Giorgia Fanari

Giorgia Fanari, giornalista e ambientalista. Nel blog La Valigia di Gio il resoconto dei suoi viaggi ecosostenibili

Viaggiare, che passione green. Intervista alla travel blogger Giorgia Fanari

Dalla scelta delle destinazioni agli alloggi, dai biglietti digitali all’immancabile borraccia. Sono tanti i consigli che la giornalista ed ecologista romana dispensa dal suo blog personale. Utilissimi per chi vuole rispettare l’ambiente senza rinunciare ad andare lontano

In un periodo in cui molte celebrità prendono jet privati anche solo per mezz’ora di viaggio, dove i social strabordano di testimonianze di sprechi ed eccessivi consumi compiuti durante le vacanze, e dove però i prezzi di voli e carburante limitano noi “comuni mortali”, viaggiare risparmiando e rispettando l’ambiente sembra esser diventato impossibile. Fortunatamente online troviamo diversi digital creator e travel blogger pronti a dispensare consigli per poter continuare ad esplorare il mondo. Tra questi, la blogger Giorgia Fanari. Giorgia, trentaduenne romana, è una giornalista pubblicista e lavora come ufficio stampa: ogni giorno crea contenuti e comunicati per decine di realtà. Ma lei è soprattutto un’ambientalista, e da quando ha 17 anni si occupa di volontariato per l’ambiente. Nel tempo libero le piace scrivere, tirare con l’arco, leggere e fotografare. Appena può va alla scoperta di posti nuovi: vicini o lontani poco importa! Ogni viaggio viene documentato sul suo blog La valigia di Gio, dove racconta come riuscire a viaggiare in maniera sostenibile.

 

Giorgia Fanari
Giorgia Fanari, travel blogger, ambientalista e giornalista romana


Come è nata La Valigia di Gio?
La Valigia di Gio è nata circa 7 anni fa, ma sotto un altro nome: Love is an owl, in onore di Arturo e Gertrude, due piccoli gufetti di peluche che negli anni sono diventati delle mascotte per me e per il mio compagno di viaggi e di vita. Un paio di anni fa il blog ha cambiato veste e nome, per rappresentare, già solo in un’immagine la mia piccola valigia virtuale che riempio di consigli su viaggi e sostenibilità. Mi piace raccontare quello che vedo e vivo nel modo più pratico possibile, sperando di ispirare altri viaggiatori e non solo!

Viaggiare è una delle tue grandi passioni, come farlo in modo sostenibile?
Viaggiare in modo sostenibile parte dalla scelta della destinazione, privilegiando luoghi in cui ad esempio l’attenzione per l’ambiente e le politiche ambientali hanno un ruolo importante. Penso ad esempio alle città che vengono indicate da indici e indagini a livello internazionale come più sostenibili, ma anche ai luoghi in cui si offrono attività a contatto con la natura.

Importante è poi scegliere spostamenti che consentano di avere un minore impatto ambientale, quindi ad esempio meglio il treno dell’aereo, se possibile, oppure immaginare un itinerario in bicicletta.

Per quanto riguarda l’aereo, si possono privilegiare le compagnie che si stanno impegnando nella riduzione delle emissioni di CO2 oppure che mettono a disposizione dei viaggiatori la possibilità di compensare le proprie emissioni con un piccolo contributo aggiuntivo. Anche per quanto riguarda gli alloggi, preferisco rivolgermi a strutture eco-friendly, attente all’uso dei materiali o che adottano delle attenzioni particolari, dal mettere a disposizione biciclette per i turisti all’organizzare una buona raccolta differenziata (non è purtroppo così scontato), dal preparare colazioni con ingredienti locali e genuini. Un’altra cosa a mio parere importantissima è informarsi bene prima di partire su usi, costumi, tradizioni ed ascoltare i consigli e gli avvertimenti dei locali, per rispettare sia loro che il luogo.

