La cerimonia di consegna del Green drop award 21

E' stato Lino Banfi a consegnare il Green drop award 21 a Piera Boccacciaro e Chiara Cerretini, produttrici del film "Il buco" di Michelangelo Frammartino

Il Green drop award 2021 premia “Il buco” di Michelangelo Frammartino

Fra gli abissi e il cielo, la metafora visionaria del regista milanese che racconta l’impresa degli speleologi che scoprirono, nel pieno del boom industriale, la grotta del Bifurto in Calabria. A consegnare il riconoscimento l’attore Lino Banfi, premiato anche lui per l’impegno sociale

Un’impresa eroica che portò un gruppo di giovani speleologi, nell’estate del 1961, a scoprire l’Abisso del Bifurto, una cavità profonda 700 metri nel cuore del Pollino, in Calabria, presidiata soltanto da un vecchio pastore che custodiva quel territorio incontaminato. Proprio mentre nel ricco nord del Paese, siamo nel pieno del boom economico, si costruisce quello che allora era l’edificio più alto d’Europa, il Pirellone di Milano. È il gioco di contrasti, fra l’abisso e il cielo, lo sviluppo dell’economia industriale e l’identità profonda del meridione d’Italia, che emerge da “Il buco”: la pellicola diretta da Michelangelo Frammartino che ha vinto il Green drop award, vale a dire il riconoscimento assegnato da Green Cross Italia al film in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia che meglio interpreta i valori dell’ambientalismo.

Presenza d’eccezione durante la cerimonia conclusiva, nella Sala della Fondazione dello Spettacolo all’interno dell’Hotel Excelsior, quella di Lino Banfi  che ha consegnato il premio alle produttrici Piera Boccacciaro e Chiara Cerretini di “Doppio nodo double bind”:

«Per noi è molto importante la questione ambientale e cercare di fare un cinema che possa sensibilizzare sulle tematiche di sostenibilità. Nella lavorazione de “Il buco” ci siamo impegnati come produzione a rispettare il protocollo green ottenendo il patrocinio dell’Ente Parco Nazionale del Pollino»

 

Guarda la conferenza stampa di fine riprese del film “Il buco”

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“Il buco” è stato premiato con il Green Drop per «il rigore con cui descrive la grandiosa bellezza della natura – si legge nella motivazione della Giuria – conducendo la rappresentazione su un piano quasi mistico, che riesce a coniugare il viaggio nelle viscere della Terra al percorso della vita; e per la capacità di rendere poeticamente il senso del tempo, conferendo significato allegorico all’esplorazione di un abisso nel Sud italiano e l’edificazione, nel Nord, del grattacielo simbolo di una nuova era».

 

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Durante la cerimonia di premiazione, condotta dal giornalista Marco Gisotti, sono intervenuti gli attori Ronn Moss e Mayra Pietracola, protagonisti con Banfi del film “Viaggio a sorpresa”, in anteprima alla Mostra. E ancora Bepi Vigna (presidente della Giuria del Green Drop Award), Elio Pacilio (presidente di Green Cross Italia), Nevina Satta (CEO della Sardegna Film Commission e General Secretary EUFCN), la “pr” del cinema italiano Paola Comin e lo scrittore americano di best seller green John Woods.

 

Goccia del Green drop award
La “goccia del Green Drop Award viene creata, da dieci anni a questa parte, dal maestro Simone Cenedese, vetraio di Murano

 

Green Cross Italia ha voluto inoltre rendere omaggio a Lino Banfi e Ronn Moss per l’impegno sociale e per il lavoro di sensibilizzazione verso le nuove generazioni con un’edizione speciale della splendida “goccia”, la creazione di Simone Cenedese, il maestro vetraio di Murano che accompagna da dieci anni la manifestazione facendone il simbolo del cinema sostenibile anche attraverso la manciata di terra che contiene: quest’anno proviene da Glasgow, la città scozzese in cui si terrà a novembre la Cop21 sul clima.

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Anastasia Verrelli
Nata e cresciuta nella meravigliosa Ciociaria, sin da piccola sviluppa un amore smodato verso l'ambiente e il territorio. Durante gli anni di studi si avvicina sempre più al mondo del giornalismo, in particolare al giornalismo ambientale e culturale. Durante l'esperienza universitaria nel Dipartimento di Lettere dell'Università di Cassino contribuisce a far nascere la rivista Cassinogreen, oggi associazione con lo scopo principale di far avvicinare i giovani universitari e non solo al mondo green, di cui oggi è vicepresidente. Ha organizzato diversi webinar e seminari ospitando importanti esperti del settore. Nel 2020 inizia a collaborare come addetto stampa per l'ente territoriale del Gal Versante Laziale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Laureanda magistrale in lettere moderne e studentessa di un master in Digital Communication, spera di migliorare le sue capacità comunicative per trasmettere ai suoi lettori lo stesso interesse per la sostenibilità.

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