La Rocca di Trevignano (Foto: Nico Marziali)

Il Cammino dei vulcani, cultura ecologica e turismo sostenibile

Nel Lazio, lungo i monti Sabatini, un itinerario di slow tourism che attraversa patrimoni naturali dell’Unesco e incontra bellezze botaniche, artistiche, geologiche, gastronomiche. Descritto ora anche in un libro. Iniziative il 25 e il 26 maggio

 

Da Oriolo a Trevignano, da Trevignano a Campagnano, da Campagnano ad Anguillara, da Anguillara a Manziana, da Manziana a Sambuco, da Sambuco a Cerveteri. In queste località si snoda il Cammino dei Vulcani. Un nome che suggerisce che a camminare siano loro, i vulcani. E fu proprio così. Perché la Terra s’incendiò, scoppiò, eruttò, e le montagne si squartarono, e le valli si aprirono, e i laghi si formarono, finché la natura si assestò, resuscitò e rifiorì.

Lungo i monti Sabatini, il Cammino dei Vulcani è quell’itinerario di 110 km tracciato da un tesoro naturale del patrimonio mondiale dell’Unesco, la Faggeta di Oriolo Romano, a un altro patrimonio, ma archeologico, mondiale dell’Unesco, la necropoli etrusca della Banditaccia a Cerveteri.

Collega tre parchi (Bracciano-Martignano, Treja e Veio) e tre antiche vie (Francigena, Amerina e Clodia) con sentieri già tracciati e percorsi, a una trentina di km a nord di Roma. Luoghi ignorati per la forza di attrazione della città più bella al mondo, esclusi da autostrade e ferrovie ad alta velocità, oscurati da mete alla moda e trascurati da turismi insostenibili.

 

 

Elogio alla lentezza

Il Cammino dei Vulcani non è solo un elogio alla lentezza, ma anche un inno alla storia e alla geografia, una riscoperta del chilometro zero a tre chilometri all’ora. Una dichiarazione d’amore e di scambio, di cultura ecologica e turismo sostenibile. Un cammino che parte dal basso, ideato da un’associazione, Ti con Zero ETS, che come molte altre, proteggono, percorrono, tracciano, costruiscono contenuti e molte volte puliscono luoghi abbandonati, per valorizzare quello che esisteva, anche quello che è stato già fatto da altri, soprattutto per collegare creando un senso di appartenenza e un motivo di orgoglio. Un cammino pensato per tutti anche per le famiglie. Il punto di partenza e quello di arrivo raggiungibili anche con il treno, così da facilitare lo stacco dalla realtà di tutti i giorni. Tappe mai oltre i 25 km, così da poter lasciare le forze, e la voglia, di osservare, approfondire, studiare. Altimetria trascurabile, ma sufficiente per godere di panorami e paesaggi. E tante piccole sorprese quotidiane, geologiche e botaniche, artistiche e gastronomiche, ciascuna con una sua storia da leggere e raccontare.

Echi di Goethe ma anche rime di Gianni Rodari, impronte di falisci ma anche opere di romani, silenzi musicali e abitanti invisibili. E in ogni stagione il Cammino sembra modificare la sua carta d’identità.

La guida

Marco Pastonesi e Fernanda Pessolano hanno scritto “Il Cammino dei Vulcani” (Ediciclo Editore, 2024), molto più di una semplice guida. Perché oltre alla descrizione di ciascuna tappa, con distanze, dislivelli, punti critici e d’interesse, descrizione del percorso e tutte le informazioni indispensabili per mangiare, bere e dormire, e per l’assistenza in caso di necessità, ci sono approfondimenti scientifici grazie alla collaborazione con il vulcanologo Sandro Conticelli, la geologa Ilaria Mazzini, il naturalista Umberto Pessolano, l’archeologo Settimio Cecconi, il botanico Stefano Valente, la studiosa Lavinia Cecconi, l’ornitologo Fulvio Fraticelli, il medico Laura Fiorani, l’esperta in comunicazione Caterina Acampora. Brevi soste per riposare e leggere, più immersi e più compresi in questo straordinario teatro naturale.

