Da Ustica ad Atlantide, quell’infinita passione per la verità. Addio ad Andrea Purgatori

Andrea Purgatori. Giornalista, autore di libri e sceneggiature, è morto a Roma a 70 anni (Foto: YouTube)

Da Ustica ad Atlantide, quell’infinita passione per la verità. Addio ad Andrea Purgatori

È morto a 70 anni, a Roma, il celebre giornalista, per una malattia fulminante. Cronista rigoroso e appassionato, autore di inchieste sui misteri più oscuri della storia italiana, è stato anche presidente di Greenpeace Italia

Il mercoledì sera era diventato, per molti, un appuntamento televisivo fisso con lui e con le storie di “uomini e di mondi” di Atlantide, il programma d’approfondimento in onda dal 2002 su La7, che aveva preso in mano nel 2017 plasmandolo a sua immagine e somiglianza. Andrea Purgatori è morto a Roma, a 70 anni, per una malattia fulminante che, si legge nelle agenzie, non gli ha dato scampo. Giornalista, sceneggiatore, autore, era esperto di terrorismo, intelligence, criminalità e di questo erano fatte le sue trasmissioni; scavo, ricerca costante, spesso spinosa, scomoda, mai attutita nella sostanza n nemmeno dai suoi modi che, nonostante tutto, rimanevano calmi, mai sopra le righe o spettacolari. Aveva, con la sua voce cavernosa, flemmatica e implacabile, la calma di un uomo che era incappato mille volte in armadi pieni di scheletri, di segreti inconfessati, nel corso di una carriera fatta, più che di inchieste, di indagini vere e proprie. Giovanissimo cronista per il Corriere della Sera, aveva seguito tutti gli eventi più scottanti degli anni settanta e ottanta, dal caso Moro all’omicidio Pecorelli, dalla strage di Ustica alla sparizione di Emanuela Orlandi.

Sapeva bene che la cronaca, e la nera in particolare, anche e soprattutto quella che da molti (anche colleghi) viene snobbata, ha sempre risvolti più profondi di quanto appaia, è sempre fatta di singole storie, apparentemente insignificanti, che si intrecciano con la Storia.

Casi irrisolti, misteri, stragi mai ben identificate che lui, da cronista fuoriclasse, non aveva mai smesso di rincorrere, mettendo insieme pezzi, testimonianze, dati e date, per raggiungere la verità. Sua la sceneggiatura (insieme a Risi, Rulli e Petraglia) di Il Muro di Gomma, film di Marco Risi sulla strage di Ustica che parte proprio dalla sua vicenda personale di giornalista. Mente brillante, Purgatori fu un giornalista d’inchiesta eclettico: oltre alle sceneggiature cinematografiche di Il Muro di Gomma, Il giudice ragazzino, Fortapasc (tutti film d’impegno civile, nella migliore tradizione post neorealista), e televisive con Caravaggio (2008), Lo scandalo della Banca Romana (2010), ll commissario Nardone (2012), Lampedusa (2016), aveva partecipato in veste d’autore anche a trasmissioni satiriche come Il caso Scafroglia e Fascisti su Marte, del suo grande amico Corrado Guzzanti, ed era stato anche attore: dall’avvocato Kalemzuck nella serie Boris, ai film di Carlo Verdone Posti in piedi in paradiso del 2012 e L’abbiamo fatta grossa del 2016. Dal 2014 al 2020 è stato presidente di Greenpeace Italia. Se n’è andato il 19 luglio, anniversario della morte del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta nella strage di Via D’Amelio, altra vicenda a cui  si era dedicato. Tra i suoi ultimi lavori la partecipazione al documentario Vatican Girl sul caso di Emanuela Orlandi; un caso che aveva seguito sin da giovanissimo, dalle prime ore della scomparsa della quindicenne cittadina vaticana, e che non aveva mai smesso di approfondire, seguire, alla ricerca costante della verità.

 

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Valentina Gentile
Nata a Napoli, è cresciuta tra Campania, Sicilia e Roma, dove vive. Giornalista, si occupa di ambiente per La Stampa e di cinema e società per Libero Pensiero. Ha collaborato con Radio Popolare Roma, La Nuova Ecologia, Radio Vaticana, Al Jazeera English, Sentieri Selvaggi. Ha insegnato italiano agli stranieri, lingua, cultura e storia del cinema italiano alle università americane UIUC e HWS. È stata assistente di Storia del Cinema all’Università La Sapienza di Roma. Cinefila e cinofila, ama la musica rock, i suoi amici, le sfogliatelle e il caffè.

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