Cinque propositi green per il 2024

Entrare nel nuovo anno in modo lento e profondo, nel solco del compianto Alex Langer. È il nostro augurio per vivere un 2024 migliore, in armonia con tutti gli esseri viventi (Foto: teksomolika/Freepik)

Cinque propositi green per il 2024

Cercare il dialogo evitando le polarizzazioni, divertirsi a vendere e comprare usato, tornare bambini scoprendo la meraviglia nella natura, provare una dieta più sana, che rispetti animali, Pianeta e salute. Sono alcune idee per iniziare l’anno nuovo in modo sostenibile…

Come scrisse Alex Langer, per migliorare noi stessi e la società di cui siamo parte occorre abbracciare il motto “lentius, profondius e suavius”. Ecco allora cinque consigli per entrare nel nuovo anno più lenti invece che più veloci, per viaggiare più in profondità invece che più in alto, e per farlo con dolcezza e animo leggero.

 

Alexander Langer (Vipiteno 1946 – Firenze 1995) è stato fra i padri del pensiero ecopaficista europeo (Foto: Fondazione Alex Langer)
Alexander Langer (Vipiteno 1946 – Firenze 1995) è stato fra i padri del pensiero ecopaficista europeo (Foto: Fondazione Alex Langer)

1. Scegliere la pace, ogni giorno

La costruzione di un futuro sostenibile, in cui il rispetto dell’ambiente, una corretta gestione delle risorse e la felicità delle comunità umane convivano con successo, non può prescindere dall’affermarsi di una cultura di pace. Sebbene possiamo sentirci impotenti di fronte ai tanti conflitti più o meno dimenticati che infiammano oggi il mondo, ogni piccola azione può fare la differenza. Nel 2024, scegliamo di migliorare il nostro dialogo quotidiano sui social network, in famiglia e a lavoro, rinunciando alle polarizzazioni forzate e abbracciando la complessità dell’esperienza su questo pianeta. Praticando una comunicazione gentile e non violenta, meditando, coltivando l’ascolto e la compassione, impegnandoci a denunciare le ingiustizie e a diffondere buone pratiche a favore dell’ambiente, viaggiando e leggendo per coltivare pazienza e curiosità, aprendoci alla relazione con l’altro, faremo la nostra parte nel promuovere i valori più profondi dell’ecologia.

 

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2. Scoprire il second hand

Il mercato degli oggetti di seconda mano, molto diffuso già da qualche decennio negli Stati Uniti e nel Regno Unito e in constante crescita anche in Europa (tanto che si parla di una vera e propria “second hand economy”), è una tendenza green da assecondare nel 2024. Recarsi nei sempre più diffusi mercatini o acquistare e vendere sulle apposite app, può rivelarsi una divertente “caccia al tesoro” che ci permette di risparmiare, dando nuova vita a oggetti preziosi e a volte unici, e di ridurre il carico di rifiuti.

Comprare “pre-loved” (“già amato in precedenza”) rende lo shopping un’esperienza più lenta e consapevole.

Senza sacrificare l’estetica e la moda: con l’aumento degli utenti che nutrono il mercato, si trovano ormai tutti gli stili, per tutti i gusti. E il vintage? Quello degli oggetti “datati” è un settore nel quale è facile scovare tessuti naturali, linee senza tempo e prodotti di qualità, disegnati per durare a lungo.

 

Un giovane sceglie degli abiti in un negozio dell'usato
Recarsi nei mercatini, sempre più diffusi, vendere o comprare da apposite app: il second hand è sempre più alla moda. Ed è un proposito da portare avanti nel 2024 (Foto: Freepik)

 

3. Adottare una dieta sostenibile

Tra i buoni propositi green di quest’anno non può mancare l’impegno a mettere nel piatto cibi sostenibili, sani ed etici, buoni per il pianeta, per chi li produce e per chi li consuma. Per l’impatto globale che le nostre scelte alimentari hanno sulla salute e sul consumo di risorse fondamentali come acqua e suolo, adottare una dieta basata su prodotti locali, freschi, da coltivazioni rispettose dei lavoratori, della biodiversità e degli ecosistemi, è una scelta irrinunciabile. Qualche idea in più per mettersi subito in gioco?