 

 

Quali eco-accorgimenti deve avere un viaggiatore nel rispetto dell’ambiente?
Ci sono tanti piccoli gesti che possono essere messi in pratica e che non “pesano” al viaggiatore: ad esempio utilizzare le versioni digitali dei biglietti, evitando così inutili stampe, oppure mettere in valigia una borraccia, per evitare durante il viaggio di utilizzare la plastica usa e getta. Negli alberghi in molti casi è possibile riutilizzare gli asciugamani: il cambio degli asciugamani o delle lenzuola in hotel prevede un enorme consumo di acqua, energia e detersivi. Per quanto riguarda gli spostamenti durante il viaggio, meglio prediligere i mezzi pubblici quando possibile o – ancora meglio – spostarsi a piedi.

 

Giorgia Fanari
Giorgia Fanari con Arturo e Gertrude, i due gufetti mascotte dei suoi viaggi green

 

Durante i tuoi viaggi, quali “esperienze green” ti piace fare? 
Cerco di essere attenta in primis ai rifiuti che produco, cercando di differenziarli in maniera corretta: non sempre è facile perché paese che vai regole che trovi e in alcuni casi mi è capitato anche di riportarmi a casa qualche involucro che non sapevo dove gettare correttamente! Inoltre, mi piace tantissimo muovermi a piedi, soprattutto quando mi trovo in grandi città, o in alternativa con i mezzi pubblici. Nei viaggi on the road con l’auto invece studio attentamente i percorsi così da evitare spostamenti di troppo e ove possibile noleggio auto ibride o elettriche.

 

Giorgia Fanari
Nella valigia ideale, la blogger romana suggerisce come prima cosa una bottiglia o borraccia da riempire d’acqua, evitando lo spreco dei flaconi di plastica

 

Cosa troviamo nella valigia ideale? Cosa portare in viaggio, e soprattutto cosa riportare, per aver un minore impatto ambientale.
Direi come prima cosa una borraccia o una bottiglia da riempire durante il viaggio all’occorrenza, per evitare l’utilizzo di numerose bottiglie usa e getta: questo vale ovviamente nei viaggi in luoghi con acqua potabile! Tra le cose da riportare, metterei senz’altro dei souvenir “locali”: se possibile meglio evitare oggettistica in serie e tutta uguale ma scegliere qualche pensierino per i nostri amici e parenti – o per sé stessi! – “home made”. Questo ci permette di valorizzare l’economia locale nonché di raccontare la storia di quell’oggetto.

 Il viaggio “più green” che hai fatto?
Uno dei viaggi più green che ho fatto è quello in Maremma in sella alla mountain bike: una piccola avventura cicloturistica in riva al mare. In quell’occasione ho raggiunto Grosseto da Roma con la formula treno+bici e in seguito ho pedalato fino alla località di Principina a Mare, dove ho soggiornato in una piazzola di un campeggio. La bici trasportava infatti tra le altre cose tenda, sacco a pelo e ombrellone da spiaggia e nei giorni successivi ho potuto esplorare la zona, tra cui le oasi naturali del WWF, sempre pedalando. Più recentemente invece sono stata in California e, per evitare il noleggio dell’auto, ho scelto di muovermi in Flixbus per raggiungere le varie tappe dell’itinerario, “condividendo” il viaggio, contenendo le emissioni di CO2, e risparmiando: ho infatti organizzato il tutto spostandomi di notte, ottimizzando i tempi ed evitando i soggiorni in hotel.

 

Saperenetwork è...

Anastasia Verrelli
Nata e cresciuta nella meravigliosa Ciociaria, sin da piccola sviluppa un amore smodato verso l'ambiente e il territorio. Durante gli anni di studi si avvicina sempre più al mondo del giornalismo, in particolare al giornalismo ambientale e culturale. Durante l'esperienza universitaria nel Dipartimento di Lettere dell'Università di Cassino contribuisce a far nascere la rivista Cassinogreen, oggi associazione con lo scopo principale di far avvicinare i giovani universitari e non solo al mondo green, di cui oggi è vicepresidente. Ha organizzato diversi webinar e seminari ospitando importanti esperti del settore. Nel 2020 inizia a collaborare come addetto stampa per l'ente territoriale del Gal Versante Laziale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Laureanda magistrale in lettere moderne e studentessa di un master in Digital Communication, spera di migliorare le sue capacità comunicative per trasmettere ai suoi lettori lo stesso interesse per la sostenibilità.

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