Lo spettacolo “Giro della piazza”, di e con Andrea Brunetto, Max Pederzoli e Alessio Pollutri sarà in scena l'1 luglio durante il festival Teatro a Pedali

Energia dal pubblico, a Piossasco arriva il Festival teatro a pedali

Nel piccolo centro del Piemonte, dall’1 al 4 luglio una kermesse teatrale a basso impatto ambientale. Saranno gli spettatori infatti a produrre l’elettricità, attraverso un sistema di cogenerazione, per alimentare l’impianto audio e luci del palco. Gli eventi all’insegna della sensibilizzazione ambientale

«La bicicletta è un simbolo forte, perché è un mezzo di trasporto che negli anni è mutato senza perdere il suo grande valore poetico legato alla fatica che si deve fare per raggiungere il risultato. Legando questo concetto etico e romantico a quello della mobilità sostenibile è nato prima il mio spettacolo “Mi abbatto e sono felice”, poi il format del teatro a pedali e oggi un festival interamente dedicato ai temi della sostenibilità». Daniele Ronco, direttore artistico di Mulino ad arte, è l’anima del Festival Teatro a Pedali che si terrà dal 1 al 4 luglio a Piossasco, in Piemonte, la cui caratteristica è di essere completamente a basso impatto ambientale grazie al fatto di essere alimentato con un sistema di cogenerazione elettrica in cui il pubblico, pedalando, produce l’energia per alimentare l’impianto audio e luci del palco.

 

Daniele Ronco in un momento di Greenchiesta
Daniele Ronco in un momento del live Green-chiesta, primo set televisivo alimentato dalla pedalata del pubblico

«Vogliamo rendere il tema della sostenibilità e del vivere in armonia con la Terra, casa che ci ospita, popolare nella sua accezione più nobile e sfatare il mito per cui il “green” non fa “show”. Vogliamo farlo attraverso la cultura e in particolare con il teatro, allo stesso tempo cerchiamo di sensibilizzare utilizzando un approccio di tipo esperienziale», spiega Ronco.

«Avevamo avuto una prima edizione pilota, che però non era specificatamente orientata ai temi della sostenibilità se non nell’azione del teatro a pedali – aggiunge – Quest’anno siamo diventati un vero festival ed in ogni giornata si affronterà un tema, dalla mobilità all’alimentazione all’abitare, per poi chiudere con il clima perché tutti gli altri, in definitiva, confluiscono in questo». La scelta della compagnia teatrale Mulino ad Arte di organizzarlo a Piossasco non è casuale. Da giugno 2020 la compagnia dirige infatti qui il teatro Il Mulino, dove ha trasferito la sua sede operativa e sta attuando il progetto “Green theater – da vecchio mulino a eco teatro”, sostenuto da Compagnia di San Paolo per trasformare la struttura nel primo teatro eco-sostenibile d’Italia.

Un mutamento, in corso, che crea un collegamento con la storia: il teatro infatti era un mulino che macinava farina utilizzando energia idraulica.

 

Durante la kermesse il pubblico si alternerà nella pedalata: «All’inizio eravamo un po’ preoccupati. E se poi non pedala nessuno, che si fa?, ci chiedevamo. Invece nel tempo abbiamo visto che la gente è molto curiosa e alla maggior parte viene spontaneo andare a pedalare», commenta il suo ideatore. Altra caratteristica del festival è il coinvolgimento dei Green guys, diciotto attivisti under 25 che per quattro giorni organizzeranno, durante il pomeriggio, laboratori tematici, aperti a tutte e tutti, per parlare di mobilità sostenibile, di alimentazione, dell’abitare e del clima in ottica inclusiva e partecipativa.

 

Guarda il trailer del Teatro a pedali

Il programma

Ogni giornata del Festival Teatro a Pedali sarà dedicata ad uno specifico tema legato alla sostenibilità. Durante il giorno ci saranno i laboratori dei Green guys, che si svolgeranno da giovedì 1 a domenica 4, alle ore 16, presso il teatro Il Mulino, con partecipazione gratuita. Ogni giorno, alle 17, Eicom proporrà inoltre laboratori gratuiti rivolti ai bambini sul tema dell’energia.

Agli appuntamenti pomeridiani seguiranno gli interventi degli ospiti e alla sera uno spettacolo di teatro a impatto ambientale zero grazie alla pedalata del pubblico.

Giovedì 1 luglio sarà protagonista la bicicletta. Tra gli appuntamenti della giornata l’Aperi-Talk delle ore 18 vedrà dialogare, moderati dalla giornalista Elisa Gallo, Marco Cavorso, coordinatore e rappresentante istituzionale dell’associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani, per gli eventi dedicati alla sicurezza stradale, Paola Gianotti, coach, speaker motivazionale e autrice che ha infranto tre Guinness World Record, tra cui il diventare la donna più veloce al mondo a circumnavigare il globo in bici, e Pierangelo Soldavini, giornalista del Sole 24 Ore che si occupa di innovazione e tecnologia ed è autore con Gianluca Santilli di “Bikeconomy. Viaggio nel mondo che pedala”.

Alle 21.30 andrà in scena lo spettacolo ciclo-comico “Giro della piazza”, Associazione Madame Rebiné, di e con Andrea Brunetto, Max Pederzoli, Alessio Pollutri, regia e drammaturgia Mario Gumina.

Un percorso ciclistico insidioso che negli anni ha visto lo sbocciare di atleti quali Bartali, Coppi e Pantani e che oggi vedrà in pista le promesse del ciclismo italiano. Chi sarà il vincitore?

