I bambini sfollati nel mondo sono passati dai circa 20,6 milioni del 2010, a oltre 50 milioni. Le cause sono i cambiamenti climatici, le alluvioni, le siccità, e soprattutto l'aumento dei conflitti (Foto: www.savethechildren.it)

I bambini sfollati nel mondo sono passati dai circa 20,6 milioni del 2010, a oltre 50 milioni. Le cause sono i cambiamenti climatici, le alluvioni, le siccità, e soprattutto l'aumento dei conflitti (Foto: www.savethechildren.it)

In Ucraina e in tutte le guerre del mondo è record di bambini sfollati

A due anni dall’inizio del conflitto in Ucraina, Save The Children pubblica dati sconcertanti. Il numero di minori sfollati nel mondo è passato dai circa 20,6 milioni del 2010, alla cifra record di oltre 50 milioni, la più alta nella storia. L’organizzazione lancia la campagna “Cosa salveresti?”

Sono passati due anni e una manciata di giorni dall’inizio della guerra in Ucraina, e più di 10.500 civili sono stati uccisi, tra cui 587 bambine e bambini, e quasi 20 mila persone sono state ferite, mentre i continui bombardamenti, le mine e gli attacchi dei droni hanno lasciato una generazione traumatizzata, sfollata e spaventata per la propria vita.

Dal 24 febbraio 2022 ci sono state 42 vittime civili al giorno. In Ucraina, due anni di ripetuti combattimenti, hanno distrutto vite, case e mezzi di sussistenza, lasciando 14,6 milioni di persone, tra cui quasi 3 milioni di bambini, nel disperato bisogno di assistenza umanitaria in tutto il Paese.

Solo nel 2022, il livello di povertà è quintuplicato passando dal 5 al 24% e circa l’80% delle persone bisognose di aiuto necessita anche di supporto per la propria salute mentale.

Leggi anche
Guerra in Ucraina e politiche migratorie. A tu per tu con Filippo Miraglia e Alice Basiglini

Vivere sotto le bombe

Dall’escalation del conflitto, come denuncia Save The Children, bambini e famiglie vivono sotto le bombe. L’organizzazione umanitaria ha raccolto la testimonianza di Sviatlana, una madre che con sua figlia di 7 anni hanno deciso di rimanere a Kherson, una zona sottoposta a pesanti bombardamenti:

«Mia figlia sta crescendo nel seminterrato. Il periodo più lungo che abbiamo passato al buio senza elettricità è stato di un mese e mezzo, e ora quando c’è un blackout cerco di scherzare con mia figlia: “Cos’è un giorno, abbiamo già avuto di peggio. Adesso c’è solo da aspettare e sopravvivere. È solo una bambina e vuole giocare al parco giochi all’aperto, ma non può lasciare il seminterrato».

Le ultime notizie dall’Ucraina mostrano che più dell’87% delle persone uccise, ovvero 9.241, sono vittime di armi esplosive, mentre molti hanno subito conseguenze che hanno drammaticamente cambiato le loro vite, come la perdita di arti o della vista. Si ritiene che il numero sia ampiamente sottostimato, poiché le Nazioni Unite continuano a verificare le cifre.

 

Guarda il video della campagna “Cosa salveresti?”

 

Cosa salveresti?

A causa delle violenze in corso, circa 4 milioni di persone sono ancora sfollate all’interno dell’Ucraina e più di 5,9 milioni sono state costrette a fuggire nei Paesi vicini. Molti sfollati faticano a integrarsi nelle loro nuove comunità, dove è difficile trovare lavoro e alloggio. Le donne rappresentano il 58% degli sfollati interni e hanno più probabilità degli uomini di essere disoccupate e di dipendere dagli aiuti umanitari.

In Ucraina, sono 630 mila i bambini sfollati che sono tornati a casa e vivono in condizioni di estremo bisogno, tra pericoli, distruzione e povertà. Quando i bambini fuggono a causa delle guerre perdono tutto, motivo per cui Save The Children lancia la campagna Cosa salveresti?

Leggi anche
Guerra, stravolgimenti climatici, emergenza fame. L'appello di Save the children al G7

 

I bambini di tutte le guerre del mondo

Il numero di bambini sfollati nel mondo è passato dai circa 20,6 milioni del 2010, alla cifra record di oltre 50 milioni – la più alta nella storia – a causa di vari fattori, dai cambiamenti climatici alle alluvioni, alle siccità e, in primo piano, a causa dei conflitti. Il dramma non riguarda, chiaramente, sono l’Ucraina, ma tutte le zone di conflitto nel mondo.

Ci sono tantissime altre guerre poco ricordate e troppi minori coinvolti. Ogni giorno circa 29 mila bambini sono costretti a lasciare le loro case nei maggiori scenari di crisi mondiali.

Questi bambini hanno bisogno di essere protetti. I bambini non causano o iniziano le guerre, ma sono le vittime più vulnerabili. Proprio ora nel mondo, oltre 468 milioni di loro vivono in una zona di conflitto. E la situazione sta peggiorando con le violenze in corso a Gaza e le ostilità esplose in Sudan. Tra le principali aree di crisi globali Afghanistan, Etiopia, Myanmar, Repubblica Democratica del Congo (Rdc), Somalia, Sud Sudan, Sudan, Territori palestinesi occupati, Turchia/Siria (terremoto), e Ucraina.

 

Leggi anche
Raccontare la guerra ai bambini. A colloquio con Erika Russo di Save the Children

Stop agli attacchi contro i civili

Uno slogan evocativo, parlare di tutto ciò che i bambini e le loro famiglie perdono a causa delle guerre, e ribadire con forza la necessità di proteggere e garantire loro assistenza in qualunque contesto. «I civili devono sempre essere protetti dalla violenza», si legge nel comunicato di Save The Children.

«Insieme ai 50 membri della Piattaforma delle Ong umanitarie in Ucraina, di cui facciamo parte, chiediamo che tutti gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili cessino immediatamente, in particolare nelle aree urbane densamente popolate, in quanto possono costituire gravi violazioni del diritto internazionale umanitario»

 

Saperenetwork è...

Redazione
Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned 😉

Sapereambiente

Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!


Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella di posta per confermare l'iscrizione

 Privacy policy


Parliamone ;-)