
La Sala delle Palme del MNU presenta i fossili di specie vegetali (Foto: Facebook)
Museo della Natura e dell’Uomo, un viaggio al centro della Terra
A Padova il MNU, nato a giugno, offre una originale esperienza immersiva nella storia del pianeta e dei suoi abitanti. E l’occasione di riflettere sul ruolo di Homo Sapiens
Oltre duecentomila reperti organizzati in un percorso vivace e coerente, volto a coinvolgere ed emozionare. Proprio di fronte alla Cappella degli Scrovegni, nella storica sede restaurata di Palazzo Cavalli, prende vita il più grande museo scientifico universitario d’Italia: inaugurato lo scorso 23 giugno, il Museo della Natura e dell’Uomo (MNU) svela ai visitatori, in una veste del tutto nuova, le ricche collezioni di mineralogia, geologia e paleontologia, zoologia e antropologia dell’Università di Padova, per raccontare il cammino dell’uomo e il suo dialogo con la natura.

Una proposta interdisciplinare
Circa 4000 metri quadri di esposizione, divisi in 38 sale poste su tre livelli, all’interno dei quali perdersi in una narrazione interdisciplinare che ripercorre gli oltre 4 miliardi di anni di storia della Terra, dalle origini all’Antropocene. Il MNU è un viaggio inaspettato tra gemme e meteoriti, tigri dai denti a sciabola e capodogli, palme fossili, mummie egizie, kimono in seta e palafitte dell’età del Bronzo.
Il fil rouge nel racconto di collezioni tanto variegate? La volontà di valorizzare la diversità di espressioni, forme e culture che caratterizzano la Terra e di metterne in luce le radici comuni.
Pezzi pregiati, sottoposti a restauro o per la prima volta mostrati al pubblico, dietro i quali si celano ricerche, scoperte e viaggi compiuti nel corso degli otto secoli di attività di uno tra i più antichi atenei al mondo. Reperti che raccontano, come afferma la rettrice dell’università patavina Daniela Mapelli, «la storia che più di tutte ci coinvolge, quella dell’evoluzione del nostro Pianeta, dei suoi delicati equilibri, degli straordinari incastri di diversità che lo compongono».
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Divulgazione interattiva
Installazione dopo installazione, è facile abbandonarsi alla meraviglia: la realtà aumentata e i contenuti edutainment rapiscono i visitatori sin dai primi minuti, durante i quali, con il naso all’insù in una sala cilindrica interattiva, si parte per un viaggio verso gli strati più profondi della Terra. Multimedialità e intrattenimento si accompagnano, lungo tutto il percorso, a una narrazione scientifica accurata che offre livelli diversi di approfondimento. Il MNU promette, così, di diventare un luogo di incontro e di scoperta inclusivo e fruibile, capace di coinvolgere bambini e ragazzi quanto scienziati e ricercatori.
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Un museo, insomma, dove, dopo un primo “assaggio”, si desidera tornare, per poterne apprezzarne tutti i dettagli e godere dei numerosi contenuti multimediali (oltre 500 i minuti di racconti interattivi), modelli tattili, quiz e giochi. Ma il MNU vuole anche essere una guida per le generazioni presenti e future, un luogo dove interrogarsi sulle tematiche ambientali e sul nostro modo di guardare alla relazione tra comunità umane e tra essere umano e natura: cambiamenti climatici, utilizzo delle risorse, evoluzione dei territori, vita animale e vegetale, scenari possibili e probabili si svelano allo sguardo dello spettatore, stimolando riflessioni profonde sul ruolo che Homo sapiens occupa nel mondo.
Saperenetwork è...

- Anna Stella Dolcetti, laureata in lingue e culture orientali presso l’Università La Sapienza di Roma, ha conseguito un master in International Management alla Luiss Business School, si è specializzata in Marketing all’Istituto Europeo di Design e in Green Marketing all’Imperial College di Londra. È vincitrice e finalista di competizioni dedicate alle nuove tecnologie (Big Data e Blockchain) e lavora nella comunicazione per aziende ad alto tasso di innovazione. È diplomata in "sommellerie" e appassionata di alimentazione naturale. Nel tempo libero passeggia nei boschi, scala montagne e legge avidamente di biologia, astronomia, fisica e filosofia. Crede fermamente nella sinergia tra metodo scientifico e cultura umanistica e nell’utilizzo delle nuove tecnologie al servizio di etica, rispetto e sostenibilità sociale e ambientale.
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