Elisabeth Tabinoy, donna Ogiek, di fronte ai resti della sua casa, abbattuta e bruciata durante un precedente sfratto. Ngongeri, Njoro, Kenya. © Lewis Davies/Survival

Elisabeth Tabinoy, donna Ogiek, di fronte ai resti della sua casa, abbattuta e bruciata durante un precedente sfratto. Ngongeri, Njoro, Kenya (Foto: Lewis Davies/Survival)

Kenya, arriva re Carlo e gli Ogiek sono sfrattati dalla foresta. La denuncia di Survival International

Durante la recente visita del neo sovrano britannico, le autorità kenyote hanno brutalmente cacciato la popolazione che vive nella foresta di Mau da sempre. Un episodio inquietante, l’ennesimo nella scia della “conservazione fortezza”, subdolo approccio coloniale all’ambiente

Durante la visita di stato di Re Carlo in Kenya, nella foresta di Mau le autorità locali hanno dato il via al brutale sfratto degli Ogiek dalle loro case. In collaborazione con la polizia keniota, i ranger del Servizio Forestale e del Servizio per la fauna selvatica del Kenya stanno sfrattando illegalmente fino a 700 Ogiek dalle loro case, e il tutto nel nome della conservazione della natura. Video e immagini mostrano abitazioni degli Ogiek distrutte – alcune persino rase al suolo dalle fiamme. Si dice che i guardaparco stiano anche costringendo gli Ogiek ad abbattere le case da loro stessi, in modo da poter dichiarare che le comunità se ne stanno andando volontariamente. «Vogliamo che Re Carlo dica al Presidente del Kenya di rispettare la legge. Gli Ogiek di Mau devono ottenere i loro diritti territoriali’» ha dichiarato Daniel Kobei, portavoce degli Ogiek e direttore del Programma di Sviluppo per il popolo Ogiek (OPDP). Gli Ogiek «vivono nella paura più assoluta, non hanno nessuno a cui rivolgersi», ha aggiunto Kobei.

 

 

Gli Ogiek sfrattati: è crisi umanitaria

L’Opdp ha descritto gli sfratti come una “crisi umanitaria”. Gli anziani del popolo Ogiek hanno cercato di dialogare con enti governativi per fermare gli sfratti, ma senza successo. Alcuni sostengono che gli sfratti siano collegati al mercato dei crediti di carbonio che il governo del Kenya ha promosso nel recente Africa Climate Summit 2023. Negli anni, le autorità keniote hanno sfrattato più volte gli Ogiek, brutalmente e con violenza: hanno distrutto le loro case e le loro proprietà, e hanno persino ucciso gli Ogiek che cercavano di proteggerle. La terra degli Ogiek è stata ceduta a terzi e a politici complici, che hanno abbattuto gran parte della foresta per ricavarne profitti consistenti.

Diritti territoriali

Di conseguenza, gli Ogiek si sono rivolti ai tribunali per far valere i loro diritti territoriali, e hanno vinto. I diritti territoriali degli Ogiek sulla Foresta Mau sono stati confermati da due sentenze storiche della Corte africana per i diritti dell’uomo e dei popoli (Achpr). La sentenza del 2017 stabilì che il governo aveva violato i diritti territoriali degli Ogiek e ha riconosciuto esplicitamente il ruolo cruciale del popolo Ogiek nel conservare e proteggere la Foresta di Mau. In piena violazione della sentenza Achpr, il governo del Kenya ha però continuato a sfrattare le comunità  dalla loro foresta. Gli Ogiek si sono quindi rivolti di nuovo alla giustizia e, nel 2022, la Corte Africana ha emesso una sentenza di risarcimento a favore degli Ogiek da parte del governo colpevole di non aver rispettato la sentenza Achpr del 2017.

 

Un'abitazione Ogiek incendiata durante gli sfratti illegali e brutali compiuti dalle autorità keniote (Foto: Anon/survival.it)
Un’abitazione Ogiek incendiata durante gli sfratti illegali e brutali compiuti dalle autorità keniote (Foto: Anon/survival.it)

In Kenya da tempo immemorabile

Gli Ogiek sono cacciatori raccoglitori e la loro popolazione si aggira tra i 20.000 e i 30.000 individui. Vivono sugli altopiani del Kenya centro-occidentale da tempo immemorabile. Alcuni di loro abitano nel folto della foresta, nonostante i tentativi governativi di limitare la loro caccia di sussistenza. Altri, invece, sono più stanziali, hanno coltivazioni e del bestiame. L’amministrazione coloniale britannica sfrattò molte comunità Ogiek tra gli anni 1920 e 1940, senza alcuna consultazione o risarcimento, per creare aree di caccia e riserve forestali. Dall’indipendenza in poi, vari governi kenioti hanno continuato questa politica costringendo molti Ogiek a divenire “rifugiati della conservazione”.

Rifugiati della conservazione

Gli sfratti sono una tipica conseguenza della diffusione della “conservazione fortezza”: un approccio coloniale alla protezione dell’ambiente che tratta gli indigeni come una minaccia per la natura e li caccia dalle loro terre, che poi vengono militarizzate per impedirgli di rientrare – nonostante loro siano i migliori custodi del mondo naturale. Survival sottolinea la condanna alle azioni illegali del governo del Kenya, gli sfratti e le persecuzioni contro gli Ogiek, e le violazioni delle sentenze dell’Achpr. Esortiamo, inoltre, le autorità a rispettare la legge, a riconoscere i diritti di proprietà degli Ogiek sulle loro terre e a risarcire le comunità che hanno subito ripetuti attacchi e si sono visti distruggere delle loro proprietà.

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