Vacanze fuori dal mondo. Da una start-up la piattaforma italiana del glamping
Cupole geodetiche affacciate su panorami mozzafiato, capanne nel bosco. Antiche torri, casette sull’albero e tende in bambù. Una start-up in Sardegna ha creato la prima piattaforma italiana dedicata al turismo in natura a cinque stelle
Come sarà il turismo dopo l’emergenza Covid-19? Sono in molti a chiederselo, fra ipotesi di distanziamento sociale sulle spiagge, sostegno alle mete di prossimità e Holiday bond, vale a dire i voucher da spendere a fine pandemia ideati dal sindaco di Pollica (Sa), Stefano Pisani. Certo è che l’idea stessa di vacanza si dovrà rivedere nel profondo. E un’esperienza di soggiorno che si presenta particolarmente adeguata ai tempi è quella del “glamping”: un termine che deriva dall’unione fra “glamour” e “camping” e che sta a significare, appunto, campeggio di lusso a diretto contatto con la natura, dove si coniugano i servizi di un hotel a 5 stelle con la ricerca di strutture green e a prova di assembramento.
A lavorare già da un paio d’anni intorno a questa formula è Marcella Palmas, 33enne architetta e graphic designer di Cagliari, ideatrice di www.glambnb.com: la prima piattaforma italiana che propone diverse tipologie di alloggio in location di elevato pregio naturalistico ma allo stesso tempo confortevoli e nel pieno rispetto della privacy.
«Proprio in questo momento serve rivoluzionare il concetto di turismo – racconta Marcella – Viaggiare significa esplorare posti nuovi e sconosciuti ma anche dare la possibilità ai territori di muovere un’economia circolare virtuosa, per il sostentamento di tutte le attività. Il vero viaggio lascia ricordi indelebili nella nostra memoria perché ci fa vivere un’altra dimensione rispetto alla realtà di tutti i giorni».
Visitando la piattaforma (che è anche un’app da installare sullo smartphone) emerge subito la domanda «Dove si va?». Così è possibile scegliere in sette diverse regioni (Abruzzo, Campania, Piemonte, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto) fra casette sull’albero e capanne in pietra e legno, cupole geodetiche con vista panoramica, una torre nel borgo o diverse soluzioni con tende in bambu. «Le strutture vengono individuate in termini di qualità ed unicità, per consentire a chiunque di trascorrere un soggiorno memorabile – riprende Marcella – Vogliamo diffondere la conoscenza del glamping e supportare la creazione di nuove realtà che mantengano gli stessi standard qualitativi ricercati dai turisti».
Il Glamping d’altro canto negli ultimi due decenni ha mostrato uno sviluppo esponenziale nel mondo, è partito dall’Africa nelle tende da safari e poi è approdato in America ed Australia. In Europa, secondo il rapporto pubblicato a febbraio da Arizton, si stima possa avere un tasso annuo di crescita dell’11% fra il 2020 e il 2025 ma adesso queste percentuali potrebbe essere riviste al rialzo. L’offerta per di più si può destagionalizzare grazie alla climatizzazione delle strutture, permettendo ai visitatori di godersi una vacanza esclusiva in qualsiasi mese dell’anno.
«Glambnb è una piccola realtà ma in poco tempo siamo riusciti a raggiungere molte persone attraverso le campagne social, che hanno mostrato interesse verso questa nuova forma di turismo – aggiunge Marcella – I nostri utenti si rivelano molto sensibili verso i temi dell’eco-sostenibilità e turismo esperienziale: in generale cercano una vacanza che possa essere un viaggio, un’avventura da poter vivere anche senza spostarsi nell’altro lato del globo».
Il suo curriculum vanta una laurea in Architettura delle costruzioni con approfondimento nel settore della bioarchitettura e del design. Ma la svolta nel progetto è arrivata grazie al Contamination Lab organizzato l’anno scorso dal Centro per l’innovazione e l’imprenditorialità di Cagliari: “Glambnb” ha ottenuto il terzo posto nella competition e in cinque mesi Marcella ha potuto mettere in campo la sua idea.
Geodesic Domes from Glitzcamp! One of the oldest designs and one of the strongest! #glamping #glampinglife #gocampingamerica @American Glamping Association @National Association of RV Parks & Campgrounds (ARVC) @American Camp Association pic.twitter.com/rCi1okV3sz
— Glitzcamp USA (@GlitzcampU) April 14, 2020
Glambnb prevede che siano i proprietari delle strutture a pubblicarle gratuitamente con tanto di scheda informativa, immagini, profilo personale e promozione sui social. Il successo non si è fatto attendere, con numerose prenotazioni (almeno finché si è potuto viaggiare) e adesioni in crescita secondo delle linee guida in via di perfezionamento, proprio per interpretare al meglio le aspettative del nuovo pubblico:
«La quarantena ci ha permesso di riscoprire la gioia delle piccole cose – conclude Marcella – Azioni quotidiane fatte per passare il tempo, è vero, ma che in un modo o nell’altro ci stanno arricchendo nella loro semplicità. Andare veloce non è forse la cosa più giusta. Decelerare ci permette di scoprire le cose mettendole più a fuoco. Il Glamping è un turismo a piccoli passi, un modo per vivere esperienze uniche, senza alterare i nostri equilibri né quelli dell’ambiente che ci ospita»
Saperenetwork è...
- Giornalista pubblicista, classe 1995, collabora dal 2015 come cronista in una testata settimanale locale della provincia di Torino dove attualmente vive e lavora. Dal 2018 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Amante della natura, da sempre, è impegnata nella divulgazione dei progetti per la tutela degli habitat montani, iniziative ecosostenibili o attività rivolte alla salvaguardia della popolazione animale e vegetale. Crede in un “giornalismo positivo” che proponga soluzioni rispettose dell’ambiente, dando valore alle meraviglie che ci circondano.
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