I parchi nazionali, protettori della biodiversità

È importante ricordare il ruolo delle aree protette nella tutela delle specie minacciate e nel contrasto ai cambiamenti climatici (Foto: Pixhere)

I parchi nazionali, protettori della biodiversità

Tutelano specie animali e vegetali minacciate, e contrastano i mutamenti climatici. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, ricordare il ruolo e l’importanza delle aree protette è fondamentale. Anche in vista del raggiungimento degli obiettivi UE di protezione del 30% di terre e mari

In Europa l’Italia è ai primi posti per biodiversità, con un ingente numero di specie animali e vegetali, tra esse 1300 di piante e 10000 di animali sono endemiche, cioè vivono solo in Italia. La sola fauna italiana (marina, terrestre e d’acqua dolce) è stimata complessivamente in oltre 60.000 specie, di cui circa il 98% costituito da Invertebrati e il rimanente da circa 1.300 specie di Vertebrati. La tutela di questa enorme patrimonio animale e vegetale passa soprattutto attraverso il sistema dei parchi. In Italia esistono 871 aree protette, per un totale di oltre 3 milioni di ettari tutelati a terra (21%), circa 2.850mila ettari a mare (13%) e 658 chilometri di costa. Abbiamo 24 Parchi Nazionali, 135 Parchi Regionali, 147 Riserve Naturali Statali, 32 Aree Marine Protette, oltre trecentosessanta Riserve regionali, inoltre una vasta rete di siti protetti la maggior parte dei quali rientranti nella Rete Natura2000.

La Giornata Mondiale dell’Ambiente

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si celebra ogni 5 giugno, è importante ricordare che la missione primaria delle aree protette è la tutela della biodiversità messa in pericolo dalle attività umane (perdita di habitat naturali, specie invasive, consumo di suolo, inquinamento, mutamenti climatici e altro). I parchi tutelano le specie minacciate di estinzione e le Liste Rosse della IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura), redatte dal Ministero dell’Ambiente con Federparchi, sono lo strumento scientifico per individuare e monitorare e gestire le specie a rischio.

Le azioni di tutela delle specie molto spesso si intrecciano con quelle per l’adattamento e il contrasto ai mutamenti climatici.

Un motivo in più per impegnarsi nel raggiungimento degli obiettivi europei dell’Agenda 30×30, che chiede ad ogni Paese della Ue di avere, entro il 2030, il 30% di superficie protette sia a terra che a mare.

 

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