diritti delle piante

Che cos’è una pianta? A questa domanda siamo in grado di rispondere un po’ tutti, anche perché basta uscire di casa per vederne almeno una. Chiediamoci poi: «Le piante hanno diritti?». In questo caso, chi saprebbe dare una valida risposta? Si tratta di un interrogativo apparentemente semplice, a cui a tutti noi verrebbe spontaneo un secco “no”. La nostra risposta, però, non sarebbe corretta. Alessandra Viola, scrittrice e giornalista, regista di documentari, produttrice televisiva e autrice di trasmissioni Rai, ci viene in aiuto con il suo libro “Flower Power. Le piante e i loro diritti”.

 

Alessandra Viola, giornalista e scrittrice
Alessandra Viola, scrittrice e giornalista, regista di documentari, produttrice televisiva e autrice di trasmissioni Rai

 

Si tratta di un saggio pubblicato recentemente per la casa editrice Einaudi, con cui l’autrice spera di attirare l’attenzione dei lettori su questa problematica e di dimostrare come anche alle piante spetti il riconoscimento di alcuni diritti.

«Lo scopo di questo libro è avviare un dibattito su questo argomento, una discussione pubblica il più possibile partecipata, che investa le autorità e coinvolga i cittadini, le associazioni e ogni soggetto interessato».

Già, perché parlare di diritti delle piante non è affatto scontato, al contrario, sembrerebbe quasi una follia. Noi trattiamo le piante come oggetti qualsiasi, da sfruttare solamente, dimenticandoci che anche loro sono esseri viventi. L’autrice, infatti, ricorda che noi, le piante e gli animali abbiamo un antenato in comune, ossia “ Luca”, acronimo di Last Universal Common Ancestor, un esserino nato circa 4,5 miliardi di anni fa.

Nonostante questo, però, «Nessuno tiene in considerazione il fatto che i vegetali sono vivi e neppure il loro ruolo fondamentale nell’ecosistema cittadino, che consiste, tra l’altro, nel ripulire l’aria dai principali inquinanti, drenare l’acqua piovana, mitigare la temperatura urbana, ombreggiare strade e case, ospitare l’esigua fauna rimasta.».

Questi, però, sono solo alcuni dei compiti delle piante: dalla lettura del saggio, infatti, si scoprono anche tante altre funzioni ai più sconosciute, quale, ad esempio, il ruolo delle piante nella formazione delle nuvole!  In Flower Power la giornalista racconta, poi, anche una serie di episodi che aiutano a capire come questa problematica sia sentita già molto in alcuni Paesi del mondo, come la storia di Julia Butterfly Hill e della foresta californiana di sequoie o la storia della Mineral King, una vallata all’interno della Sequoia National Park in California. Si tratta di episodi che fanno ormai parte della storia del diritto ambientale.

Guarda l’intervento di Julia Butterfly Hill

 

La semplicità è  l’elemento che caratterizza tutto il saggio. Ci si rende conto, infatti,  sin dall’inizio dell’importanza dell’argomento e della chiarezza espositiva, senza fare alcuna fatica. Non siamo di fronte ad un saggio lungo e pesante, ma a poche pagine chiare e dirette che terminano con un’ipotetica “Dichiarazione dei diritti delle Piante”, i cui punti vengono spiegati da Alessandra Viola, la quale nel libro inserisce anche un capitolo dedicato alle domande frequenti che le vengono rivolte. Tra queste una delle più interessanti è: «Perché questo libro si chiama Flower Power?» Per scoprirlo, però, è meglio leggerlo.

Saperenetwork è...

Aurora Campopiano
Sono laureata in filologia moderna all'università di Cassino. Le mie passioni: la scrittura e la lettura. Mi piace scoprire le novità.

Sapereambiente

Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!


Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella di posta per confermare l'iscrizione

 Privacy policy


Parliamone ;-)