Divertirsi imparando rispetto e sostenibilità: ecco il Club dei Cerca Cose

Un’esperta di marketing e comunicazione, mossa da ragioni personali, ha creato un prodotto editoriale per l’infanzia privo di stereotipi di genere, per educare al rispetto dell’ambiente e del prossimo. Tutto è iniziato con una newsletter ispirata a Pippi Calze Lunghe…

Ve la ricordate Pippi Calzelunghe? È una bambina dalle trecce rosse e l’argento vivo addosso, nata dall’immaginazione della scrittrice svedese Astrid Lindgren. Nel romanzo di cui è protagonista si definisce una “cerca-cose”, una cercatrice di meraviglie nascoste. Pippi, nelle sue storie, vive avventure all’aria aperta rese incredibili dalla sua sbrigliata fantasia. Tutti i bambini – e anche gli adulti – possono diventare dei cerca-cose: scoprire la bellezza della natura e dei piccoli gesti, nutrire la propria creatività, crescere e imparare le proprie responsabilità verso l’ambiente e verso il prossimo, divertendosi e magari evitando di rimanere incollati a uno schermo. Come? Ad esempio, anche attraverso storie e giochi progettati per essere realizzati a contatto con il verde, scritti con un linguaggio inclusivo e inviati una volta alla settimana, in una colorata newsletter. È questa l’idea sviluppata da Anna Delli Noci, professionista del marketing e della comunicazione, che ha creato Il club dei cerca-cose, in onore di Pippi Calzelunghe.

 

Oltre gli stereotipi

Nel 2019 Delli Noci affronta uno dei momenti più dolorosi della sua vita: suo padre, ex operaio dell’Ilva di Taranto, si ammala di tumore ai polmoni.

Il club dei cerca-cose è nato da una mia vicenda personale – racconta – Mio padre si è ammalato e, in quel momento, aveva bisogno delle cure della sua famiglia. I bambini, mia figlia e gli altri nipoti, avevano però la necessità di trascorrere il tempo che noi dedicavamo al nonno occupati in qualche attività che non prevedesse lo stare davanti allo schermo per molte ore.

Anna gira per tutte le edicole della sua città, alla ricerca di giornali, libri, giochi, che intrattengano i più piccoli ma qualcosa salta ai suoi occhi:

Mi sono resa conto che tutto ciò che si trovava nelle edicole, e che non fosse legato al digitale, era nella maggior parte dei casi intriso di stereotipi. Da una parte i contenuti per le bambine, tutti dedicati alla bellezza e alla cura di sé, dall’altra quelli per i bambini, con un focus sulla forza e senza accenno alle emozioni. Una narrazione quasi sempre legata a quella delle principesse in opposizione a quella dei supereroi.

 

Anna Delli Noci, fondatrice de “Il club dei cerca-cose”

Una newsletter per divertire ed educare

Lo stesso papà di Anna chiede ai propri figli di raccontare ai nipoti ciò che gli sta succedendo, della malattia, del problema dell’inquinamento atmosferico a Taranto, per renderli consapevoli di quanto sia importante conoscere e rispettare l’ambiente e delle sfide che li attenderanno. Anna capisce di voler realizzare qualcosa di diverso nel settore dei magazine e dei giochi per i più piccoli. Inizia così a spedire una newsletter, ogni venerdì, con letture, spunti di riflessione e piccole attività incentrate sulla natura e prive di stereotipi. I destinatari sono i suoi amici, genitori ed educatori.

 

 

Dalla newsletter alla community

Gli iscritti alla newsletter sono inizialmente una decina ma, nei primi mesi del 2020, con l’inizio del lockdown, la ricerca da parte dei genitori di attività da svolgere insieme ai propri figli aumenta considerevolmente e così, un venerdì dopo l’altro, intorno ai cerca-cose si riunisce una community attiva, interessata e curiosa di 8000 iscritti che si confrontano anche sulle pagine Instagram e Facebook .
Quali sono i temi principali che guidano i contenuti realizzati per Il club dei cerca-cose?
«Quelli dell’Agenda 2030. Parliamo di sostenibilità, approfondendo l’aspetto di interconnessione tra diversi elementi, punto di vista spesso tralasciato a scuola, in cui all’argomento è dedicato un breve paragrafo del libro di scienze».
A partire dalla sostenibilità, i concetti maggiormente affrontati dai cerca-cose – che ritroviamo appunto tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 – sono la biodiversità, la parità di genere e la giustizia sociale. Lo scopo delle letture, delle avventure nella natura e anche delle piccole attività di ascolto, è creare consapevolezza attraverso il gioco. Tutto è realizzato usando un linguaggio inclusivo, senza differenze basate sul genere.

 

 

Il progetto editoriale

Il successo della newsletter spinge Delli Noci a compiere il passo successivo: si candida e vince il bando PIN della Regione Puglia per giovani che intendono realizzare progetti innovativi a vocazione imprenditoriale. Nel frattempo il team è cresciuto e si sono aggiunte Roberta Cagnetta, illustratrice e graphic designer, e Alessandra Macchitella, la scrittrice, la penna dei cerca-cose. Insieme hanno costituito una società, la Gaia media, tutta pugliese e al femminile, e hanno progettato un nuovo format, Avventure per posta, online da aprile 2021. «La newsletter resterà e continueremo sempre a inviare spunti e contenuti da scaricare in modo gratuito. Ora però Il club dei cerca-cose, dall’essere solo una community nata dalla newsletter, si è trasformato anche in un e-commerce di prodotti editoriali. Vogliamo realizzare degli strumenti per aiutare le famiglie a far crescere i più piccoli. Bambine e bambini possono essere già parte di una cittadinanza attiva, insegnando loro a prendersi cura della Terra e del prossimo. Come recita il nostro motto ‘Nessun cerca-cose è troppo piccolo per fare la differenza’». 

 

 

Saperenetwork è...

Alessia Colaianni
Alessia Colaianni
Laureata in Scienza e Tecnologie per la Diagnostica e Conservazione dei Beni Culturali, dottore di ricerca in Geomorfologia e Dinamica Ambientale, è infine approdata sulle rive della comunicazione. Giornalista pubblicista dal 2014, ha raccontato storie di scienza, natura e arte per testate locali e nazionali. Ha collaborato come curatrice dei contenuti del sito della rivista di divulgazione scientifica Sapere e ha fatto parte del team della comunicazione del Festival della Divulgazione di Potenza. Ama gli animali, il disegno naturalistico e le serie tv.

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