La delegazione palestinese al Consiglio di sicurezza Onu (Foto: You Tube)

La delegazione palestinese al Consiglio di sicurezza Onu (Foto: You Tube)

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, per la prima volta, ha votato una risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza. Dopo quasi sei mesi di guerra, l’esito del voto è stato influenzato dall’astensione degli Stati Uniti. Furiosa la reazione di Israele, che ha bollato il mancato veto dell’alleato americano come “un passo indietro” dell’amministrazione Biden. La risoluzione, ha attaccato lo Stato ebraico, non cita Hamas e non favorisce la liberazione degli ostaggi ancora prigionieri nella Striscia.

Nel documento, che ha ottenuto 14 voti a favore, si chiede «(…) un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti, che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell’accesso umanitario per far fronte alle esigenze mediche e umanitarie».

Lo Stato di Palestina

Spagna, Malta, Slovenia e Irlanda hanno deciso di riconoscere lo Stato di Palestina, anche qualora l’Ue non dovesse muoversi in quella direzione. L’annuncio ha suscitato una ulteriore reazione israeliana, con l’accusa ai quattro Paesi di ostacolare ogni soluzione negoziale tra le parti. È bene ricordare che finora, è stato proprio il governo israeliano di destra ad ostacolare i negoziati.

 

 

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