Volontari nell'area costiera della Riserva del Borsacchio, in Abruzzo (Foto: YouTube)

La riserva del Borsacchio cancellata in due minuti: la notte dei corti coltelli alla Regione Abruzzo

Nella notte tra il 29 e il 30 dicembre, con un emendamento alla legge regionale di bilancio, la bellissima e preziosa fascia naturale è stata ridotta del 98%. Un episodio gravissimo. Anche per l’importanza della riserva e del suo litorale, dove nidificano il fratino e la tartaruga Caretta Caretta

È venerdì 29 dicembre e nella sede della Regione Abruzzo in via Leonardo da Vinci a L’Aquila si discute la legge di Bilancio. Una seduta estenuante che chiude l’anno e si protrae oltre l’immaginabile. Sono passate da poco le 2:30 ormai del 30 dicembre quando spunta un emendamento a sorpresa. Lo presentano 5 consiglieri di maggioranza di centrodestra: primo firmatario Emiliano Di Matteo di Forza Italia. Nessuna discussione e la maggioranza in due minuti approva. Contrari solo il M5S, il PD si astiene. E l’emendamento riguarda la Riserva naturale regionale del Borsacchio a Roseto degli Abruzzi, provincia di Teramo che passa da mille e cento ettari di area protetta a soli 24. Con un taglio del 98% si cancella una bellissima fascia di natura con un affaccio di costa non distrutto in un litorale cementificato a non finire.

 

Borsacchio, dipinto di Fabrizio Carbone
Borsacchio, dipinto di Fabrizio Carbone

La Riserva, riparo per fratini e tartarughe

La riserva era nata nel 2005 e tra l’altro proteggeva la nidificazione del fratino, il piccolo trampoliere che ogni anno arriva dall’Africa e cerca un luogo sicuro per deporre le poche uova tra arbusti, conchiglie e ossi di seppia. Ma non solo questo. Pensate che la scorsa estate si è avuta, per la prima volta, la schiusa delle uova deposte da una tartaruga marina della specie Caretta caretta. La cancellazione della riserva del Borsacchio è un episodio inconcepibile ma è in linea con una persecuzione delle aree protette abruzzesi da parte della stessa giunta regionale presieduta da Marco Marsilio, che nel 2021 tentò di cancellare 7 mila ettari del Parco Sirente Velino come regalo ai cacciatori. La reazione all’assalto all’ambiente protetto di allora portò al decreto della Corte Costituzionale che dichiarò il “taglio” incostituzionale.

 

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La petizione

Ed è quello che si augurano oggi tutte le associazioni della società civile, non solo naturalisti e ambientalisti ma sindacati, volontariato, guardie forestali. Migliaia di firme in poche ore e dura reazione di Legambiente, Wwf e Lipu che definiscono incomprensibile quella che alcuni hanno chiamato la notte dei “corti coltelli”.

«Per noi una brutta sconfitta che però si ritorcerà contro coloro che hanno provato a fare il colpo grosso approfittando delle ultime ore prima della vacanze di Capodanno», sono le parole di Dante Caserta responsabile del Wwf Abruzzo a cui fa eco Fernando di Fabrizio il presidente della Cogecstre, la cooperativa che da decenni gestisce l’oasi del lago di Penne, pubblica la prestigiosa rivista De Rerum Natura e organizza un Centro di educazione ambientale, sempre a Penne.

La riuscita operazione contro la Riserva del Borsacchio, a colpo fatto, è stata giustificata per ridare agli agricoltori del posto la possibilità di proseguire nel loro lavoro di sfruttamento delle terre dentro la zona protetta. Ma la verità è che non c’è nessun divieto alla sfruttamento agricolo dei terreni che possono continuare a essere coltivati così come sono sempre stati.

 

"Al volo", dipinto di Fabrizio Carbone
“Al volo”, dipinto di Fabrizio Carbone

 

 

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Fabrizio Carbone
Fabrizio Carbone
Giornalista professionista dal 1970, ha lavorato alla redazione romana de "Il Resto del Carlino" dal 1968 al 1972 (nel 1972 da New York), dal 1973 alla redazione romana de "La Stampa" fino al 1978 e alla redazione romana di "Panorama" dal novembre 1978 fino al 2002. All'inizio della sua attività si è interessato soprattutto di attualità, cronaca nera e giudiziaria. Dopo aver seguito inchieste giudiziarie, scandali politici e trame eversive (fino al rapimento e all'uccisione di Aldo Moro) ha riversato il suo interesse, negli ultimi vent'anni di attività, per lo più sulle tematiche legate alla cultura, all'ambiente e alla protezione della natura. Per la casa editrice Iperborea ha scritto le introduzioni dei primi cinque libri di Arto Paasilinna pubblicati in Italia. A partire dalla metà degli anni ottanta ha prodotto e diretto, insieme a Riccardo Truffarelli (gruppo 6 aprile, Perugia) numerosi documentari in Amazzonia, Costa Rica, Norvegia, Finlandia, Inghilterra, Italia per i programmi culturali della Rai3, tra cui Geo, Geo&Geo, il Viaggiatore. Ha diretto 6 speciali, tra il 2004 e il 2007, per la trasmissione Stella del Sud (Rai 1) in Etiopia, Tanzania, Amazzonia, Groenlandia, Norvegia, Mauritania. Dipinge da oltre 50 anni. La ricerca pittorica, olio su tela e acquerello su carta, spazia tra l'astrattismo naturalistico e il verismo che si rifà alla wildlife art anglosassone: dipingere dal vero animali e ambienti. Ha esposto ed espone in mostre collettive e personali in Italia e all'estero. È socio onorario dell'Aipan (associazione italiana per l'arte naturalistica) ed è tra i fondatori del progetto Ars et Natura, insieme ad un gruppo di artisti fra cui Concetta Flore, Federico Gemma, Graziano Ottaviani e Marco Preziosi, Stefano maugeri e Ale Troisi. Coinvolto da sempre nella protezione e nella conservazione della natura è stato tra i soci fondatori del Wwf Italia, consigliere nazionale della stessa associazione, nel 2002, ma anche, nei primi anni ottanta, di Legambiente e Lipu. È direttore responsabile di Greenpeace News. È stato insignito dal Presidente della Repubblica finlandese, signora Tarja Halonen, dell'ordine di Cavaliere della Rosa Bianca di Finlandia. Vive tra Roma e Kuusamo, Finlandia del Nordest.

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