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Violenza di genere e la generazione inascoltata

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Terre des Hommes e OneDay Group presentano l’indagine sugli adolescenti vittime di abuso. Tre su dieci dichiarano di aver assistito a episodi di violenza di genere. Il 74 % crede di non ricevere attenzione da parte degli adulti

Sono giovani cresciuti con la realtà virtuale. In quello spazio costruiscono spesso relazioni e fuggono dagli adulti che non sono in grado di ascoltarli. Parliamo della Generazione Z, che come ha rivelato l’Osservatorio Indifesa di Terre des Hommes e OneDay in troppi casi è vittima di violenze. Dall’indagine che ha coinvolto più di 10.000 ragazze e ragazzi, tra i 15 e 19 anni, della community di ScuolaZoo, è emerso un dato allarmante: il 74% di loro ritiene che studenti e studentesse  non vengano presi sul serio proprio dagli adulti quando subiscono violenze sessuali, psicologiche, fisiche, in rete.

 

bambine scuola indifesa
Secondo l’indagine di Terre des Homme e OneDay Group, tre ragazzi su dieci dichiarano di aver assistito a un espisodio di violenza di genere. Il 74% crede che le giovani vittime di violenza non vengono prese sul serio dagli adulti (Foto: Pixabay).

 

Nemmeno la scuola riesce ad essere un baluardo contro la violenza per il 44% degli adolescenti intervistati. Il secondo luogo in cui si manifestano violenze e abusi è quello dei social (28%), subito dopo c’è la famiglia o la coppia (22%), e infine nello sport (6%).  Numeri non affatto incoraggianti, e che Terre des Hommes ha voluto presentare in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre.

«C’è uno scollamento sempre più grande tra mondo dei giovani e mondo adulto, che sembra essersi completamente dimenticato degli adolescenti. Ed è impressionante vedere come la scuola, il luogo dove i nostri figli e le nostre figlie passano gran parte del loro tempo, non sia considerato un luogo sicuro per i più giovani. Terre des Hommes continua a mettere al centro l’ascolto dei ragazzi e delle ragazze», ha affermato Paolo Ferrara, Direttore Generale Terre des Hommes Italia.  

E ha aggiunto: «Il Network Indifesa che abbiamo creato nel 2018, è la prima rete di webradio e giovani ambasciatori contro la discriminazione e la violenza di genere, bullismo, cyber-bullismo e sexting. Un esperimento di successo che continua oggi a promuovere la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze, affinché possano sempre di più esprimere le loro idee, sviluppare i loro talenti e diventare protagonisti di questa società, che troppo spesso si dimentica di loro. Noi crediamo in loro».

Nonostante i continui abusi, i ragazzi e le ragazze non si arrendono e dimostrano una grande sensibilità verso il tema della violenza. E riconoscono che in Italia c’è una forte discriminazione di genere. Tre su dieci ritiene di aver assistito a un episodio di violenza di genere. Il 90% dei giovani che hanno partecipato all’indagine, ritiene che il contributo dei maschi sia fondamentale per risolvere il problema o importante. Come ha evidenziato il Dossier Indifesa2022, sono 15 milioni le ragazze di età compresa tra 15 e 19 che hanno subito rapporti sessuali contro la loro volontà da parte del proprio partner o fidanzato. Anche nella rete l’80% delle immagini che riguardano casi di abusi sessuali sui minori ritraggono ragazzine tra gli 11 e i 13 anni. Il 58% delle giovani donne e adolescenti sono state molestate online (violenza verbale, body shaming, minacce di stupro e violenze fisiche). In alcuni casi episodi di questa forma si riscontrano già in bambine di 8 anni. E lo scenario diventa particolarmente preoccupante per le ragazze che appartengono a minoranze etniche, alla comunità LGBTQIA+ e per coloro che hanno una disabilità.  Secondo i dati del Global Gender Gap Index del World Economic Forum, che misura in 146 Paesi il divario di genere in termini di partecipazione economica e politica, salute e livello di istruzione, l’Italia quest’anno è al 63esimo posto, dietro a Paesi come Zambia e Uganda.