Partecipare al Veganuary (neologismo derivante dall’unione di “vegan” e “january”), l’iniziativa che si ripete a gennaio di ogni anno e che invita le persone a sperimentare lo stile di vita vegano.

Mettendo a disposizione menu, liste della spesa e ricette golose per abbracciare, per almeno 30 giorni, una dieta completamente vegetale, il “veganuary effect” generato dall’iniziativa da oltre dieci anni contribuisce a salvare milioni di vite animali, milioni di litri d’acqua e tonnellate di CO2 (per ogni milione di partecipanti si riducono le emissioni di CO2 di una quantità pari a quella emessa da 1,2 milioni di voli sulla tratta Roma-Parigi). E per diminuire ancora di più il nostro impatto, scegliamo di rinunciare a packaging inutili e in plastica: facciamo un salto nei negozi che vendono alimenti sfusi, come il nostro Resto Sfuso, un piccolo angolo di sostenibilità nel cuore di Roma.

 

Un piatto di cibi sani e vegetali
Scegliere una dieta sostenibile ha un impatto positivo su noi stessi, oltre che sul Pianeta e sugli animali. È questo il senso del Veguanary, iniziativa che a gennaio di ogni anno cerca di diffondere ricette vegane per ridurre, almeno un po’, il consumo di carni (Foto: Freepik)

4. Fare rete

Il 2024 può essere l’anno giusto per entrare a far parte di un’associazione per la tutela dell’ambiente o per provare esperienze di volontariato nuove. Che si tratti di piantare alberi, contribuire alla costruzione di un ecovillaggio, ripulire le spiagge dai rifiuti, tutelare la fauna selvatica o promuovere l’educazione ambientale, far parte di un gruppo permette di gestire le ecoansie, di incontrare persone nuove con le quali condividere visioni ed esperienze, e di attivarsi, attraverso azioni concrete, per la costruzione di un futuro migliore. E per chi volesse unire un’esperienza di viaggio, sulla piattaforma workaway è possibile ricercare progetti di volontariato in tutto il mondo, con vitto e alloggio inclusi e senza limiti di età. Tra le tante organizzazioni presenti sul territorio, vi segnaliamo invece Driade – Per fare un albero, specializzata in progetti di mitigazione della crisi climatica. In un solo anno, i suoi volontari hanno piantato oltre un milione e mezzo di semi, riforestando 100 ettari sul Monte Cairo, un’area precedentemente distrutta da incendi dolosi.

 

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5. Coltivare la meraviglia

A cosa serve il senso di meraviglia? Secondo Rachel Carson, questa emozione potente e profonda è alla base della nostra empatia nei confronti della natura e del nostro desiderio di proteggerla. La meraviglia, insomma, può fare da carburante per l’adozione di uno stile di vita più green e contribuire a far sì che i buoni propositi vengano rispettati nel tempo.

Segniamo allora in agenda, per il 2024, la ricerca di piccoli momenti giocosi, da assaporare in natura, in cui tornare bambini: fermiamoci a osservare le venature sul tronco di un albero, scriviamo una poesia ispirata ai profumi di un bosco, osserviamo i dettagli del mutare delle stagioni, impariamo a distinguere il canto degli uccelli, contiamo i petali di un fiore, osserviamo le stelle.

Pochi minuti sottratti al quotidiano che mettono a tacere la frenesia del consumismo e ci riconnettono con l’ambiente di cui siamo parte. Per vivere un 2024 di felicità autentica.

 

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Anna Stella Dolcetti
Anna Stella Dolcetti
Anna Stella Dolcetti, laureata in lingue e culture orientali presso l’Università La Sapienza di Roma, ha conseguito un master in International Management alla Luiss Business School, si è specializzata in Marketing all’Istituto Europeo di Design e in Green Marketing all’Imperial College di Londra. È vincitrice e finalista di competizioni dedicate alle nuove tecnologie (Big Data e Blockchain) e lavora nella comunicazione per aziende ad alto tasso di innovazione. È diplomata in "sommellerie" e appassionata di alimentazione naturale. Nel tempo libero passeggia nei boschi, scala montagne e legge avidamente di biologia, astronomia, fisica e filosofia. Crede fermamente nella sinergia tra metodo scientifico e cultura umanistica e nell’utilizzo delle nuove tecnologie al servizio di etica, rispetto e sostenibilità sociale e ambientale.

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