie, lattine o rifiuti di altro genere lasciati da chi ci ha preceduto. Fare la propria parte e rispettare boschi e foreste significa anche rimediare agli errori altrui, raccogliendo ciò che le altre persone hanno abbandonato, senza voltarsi dall’altra parte.

9 – Rispettare il luogo e la flora

Rispettare i boschi significa rispettare ogni elemento e preservare la sua biodiversità, è quindi importante non rompere o strappare la vegetazione, né portare via nulla. In caso di raccolta di prodotti forestali stagionali non legnosi, come funghi e tartufi, le norme possono invece variare da territorio a territorio ed è quindi fondamentale informarsi prima di compiere qualunque azione.

 

Un cervo in un bosco
Gli animali non vanno mai disturbati nel loro habitat. Se si incontrano animali feriti, la prima cosa da fare è chiamare i Carabinieri Forestali

10 – Salute anche nei boschi

Anche in aree boschive e turistiche è importante pensare alla salute e attenersi – soprattutto in questo periodo – alle indicazioni anti-Covid che vengono diffuse dai gestori forestali. Oltre a lavarsi spesso le mani e munirsi di flaconi di gel disinfettante a base idroalcolica, è bene mantenere la distanza interpersonale minima di 2 mt anche nelle sedute delle aree di sosta, e indossare la mascherina durante le soste e nell’incrocio con altre persone, evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri indumenti indossati per l’attività motoria, ma riporli in zaini o borse personali ed evitare di lasciare zaini ed attrezzatura tecnica sulle panche o sui tavoli. Allo stesso modo è fondamentale riportare dispositivi di protezione usati e i rifiuti a valle ed evitare l’utilizzo di aree barbecue, bracieri e fornelli qualora sconsigliato dai gestori forestali.

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Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned 😉

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