«Se i più giovani hanno timore di non essere creduti nel denunciare atti di violenza significa che il mondo degli adulti sta sbagliando qualcosa nel modo in cui ascolta e interagisce con loro. Un conto è non capire il significato di un meme o di una parola del vocabolario GenZ, un altro è non mettersi nelle condizioni di saper ascoltare una richiesta d’aiuto: non possiamo permettercelo. Ed è per questo che da anni insieme a Terre des Hommes lavoriamo per scoprire e rendere noti gli scenari e i problemi delle nuove generazioni in materia di discriminazioni e violenze, nella speranza che istituzioni, aziende e famiglie possano recepire e mettere in atto azioni concrete», ha commentato Gaia Marzo, Corporata Communication Director e Equity partner di OneDay Group.

 

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Spazi di ascolto

Per le donne, le ragazze vittime o a rischio di violenza sono stati realizzati due Spazi Indifesa di Terre des Hommes Italia dedicati all’ascolto e alla protezione.  Il primo è nato a Parma nel 2020, con l’aiuto dell’associazione di promozione sociale Intesa San Martino. Qui una squadra multidisciplinare garantisce supporto a chi è vittima di violenza e stalking, o si sente in pericolo. Lo spazio si chiama “Consultami” ed è un punto di ascolto e supporto a servizio del territorio, delle famiglie, delle donne e dei minori. A Milano, nel quartiere Gallaratese, grazie al contributo di Fondazione Milan, è stato creato uno spazio multifunzionale. A beneficiarne fino ad oggi sono 262 donne, 479 famiglie e 82 bambini. Donne e ragazze vulnerabili in questo hub possono trovare attività educative per i loro figli, consulenze psicologiche e legali, corsi di educazione finanziaria. Ricevono così strumenti e competenze per acquisire maggiore autonomia, oltre all’accesso a un market solidale: lo Spazio indifesa di Milano è inserito nel sistema degli Hub di quartiere contro lo spreco alimentare.

Campagna e Osservatorio Indifesa

La Campagna indifesa di Terre des Hommes è nata per garantire alle bambine di tutto il mondo istruzione, salute, protezione da violenza, discriminazioni e abusi. Con questa grande campagna di sensibilizzazione Terre des Hommes ha messo al centro del proprio intervento la promozione dei diritti delle bambine nel mondo a partire da interventi sul campo volti a dare risultati concreti per rompere il ciclo della povertà e offrire migliori opportunità di vita a chi è  in difficoltà.

 

 

L’Osservatorio indifesa 2022 è stato realizzato grazie al prezioso supporto di BIC® che è a fianco di Terre des Hommes e rinnova la sua collaborazione con la Fondazione per la Campagna indifesa e il progetto Network indifesa: la prima rete italiana di WebRadio e giovani ambasciatori contro la discriminazione, gli stereotipi e la violenza di genere, bullismo, cyber-bullismo e sexting. Dal suo avvio a oggi 50.000 ragazzi e ragazze di tutta Italia sono stati coinvolti tramite i canali Social OneDay Group e ScuolaZoo, per un totale di 10 milioni di contatti online. E rappresenta l’unico punto di osservazione permanente su questi temi.

 

 

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Michele D'Amico
Michele D'Amico
Sono nato nel 1982 in Molise. Cresciuto con un forte interesse per l’ambiente.Seguo con attenzione i movimenti sociali e la comunicazione politica. Credo che l’indifferenza faccia male almeno quanto la CO2. Giornalista. Ho collaborato con La Nuova Ecologia e blog ambientalisti. Attualmente sono anche un insegnante precario di Filosofia e Scienze umane. Leggo libri di ogni genere e soprattutto tante statistiche. Quando ero piccolo mi innamoravo davvero di tutto e continuo a farlo.

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