Venerdì 2 luglio l’Aperi-Talk delle 18, moderato dalla giornalista dell’Eco del Chisone Daria Capitani, vedrà confrontarsi sul tema dell’alimentazione Sabina Bietolini, biologa nutrizionista esperta in nutrizione oncologica e preventiva per tutte le età, Luciano Proietti, medico pediatra specializzato in nutrizione e vegetarismo, macrobiotica, igienismo, con particolare riferimento all’età pediatrica, Manuela Tilaro, fondatrice insieme al marito dell’associazione culturale Peace&Raw che promuove la cucina vegana crudista, Eduardo Ferrante, fondatore e chef del ristorante vegano e crudista di Torino L’Orto già Salsamentario.

Alle 21.30 puntata speciale live della Green-chiesta, il primo set televisivo alimentato dalla pedalata del pubblico. Green-chiesta è un’intervista in cui l’ospite risponderà ad una serie di domande volte ad esaminare le proprie abitudini di vita quotidiana, a partire dall’utilizzo dell’acqua, l’alimentazione, il consumo di combustibili fossili. Gli elementi scenografici sono realizzati con materiali di recupero e completamente ecocompatibili.

 

 

Sabato 3 luglio alle 18 si parlerà di casa nell’Aperi-Talk moderato dalla giornalista Anna Tita Gallo, con ospiti Elisa Nicoli, camminatrice e auto-produttrice professionista che dal 2007 realizza documentari e pubblica libri su tematiche ambientali, Roberto Cavallo, scrittore, divulgatore scientifico e imprenditore, autore del progetto narrativo “Meno 100 Chili – Ricette per la dieta della nostra pattumiera” e protagonista del docufilm di Calopresti “Immondezza – La bellezza salverà il mondo”, Simona Miani e Alan di La Burnia, bottega dello sfuso a Pinerolo.

 

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Alle 21.30 spettacolo “Blue revolution. L’economia ai tempi dell’usa e getta”, con Alberto Pagliarino, prodotto da Pop Economix e Il Mutamento, che propone una nuova visione del rapporto tra produzione, consumo e ambiente, un one man show che unisce tre storie, l’economia dell’usa e getta, il dramma dell’inquinamento da plastica dei mari e la vicenda di Tom Szaky, giovane imprenditore canadese che ha dato vita a un’azienda in grado di trasformare gli scarti di cibo in concime e i chewing gum in panchine.

Domenica 4 luglio il Festival si chiuderà parlando di clima. Alle ore 18 nell’Aperi-Talk dialogheranno Serena Giacomin, meteorologa certificata di Meteo Expert secondo le direttive del WMO, climatologa e presidente dell’Italian Climate Network, il movimento italiano per il clima, e Maurizio Pallante, divulgatore scientifico sui rapporti tra ecologia, tecnologia ed economia, che nel 2007 ha fondato il Movimento per la Decrescita Felice.

 

 

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Alle 21.30 tornerà in scena “Mi abbatto e sono felice”, di e con Daniele Ronco, per la regia di Marco Cavicchioli. Vincitore di numerosi premi (MaldiPalco 2015, CassinoOFF 2016, Premio voce della società giovanile 2017, Anello verde come migliore spettacolo green & smart nazionale 2018), lo spettacolo è ispirato alla “Decrescita felice” di Pallante e si traduce in un monologo a impatto ambientale zero, autoironico, dissacrante, che vuole far riflettere su come si possa essere felici abbattendo l’impatto che ognuno di noi ha nei confronti del Pianeta. “Mi abbatto e sono felice” non utilizza energia elettrica in maniera tradizionale, perché si autoalimenta, grazie allo sforzo fisico prodotto dall’attore in scena. Non sono presenti altri elementi scenici, le musiche sono live, i costumi essenziali e recuperati dal guardaroba di nonno Michele, il vero protagonista del monologo.

La mostra

Per tutta la durata del Festival, presso il foyer del teatro sarà allestita la mostra di bicicletta d’epoca Vintage Bicycle, al cui interno saranno esposte biciclette d’epoca fino ad arrivare ai modelli in voga negli anni 60/70. Parte dell’esposizione sarà dedicata a Francesco Camusso, ciclista nato in Piemonte a Cumiana, il quale vinse il Giro d’Italia nel 1934. L’ingresso alla mostra è gratuito.

Prenotazioni e biglietti

I laboratori sono gratuiti su prenotazione. Per acquistare i biglietti per gli spettacoli e gli Aperi-Talk si può contattare Mulino ad arte: 370.3259263 / [email protected] / mulinoadarte.com.  Presso il ristorante Il Mulino sarà possibile cenare con prenotazione al 370.3259263 con un menù vegetale dedicato al Festival Teatro a Pedali.

Il programma completo del Festival è su www.mulinoadarte.com/teatro-a-pedali/#teatro-a-pedali-il-festival.

Saperenetwork è...

Marina Maffei
Marina Maffei
Giornalista e cacciatrice di storie, ho fatto delle mie passioni il mio mestiere. Scrivo da sempre, fin da quando, appena diciassettenne, un mattino telefonai alla redazione de Il Monferrato e chiesi di parlare con l'allora direttore Marco Giorcelli per propormi nelle vesti di apprendista reporter. Lì è nata una scintilla che mi ha accompagnato durante l'università, mentre frequentavo la facoltà di Giurisprudenza, e negli anni successivi, fino a quando ho deciso di farne un lavoro a tempo pieno. La curiosità è la mia bussola ed oggi punta sui nuovi processi di comunicazione. Responsabile dell'ufficio stampa di una prestigiosa orchestra torinese, l'OFT, scrivo come freelance per alcune testate, tra cui La Stampa.

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