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Società, pianeta, rapporti di forza e d’amore. Oggi al Festival di Poesia Ambientale

Nella giornata più ricca della rassegna, si spazia dall’intervento con gli studenti presso l’Iis Di Vittorio Lattanzio, agli incontri pomeridiani presso la biblioteca Quarticciolo per finire con la lettura presso il Goethe Institute e il tradizionale ecoreading online serale. Doppio l’appuntamento con la scrittrice e poetessa Maria Grazia Calandrone
GLI EVENTI DI OGGI A PARTIRE DALLE ORE 16.30

Una giornata piena di incontri con gli autori questa del 24 novembre: dalle 10 del mattino fino alle 23 il Festival Europeo di Poesia Ambientale propone oltre quindici voci della letteratura contemporanea, su temi come le relazioni, il potere e gli effetti di queste dinamiche sulla Casa Comune e i suoi abitanti. Grande spazio sarà dedicato a Maria Grazia Calandrone, autrice di testi poetici, prosa e saggistica, giornalista e artista visiva, apprezzata voce del panorama culturale italiano contemporaneo.

 

Maria Grazia Calandrone a scuola e al Quarticciolo

Al mattino sarà proprio la produzione poetica di Calandrone al centro dell’incontro con gli studenti dell’Iis “Di Vittorio Lattanzio” che hanno partecipato ai poetry lab di Climate Speaks Italia e portano avanti, insieme ai loro insegnanti, un rapporto continuativo e ravvicinato con la poesia. Dialogherà con lei Valentina Gentile, giornalista ambientale e culturale, caporedattrice di Sapereambiente.

 

La poetessa Maria Grazia Calandrone (Foto: Musacchio-Ianniello&Pasqualini)

 

Alle ore 16.30 presso la Biblioteca Quarticciolo il giornalista Raffaele Lupoli intervisterà Calandrone sul suo ultimo romanzo, appena uscito: “Dove non mi hai portata” (Einaudi). L’autrice lo presenterà ripercorrendone il legame con il precedente “Splendi come vita” (Ponte alle Grazie, 2021) inserito nella dozzina del Premio Strega 2021. Nel volume del 2021, infatti, l’autrice affrontava il difficile rapporto con la madre adottiva, in quello più recente invece esplora un nodo se possibile ancora più intimo e complesso. In quest’ultima opera Calandrone, indagando la storia dei genitori biologici attraverso gli articoli di cronaca, tracciando nel contempo il ritratto di un’Italia del dopo guerra piena di regole coercitive.

Un Paese che ha spinto una donna forte e vitale a sentirsi senza vie di fuga, fino a pagare con la vita la sua scelta d’amore.

Poeti dell’antropocene

A seguire, sempre presso la Biblioteca Quarticciolo dalle ore 17.30 alle 19.00 l’ecoreading Poesia e antropocene con i testi e/o la presenza dei poeti della “Rete Poesia e Antropocene” i cui poeti Alessandra Carnovale,  Angela Donatelli, Suzy Lapstun e Davide Cortese secondo i quali, in questa era che mostra l’impatto delle attività umane sul Pianeta, l’arte deve far propri i temi ambientali e del climate change.

 

I poeti della Rete Poesia e Antropocene

 

All’evento parteciperà, in collegamento, anche Vittorio Pavoncello per presentare il suo ultimo volume “Antropocene. Un museo” (All Around, 2022) e il progetto del Museo dell’Antropocene. A guidare questo percorso c’è la convinzione che “Antropocene” non debba essere soltanto una parola negativa: al contrario, può essere anche un museo che raccoglie la storia dell’impatto dell’homo sul pianeta Terra.  E questa stessa idea viene offerta alle istituzioni che vorranno edificare un’enciclopedia nello spazio, immaginata però come un luogo in cui si possano anche studiare e prevenire prossime pandemie e cambiamenti climatici. Un museo diffuso per questa nuova forza geologica che è l’umanità, luogo d’incontro e laboratorio fra scienziati e pubblico. Coordina l’incontro la giornalista Ilaria Dinale.

L’ecopoesia di Marion Poschman

Una Lettura di Marion Poschmann, poliedrica autrice tedesca premiata coi più importanti riconoscimen­ti per prosa e poesia in Germania, insieme alla traduttrice e germanista Paola Del Zoppo, è invece prevista per giovedì 24 novembre presso il Goethe Institute (Via Savoia, 15) ore 18.30. Moderano Camilla Miglio, docente di Letteratura tedesca alla Sapienza, e Matteo Iacovella, germanista e traduttore.

 

Marion Poschmann, Festival europeo della poesia ambientale

EcoReading online, poesia senza frontiere

Dalle ore 21.00 in poi appuntamento sul web col tradizionale ecoreading, quest’anno curato da ZEST – Letteratura sostenibile, portale fondato nel 2016 da Antonia Santopietro e promosso dall’Associazione We feel green, per la divulgazione di tematiche inerenti a ecologia, letteratura, paesaggio. Si occupa di ecocritica, ecopoesia ed ecofiction e dal 2020 è affiancato dalla rivista di approfondimento, digitale e cartacea, “Tellūs”.

 

I protagonisti del tradizionale Ecoreading online all'interno dl Festival europeo di poesia ambientale 2022
I protagonisti del tradizionale Ecoreading online all’interno dl Festival europeo di poesia ambientale 2022

 

L’ecoreading del 2022, a cura di Antonia Santopietro, sarà condotto da Francesca Nardi. La serata permetterà al pubblico di ascoltare le voci di Juan Carlos Galeano, Tiziano Fratus, Pasquale Verdicchio, Massimo D’Arcangelo, Helen Moore, Francesco Terzago, Laura Pugno e Antonella Francini, che leggerà Jorie Graham.

Il Festival Europeo di Poesia Ambientale, alla sua IV edizione, è organizzato dalla startup Saperenetwork. Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso pubblico Contemporaneamente Roma 2020–2021–2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con Siae e con l’istituzione Biblioteche di Roma. Il Festival si avvale del contributo scientifico del magazine culturale Sapereambiente e della rivista Insula europea e ha il patrocinio di Ministero della Cultura, Ministero della Transizione Ecologica, Regione Lazio e Municipio V Roma Capitale.

Saperenetwork è...

Redazione
Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned 😉

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