Una bambina in un campo di sfollati siriani

(Foto: Unhcr)

Siria, 13 anni di guerra. Per Unhcr è ancora emergenza umanitaria

Il 15 marzo 2011 le prime manifestazioni di protesta contro Bashar al-Assad. Oggi 16,7 milioni di persone necessitano di aiuti umanitari, mai così tante dall’inizio della crisi. L’Agenzia Onu per i Rifugiati lancia la campagna #Siria13anni

12 milioni di siriani hanno lasciato le loro case per trovare sicurezza: oltre 7,2 milioni di sfollati interni e 5 milioni di rifugiati nei vicini Turchia, Libano, Giordania, Iraq ed Egitto. Nel Paese, 16,7 milioni di persone necessitano di aiuti umanitari, il numero più alto dall’inizio della crisi. 12,9 milioni di persone sono in condizioni di insicurezza alimentare. Questi alcuni dei numeri della crisi che si è abbattuta sulla Siria dal 15 marzo del 2011, giorno di inizio delle proteste contro il regime: dopo la risposta violenta di Damasco il Paese diventa il campo di battaglia di una sanguinosa guerra civile.

Oggi si stima che in Siria il 90% della popolazione viva al di sotto della soglia di povertà. Le conseguenze del devastante terremoto dello scorso anno hanno ulteriormente aggravato la situazione.

Dei 5 milioni di rifugiati siriani nei Paesi confinanti, oltre il 47% sono bambini. Un’intera generazione è a rischio per via della mancanza o del limitato accesso ai servizi di base, come l’istruzione, la salute e il cibo, e vive una quotidiana lotta per la sopravvivenza, caratterizzata da una serie di gravi rischi, fra i quali quello di finire nella rete di sfruttatori o di subire abusi

I rischi per la situazione di Gaza

La capacità delle autorità nazionali e locali di questi Paesi di rispondere alle esigenze è fortemente limitata, poiché devono affrontare le crescenti sfide dell’inflazione, dell’aumento dei prezzi di cibo e carburante, della svalutazione della moneta e dell’alto tasso di disoccupazione, soprattutto tra le donne e i giovani. Tutto ciò è aggravato dagli effetti a catena della guerra di Gaza e di altre crisi. La guerra a Gaza solleva preoccupazioni di una ricaduta regionale che potrebbe complicare ulteriormente una situazione già disastrosa. L’intensificarsi degli scontri transfrontalieri tra Libano e Israele ha già causato lo sfollamento di oltre 91.288 persone dal Libano meridionale, tra cui circa 7.300 rifugiati siriani. L’Unhcr e i suoi partner stanno sostenendo la risposta di emergenza del governo libanese agli sfollati. L’escalation di incidenti di sicurezza innescati dalla guerra a Gaza ha reso più complesso il panorama politico e di sicurezza in Siria.

La campagna #Siria13anni

Unhcr calcola che per garantire le operazioni umanitarie per la situazione siriana nel 2024 servono 1 miliardo e 490 milioni di dollari. Al momento è disponibile solo una piccola parte dei fondi necessari. Raccogliere fondi per rispondere alle enormi esigenze umanitarie dei rifugiati e degli sfollati siriani è l’obiettivo della campagna #Siria13anni. “Stabilità. Una scuola per i nostri figli. Elettricità, cibo e acqua. Assistenza sanitaria. Un riparo sicuro. Opportunità di lavoro. Abbiamo bisogno di sicurezza, di supporto psicologico, di un reddito. Abbiamo bisogno di calore, e di un futuro migliore per noi e per i nostri figli”, raccontano 13 rifugiati siriani protagonisti del video di lancio della campagna. 13 volti, 13 bisogni, un appello alla solidarietà. Sul sito www.unhcr.it è possibile scoprire come sostenere la campagna e aiutare Unhcr a rispondere ai bisogni dei più vulnerabili, in Siria e nei paesi confinanti.

Per donare:

https://sostieniunhcr.it/siria-13-anni-press

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