Due persone mangiano a tavola

Il nostro rapporto col cibo analizzato e monitorato per prevenirne lo spreco. Nona edizione della Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare

Una giornata per mantenere alta la guardia sul nostro spreco di cibo

Alla sua nona edizione, la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, che cade il 5 febbraio, riporta l’attenzione sull’importanza delle nostre abitudini di fruizione e gestione degli alimenti. Venerdì 4 la presentazione del nuovo report curato dall’Osservatorio Waste Watcher International con i dati del “Caso Italia” 2022

In che modo gestiamo il cibo e il suo spreco? Dal 2014, la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare riporta l’attenzione, il 5 febbraio di ogni anno, sull’importanza delle nostre abitudini di consumo degli alimenti. Quest’anno focus sul rapporto tra stili di alimentazione, spreco, benessere delle persone e del pianeta seguendo gli Obiettivi di Sostenibilità dell’Agenda ONU 2030.

 

Andrea Segré
Andrea Segré, docente di politiche agrarie a Unibo, impegnato nella lotta agli sprechi

 

Infatti One Health, One Earth: Stop Food Waste è il tema del Forum in programma a Roma venerdì 4 febbraio presso Spazio Europa – sede di Rappresentanza Permanente della Commissione Europea. Spiega Andrea Segrè, ordinario di Politica Agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna e fondatore di Last Minute Market:

«Studiare l’evoluzione dei comportamenti dei cittadini in rapporto agli sprechi permette di tracciare un monitoraggio sugli stili di vita e di alimentazione, evidenziando le implicazioni in tema di salute dei cittadini e dell’ambiente, insieme agli effetti della pandemia sui comportamenti di consumo e sugli sprechi.»

L’iniziativa è della campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica e di RAI per il sociale. Venerdì 4 sarà presentato il nuovo report dell’Osservatorio Waste Watcher International con i dati del “Caso Italia” 2022. L’indagine è stata promossa dalla campagna Spreco Zero in sinergia con l’Università di Bologna e con IPSOS.

 

Grande spazio sarà dedicato alle Best Practices di enti pubblici, aziende, scuole e cittadini. Dobbiamo imparare a garantire un basso impatto ambientale e il rispetto della biodiversità, dalla dimensione privata fino a quella quella dei sistemi di produzione.

Il Forum, che si potrà seguire nella home page di Sapereambiente TV, vedrà presenti Antonio Parenti, Capo della Rappresentanza in italia della Commissione Europea, Maurizio Martina vicedirettore della FAO e Marina Sereni, Vice Ministra degli Affari Esteri. Con loro i due Ambasciatori di Buone Pratiche #sprecozero 2022, Eliana Liotta divulgatrice scientifica e Massimo Cirri, autore e conduttore, voce di Rai Radio2 Caterpillar.

Italiani virtuosi nelle strategie anti spreco

Ricordiamo che pochi mesi fa, nel “Food and Waste around the world”, gli italiani sono risultati i più virtuosi. Si trattava del primo rapporto globale sul rapporto fra cibo e spreco firmato da Waste Watcher, International Observatory on Food & Sustainability. Lo abbiamo raccontato su Sapereambiente.

529 grammi di cibo sprecato a testa nell’arco di una settimana, a fronte di di 1453 grammi di cibo settimanali sprecati da un cittadino statunitense. I paesi coinvolti erano Italia, Spagna, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Russia, Canada, Cina con un campione statistico di 1000 interviste per ciascun Paese.

 

 

Comportamenti virtuosi rilevati dallo studio erano, ad esempio, la riduzione dello spreco all’atto dell’acquisto, con 3 italiani su 4 che utilizzano una lista della spesa. Ancora, il controllo periodico di frigo e dispensa, da cui l’82% dei consumatori italiani verifica cosa deve essere consumato prima, per prevenirne lo spreco. E 4 italiani su 5 affermano di assicurarsi che le quantità cucinate siano ottimali e non eccessive, perché tutto il cibo cotto vada consumato.

 

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