E scoprire come la Caldara di Manziana, dove la terra sprigiona e schiuma il suo calore, abbia le stesse radici del cratere prosciugato di Lagusiello, e come il Castello di Bracciano abbia gli stessi proprietari degli archi dell’acquedotto di Boccalupo, e come il cielo sopra il lago di Monterosi vanti la stessa musica e pittura del cielo sul lago di Martignano.

 

Il Cammino dei Vulcani è, nel suo piccolo – il suo piccolo di cammino e di guida -, un grande album di famiglia. Il merito è di Nico Marziali, che da anni fotografa il territorio: all’alba e al tramonto, nel dettaglio e all’orizzonte, nella natura e negli abitanti. Spazi nel tempo, istanti con il dono dell’eternità. Più adatti forse a gallerie e atelier che non a una guida, eppure perfetti per una guida che cerca di scavare e scolpire, non solo indicare ma anche ispirare. La guida si arricchisce di foto naturalistiche di Paolo Nicolai e Umberto Pessolano, ritratti di piccoli animali e volatili sorpresi da un occhio esperto e capace, e di immagini di fotografi e archivi del territorio che hanno messo a disposizione il loro materiale: Loretta Antonini, Socrate Pontanari, Sergio Vettore, Massimo Mondini, Stella Conte, Pino Pesce – FB Oriolo borgo autentico e C’era una volta Bracciano.

Programma degli appuntamenti

25 maggio – Escursione con letture. Ore 9 – ingresso Necropoli della Banditaccia. IL CAMMINO DEI VULCANI – Una cascata di foglie. Conduce Stefano Valente, botanico, letture ad alta voce con Sonia Boffa. Un anello lungo il percorso alle cascatelle di Cerveteri con riconoscimento delle piante e momenti di lettura. L’iniziativa promossa dal Comune/ Biblioteca di Cerveteri, ha il sostegno della Regione Lazio per le Biblioteche, Musei e Istituti similari, Ecomusei e Archivi – Piano annuale 2023, LR 24/2019. Partenza/Arrivo Necropoli della Banditaccia ore 9, Durata ore 6.30, Ritorno previsto 15.30. Gratuito con prenotazione obbligatoria: biblioteca di Cerveteri 06.9943285 [email protected]. Note: vestiti e scarpe adeguate, pranzo al sacco, acqua, cappello.

25 maggio – Presentazione del libro/Battello del lago. Ore 16.45 – Molo degli inglesi, Bracciano. IL CAMMINO DEI VULCANI. Da Oriolo Romano a Cerveteri in 6 tappe. Partecipano: Marco Pastonesi, Fernanda Pessolano, Sandro Conticelli, Ilaria Mazzini, Settimo Cecconi e Sergio Celestino. Durata 1.30, Imbarco ore 16.45, Partenza ore 17, gratuito con prenotazione obbligatoria 3498728823,  [email protected].

26 maggio – Pedalata ad anello. Ore 9.30 – Stazione FS di Bracciano. IL CAMMINO DEI VULCANI in bicicletta. Conducono Martha Chen, guida cicloturistica e biologa, e Hansjorg Pflumm, cicloturista e ciclomeccanico. Percorso – 46 km, +500 m di dislivello, 65% sterrato (Bracciano-Bosco e Caldara di Manziana – Castel Giuliano – Bracciano). Partenza: ore 9.30 – Stazione FS di Bracciano Arrivo: Stazione FS di Bracciano Durata 6h Posti limitati Prenotazione obbligatoria: tel 3334906626 [email protected], Quota di partecipazione 10 euro a persona, Età dai 16 in poi, Difficoltà media/difficile Note: pranzo al sacco, barrette, acqua, bici muscolare o assistita, gravel e mtb. La presentazione del libro ha il patrocinio del Consorzio lago di Bracciano che ospita l’evento, del Parco naturale e regionale di Veio, Parco regionale e naturale Valle del Treja, dei comuni di Bracciano, Cerveteri, Monterosi.

Per saperne di più:

www.camminodeivulcani.it

 

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Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned 😉

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